Freaks out | Una lettera d’amore al cinema | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Freaks out |
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Lingua originale | italiano tedesco |
Paese | Italia Belgio |
Anno | 2021 |
Durata | 141 minuti |
Uscita | 28 Ottobre 2021 |
Genere | Fantastico |
Regia | Gabriele Mainetti |
Sceneggiatura | Gabriele Mainetti Nicola Guaglianone |
Fotografia | Michele D’Attanasio |
Musiche | Gabriele Mainetti Michele Braga |
Produzione | Goon Films Lucky Red Rai Cinema GapBusters |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Claudio Santamaria Aurora Giovinazzo Andrea Scifo Pietro Castellitto Giancarlo Martini Gianni Parisi Giorgio Tirabassi Max Mazzotta Franz Rogowsk |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
«Siete l’accollo più bello che mi sia mai capitato»
Cencio (Pietro Castellitto) è capace di creare veri eserciti di insetti, Fulvio (Claudio Santamaria) ha il corpo completamente ricoperto di pelo, Mario (Giancarlo Martini) è un magnete umano, mentre la giovanissima Matilde (Aurora Giovinazzo) rilascia scariche elettriche contro chiunque osi toccarla. Nel mondo quotidiano sarebbero derisi, mentre al Circo Mezzapiotta sono acclamati e rispettati.
Quando un bombardamento tedesco distrugge il tendone, i quattro fuggono sotto la guida di Israel (Giorgio Tirabassi), con la promessa di scappare in America. Nel momento in cui anche questa speranza vanisce, la bizzarra famiglia dovrà affrontare in completa solitudine la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma i loro poteri attirano le attenzioni di Franz (Franz Rogowksi), un artista circense tormentato dalle visioni e dal desiderio di costruire un esercito perfetto per Hitler.
Una produzione mai vista prima
Freaks out, il nuovo film di Gabriele Mainetti presentato in anteprima alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è una creatura rara, se non unica, nel panorama cinematografico italiano odierno: un film fantasy in costume ambientato nella Roma del 1943. Tra l’attenzione alla rievocazione storica e gli effetti speciali, un progetto del genere ha avuto bisogno di un budget inaudito per il nostro Paese, reso possibile solo dal successo del precedente Lo chiamavano Jeeg Robot: 12 milioni di euro e una co-produzione col Belgio.
Freaks out è un’imponente scommessa produttiva, ma anche un atto di fiducia nel cinema in uno dei suoi momenti più critici. È un film realizzato con in mente il più grande schermo possibile, in modo da cogliere appieno ogni dettaglio, ogni aspetto della scenografia di Massimiliano Sturiale, dei costumi di Mary Montalto e degli effetti visivi curati da Stefano Leoni.
Una lettera d’amore al cinema
Il film di Gabriele Mainetti è in fondo una lettera d’amore al cinema come arte. Le citazioni che impreziosiscono la sceneggiatura firmata dal regista romano e dal suo storico collaboratore, Nicola Guaglianone, vanno da Freaks di Tod Browning (1932), cui il film strizza l’occhio fin dal titolo, ai più recenti capitoli della saga degli X-Men. I personaggi ricordano gli archetipi di diversi universi, anche della commedia italiana e, proprio perché così familiari, è facile innamorarsi della loro stranezza e appassionarsi al loro viaggio.
Con Freaks out, Gabriele Mainetti gioca con spettacolarità e intimità, sfidando i limiti produttivi del cinema italiano e creando quello che potrebbe essere un nuovo inizio per l’industria nostrana.
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Titolo originale | Freaks out |
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Lingua originale | italiano tedesco |
Paese | Italia Belgio |
Anno | 2021 |
Durata | 141 minuti |
Uscita | 28 Ottobre 2021 |
Genere | Fantastico |
Regia | Gabriele Mainetti |
Sceneggiatura | Gabriele Mainetti Nicola Guaglianone |
Fotografia | Michele D’Attanasio |
Musiche | Gabriele Mainetti Michele Braga |
Produzione | Goon Films Lucky Red Rai Cinema GapBusters |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Claudio Santamaria Aurora Giovinazzo Andrea Scifo Pietro Castellitto Giancarlo Martini Gianni Parisi Giorgio Tirabassi Max Mazzotta Franz Rogowsk |