«Il vero miracolo è una seconda occasione»

Nel bel mezzo dell’esplosione mediatica di Squid Game, tra eserciti di meme e deliranti petizioni di genitori che evidentemente ignorano il parental control, un’altra serie Netflix avrebbe probabilmente riscosso maggior successo, se non fosse stata risucchiata dal fenomeno coreano. Si tratta di Midnight Mass, presentata dallo stesso Mike Flanagan cui dobbiamo la splendida The Haunting of Hill House.

L’isola che non c’è

La vicenda di Midnight Mass si svolge in una minuscola cittadina di poche centinaia di abitanti, la cui particolarità è di trovarsi su un’isola a diverse miglia dalla costa. È proprio qui, per tornare dalla sua famiglia dopo avere scontato il carcere per aver ucciso mentre era alla guida ubriaco una giovane donna, che torna uno dei protagonisti. Oppresso dai sensi di colpa, affronta un ritorno alle origini, sapendo di dover fare i conti con un padre che non gli hai mai perdonato l’accaduto e di dover rivedere la donna alla quale non ha mai saputo confessare il suo amore.

Miracoli

Non è il solo a tornare sull’isola, però. Insieme a lui scende dal traghetto anche il nuovo sacerdote che andrà a sostituire l’anziano prete della sola chiesa presente nel villaggio. Figura carismatica, riesce velocemente a coinvolgere una comunità impigrita a tornare a partecipare alle celebrazioni, da tempo disertate.

Una serie di avvenimenti inspiegabili e di guarigioni portentose porteranno sempre più fedeli a seguirlo ciecamente, considerandolo il tramite diretto con Dio per i miracoli cui hanno assistito o che vorranno chiedere. Inutile dire che Padre Paul, questo il nome del sacerdote, nasconde un segreto, un disegno che rapidamente s’abbatterà sull’intera comunità, con la complicità di alcuni suoi esponenti più radicali o suggestionabili.

Una seconda possibilità

Midnight Mass è una serie dedicata alle seconde possibilità. Quasi tutti i personaggi al centro della trama si trovano in questa condizione e la scelta su come percorrere una nuova strada risulterà determinante per gli avvenimenti successivi. Midnight Mass, però, offre più di una riflessione anche su altri temi: sulla fede, innanzitutto, e sul pericolo sempre presente d’abbracciarla in modo fondamentalista e acritico; così come sulla morte e sulle numerose domande che ognuno di noi prima o poi si pone in merito a essa.

Storia di una comunità

La messa di mezzanotte da cui la serie prende il titolo rappresenta il punto di svolta della vicenda e la base del suo epilogo, per un finale lirico in cui un’intera comunità avrà modo di ritrovarsi, almeno per chi saprà abbracciare realmente la seconda possibilità offerta. Midnight Mass, pur procedendo a ritmo lento, è ricca di spunti e di momenti di tensione, lasciando sempre lo spettatore scomodo nel suo senso d’inquietudine.

A fare da mattatore è Hamish Linklater, la cui prova nei panni dell’ambiguo e mellifluo Padre Paul è eccezionale e da sola basterebbe per guardare questa serie, sebbene vada riconosciuto che tutto il cast svolge perfettamente il proprio compito, in una storia ben tessuta in cui ogni tassello disseminato trova la sua collocazione.