«Lui deve morire»

Il franchise di Halloween nacque nel 1978, con Halloween: la notte delle streghe, di John Carpenter, un film che ancora oggi è definito uno dei capostipiti del cinema horror, anche per aver portato sullo schermo uno di personaggi più iconici del genere, Michael Myers. Da quella storia e dal suo enorme successo derivarono libri, fumetti, un videogioco e altri 9 film, tra sequel e remake non approvati. Nel 2018, il regista e sceneggiatore David Gordon Green decise d’offrire una ripartenza al franchise, aderendo anche alle volontà di John Carpenter, con Halloween, pellicola che si poneva come sequel diretto del film originale.

In attesa della fine

Il film, accolto con entusiasmo da critica e pubblico, ha dato vita spontaneamente a una trilogia tutta sua, volta a porre fine idealmente (e finalmente) al terrore che regna sulla placida cittadina di Haddonfield. In attesa di Halloween ends, in uscita nell’Ottobre 2022, è stato presentato alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con tanto di Michael Myers sul red carpet, Halloween kills, nell’ambito del Leone d’Oro alla carriera all’attrice protagonista, Jamie Lee Curtis.

Halloween kills comincia nel momento esatto in cui finì il suo predecessore: è il 31 Ottobre 2018 quando Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), sua figlia Karen (Judy Greer) e sua nipote Allyson (Andi Matichak) pensano d’essere riuscite finalmente a uccidere Michael Myers. Quando, però, scoprono che l’uomo è fuggito dallo scantinato in fiamme, l’intera città decide di riunirsi per affrontarlo, in quella che sperano tutti essere l’ultima volta.

Effetto nostalgia

In questo capitolo della serie, David Gordon Green sembra voler premere sull’effetto nostalgia, riunendo a Haddonfield una serie di famosi sopravvissuti alla furia assassina di Myers. Nel farlo, però, spinge in secondo piano il personaggio di Laurie Strode, che da protagonista diventa qui mera comparsa, mentre acquista importanza Karen. Grazie all’interpretazione di Judy Greer, Halloween kills trova in lei un’originale profondità emotiva, incentrata sul conflitto generazionale interno alla stessa famiglia Strode.

Molto horror!

Il problema di Halloween kills è l’esagerazione sul fronte più specificatamente horror. David Gordon Green cerca di dare un elemento d’originalità a ciascuna delle numerose uccisioni che si susseguono nel corso della storia e, a causa di questa maniacale ricerca, cade a volte nel ridicolo, con armi di fortuna e lunghi inseguimenti.

Se, a causa del reboot del franchise, questo è da considerarsi come il terzo film effettivo di Halloween, il pubblico è tuttavia giunto al suo dodicesimo incontro con Myers e alcuni aspetti supereroistici del suo personaggio iniziano a provocare risate, più che brividi di paura.