Beast | La magnifica storia di un’attrazione fatale | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Beast |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2017 |
Durata | 106 minuti |
Uscita | 9 Settembre 2021 |
Genere | Drammatico Thriller |
Regia | Michael Pearce |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | Agile Films Stray Bear Productions |
Distribuzione | PFA Films Emme Cinematografica |
Cast | Jessie Buckley Johnny Flynn Geraldine James |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Sai tenere un segreto?»
Esistono diversi modi per raccontare la macabra storia di un assassino. Tra questi, il più coinvolgente e forse conturbante è il punto di vista di chi ama un simile mostro o, meglio, colui che tale è creduto dai più. Proprio questa sembra essere la prospettiva al centro di Beast, notevole debutto alla regia di un lungometraggio di Michael Pearce, di cui è anche lo sceneggiatore.
Tratto da una storia vera
Beast è un teso thriller psicologico, che ricorda alla lontana La Rabbia Giovane (Badlands), di Terrence Malick, ma con uno sviluppo assai differente. Traendo infatti spunto dalla storia vera della Bestia del Jersey, predatore sessuale attivo in quei luoghi negli anni ’60 e sfruttando magistralmente gli stilemi del thriller all’unico scopo di raccontare la presa di coscienza di un personaggio femminile tormentato, mai scontato e che decide di dare ascolto alle sue emozioni più ancestrali, reso in modo stupefacente dalla bravissima protagonista femminile, Pearce, anche autore della sceneggiatura, dimostra una consapevolezza dei propri mezzi sorprendente per un’opera prima, da regista navigato.
In Beast, infatti, nulla è lasciato al caso e la storia si sviluppa in modo da tenerci costantemente col fiato sospeso, riuscendo nell’impresa di sviarci più di una volta e mantenendo, però, l’interesse sempre costante. L’Isola di Jersey, da cui il regista proviene, diventa, inoltre, elemento essenziale del narrato, vero e proprio terzo protagonista della vicenda. Invece di dipingerla come un luogo oscuro e tetro, come spesso avviene nei film inglesi, Pearce sceglie di mostrarla al massimo del suo splendore, illuminata da una fotografia vivida e solare, in netto contrasto con la vicenda, cupa e dolorosamente travagliata.
Una protagonista ai margini
Protagonista della vicenda è Moll, una giovane donna dai capelli rossi, palesemente in contraddizione con l’ambiente in cui vive. Una delle prime scene con cui ci è introdotta la vede nell’atto d’indossare un prendisole, mentre si guarda allo specchio; al piano di sotto, alcuni ospiti si riuniscono per la sua festa di compleanno. Le spalle della donna si piegano verso l’interno, le sue braccia sono tese. È come se il suo corpo si ribellasse dall’occupare spazio, dall’essere invisibile. Sta ai margini della sua festa, come un fantasma, e noi spettatori non possiamo fare a meno che captare tutta la tristezza che il suo volto sprigiona, quando nessuno degli altri personaggi sta guardando.
Una strana passione
In una delle prime voci fuori campo, la giovane afferma d’essere sempre stata ossessionata dalle orche assassine, enormi creature che definisce come «sempre sorridenti» e non possiamo fare a meno di trovare alquanto strambo l’accostamento tra una donna dall’aspetto così fragile e la sua vera e propria ossessione. Ma, una volta giunti alla fine del film, ogni elemento troverà il suo posto.
La festa di compleanno ci presenta anche la vita di Moll: la ragazza vive, difatti, coi genitori sull’isola di Jersey e ha un piccolo lavoro come guida turistica. Suo padre s’è appena scoperto affetto di demenza e la donna è costretta a fare la sua parte, prendendosi cura di lui. La madre, interpretata da Geraldine James, sembra tenere la figlia sotto una vera e propria campana di vetro, per ragioni che inizialmente ci sembrano tutt’altro che chiare. L’annuncio della sorella d’essere incinta di due gemelli, che pare attirare tutta l’attenzione degli invitati, spinge la protagonista a scappare durante la notte, alla ricerca di un qualcosa.
Un oscuro salvatore
Si dirige quindi in un bar, dove incontra un ragazzo con cui balla fino all’alba. I due si spostano poi sulla spiaggia, qui l’uomo cerca d’obbligare Moll a un rapporto sessuale, non accettando un no come risposta. Iniziano quindi a litigare e, quando la situazione sembra farsi potenzialmente violenta, veniamo a conoscenza di un misterioso sconosciuto, armato di fucile, che minaccia il ragazzo e si offre d’accompagnare la nostra giovane a casa. È Pascal, Johnny Flynn, un ragazzo carismatico, dal viso morbido e una folta chioma bionda.
Contro le convenzioni
Da subito Moll lo guarda come fosse ossigeno, come fosse il suo personale eroe, venuto a salvarla e portarla lontano da quel mondo. Una figura selvaggia che, per ragioni misteriose, sceglierà proprio lei. Vediamo la ragazza lanciarsi in questa relazione mettendoci tutto il cuore; dal canto suo, Pascal infrange tutta una serie di convenzioni sociali, risultando scandaloso agli occhi di molti, ma per Moll lui rappresenta tutta la sua vita.
Qualcosa, però, da subito non torna. Da qualche tempo, in tutta l’isola stanno scomparendo alcune ragazze e non possiamo fare a meno che puntare immediatamente il dito verso lo sconosciuto dal fascino assassino. Uno dei punti di forza di Beast sta sicuramente nella tempistica: abbiamo diverse rivelazioni chiave, su Moll e su Pascal, che sembrano quasi tardare ad arrivare. Per tutta la durata del film percepiamo il brutto presentimento che qualcosa stia per andare a rotoli, ma non capiamo perché, né come. Siamo lasciati in uno stato d’incertezza, soli coi nostri sospetti e le nostre più bizzarre speculazioni, che vanno ad aggiungersi all’atmosfera già palesemente paranoica che abita le scene.
Una grande Jessie Buckley
Jessie Buckley nel ruolo di Moll si scopre essere una vera e propria rivelazione. Risulta incredibilmente viva, con ondate di sentimenti che eruttano continuamente sul suo viso, in quella che sembra una perenne lotta contro la spirale di vergogna cui tutti i personaggi la sottopongono costantemente. Quando il film si apre, Moll ci appare già una donna devastata, la sua vita è claustrofobica e del tutto imprevedibile. Ma forse il potenziale di tutto il racconto è racchiuso proprio nel duo con Pascal, che ricorda altre coppie di innamorati mortali nel cinema, come Kit e Holly in Badlands o i famosissimi Bonnie e Clyde. E per un po’, i due ci paiono essere proprio sulla strada di diventare dei fuorilegge. Beast, però, è pieno di assi nella manica, che il regista ci presenta nel momento in cui meno li aspettiamo.
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Titolo originale | Beast |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2017 |
Durata | 106 minuti |
Uscita | 9 Settembre 2021 |
Genere | Drammatico Thriller |
Regia | Michael Pearce |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | Agile Films Stray Bear Productions |
Distribuzione | PFA Films Emme Cinematografica |
Cast | Jessie Buckley Johnny Flynn Geraldine James |