Chi è senza peccato | La siccità come metafora | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Dry |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Australia |
Anno | 2020 |
Durata | 117 minuti |
Uscita | 11 Novembre 2021 |
Genere | Drammatico Giallo Thriller |
Regia | Robert Connolly |
Sceneggiatura | Robert Connolly Harry Cripps |
Fotografia | Stefan Duscio |
Musiche | Peter Raeburn |
Produzione | Made Up Stories Arenamedia Pick Up Truck Pictures |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Cast | Eric Bana Genevieve O’Reilly Keir O’Donnell John Polson Bruce Spence Matt Nable James Frecheville Martin Dingle Wall Sam Corlett |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Quando menti su una cosa per tanto tempo, diventa una seconda verità»
Diretto da Robert Connolly e sceneggiato dallo stesso con l’aiuto di Harry Cripps, Chi è senza peccato (The Dry) racconta la storia dell’agente federale Aaron Falk (Eric Bana), il quale torna nella città natale dopo un’assenza di oltre vent’anni, per prendere parte al funerale dell’amico Luke (Martin Dingle Wall) che, suicida dopo aver ucciso la moglie e il figlio, sarebbe una vittima della follia che ha devastato l’intera comunità dopo più di un decennio di siccità. Kiewarra, come molti piccoli centri di campagna, sta letteralmente morendo di sete e abbandono: le dolci colline che Aaron s’era lasciato alle spalle per trasferirsi a Melbourne sono solo un vago ricordo e il fiume in cui era solito nuotare con Luke è svanito del tutto, lasciando una mostruosa cicatrice sulla terra.
Iniziano le indagini
Al funerale, Aaron riconosce tanti volti familiari e tra questi almeno uno è contento di vederlo: si tratta di Gretchen (Genevieve O’Reilly), fidanzatina dei tempi del liceo, ora madre single e contadina. Su richiesta dei genitori dell’amico, Gerry (Bruce Spence) e Barb (Julia Blake), Aaron accetta di rimanere in città e d’indagare su quanto accaduto, insieme al Sergente Greg Raco (Keir O’Donnell), un giovane poliziotto desideroso di lasciare il segno e in attesa di un figlio dalla moglie Rita (Miranda Tapsell). Tra i pochi ad accogliere favorevolmente l’arrivo di Aaron c’è Scott Whitlam (John Polson), il Preside della scuola che ben presto aiuterà nelle indagini.
Mentre approfondisce la vita di Luke, Aaron deve fare i conti con una vecchia ferita che si riapre: la misteriosa morte tempo prima dell’amica diciassettenne Ellie Deacon (BeBe Bettencourt). I ricordi di una calda estate di vent’anni prima tornano prepotentemente alla mente e ben presto Aaron comincia a sospettare che i due crimini, seppur a decenni di distanza, siano collegati, andando incontro al pregiudizio e alla rabbia repressa dell’intera cittadina: tutti, a cominciare dai familiari di Ellie, sono infatti convinti che a uccidere la giovane sia stato proprio Aaron.
Un viaggio nel passato
Con la direzione della fotografia di Stefan Duscio, le scenografie di Ruby Mathers, i costumi di Cappi Ireland e le musiche di Peter Raeburn, Chi è senza peccato è l’adattamento dell’omonimo best seller di Jane Harper, i cui diritti per un adattamento cinematografico sono stati opzionati ancor prima dell’uscita in libreria. Parte della storia si svolge nel passato. Vediamo i personaggi principali da adolescenti, mentre si godono l’amicizia, la libertà e la gioia estiva prima che la tragedia li colpisca. Le due linee temporali sono la base emotiva di Chi è senza peccato: Aaron, Luke Hadler, Gretchen ed Ellie, tutti grandi amici quand’erano giovani, hanno quel tipo di legame che si ha da ragazzi, quando pensi di capire bene gli altri, come se non ci siano segreti.
Una volta ritrovati adulti, quelli di loro rimasti in città sono persone diverse, ma hanno ancora quel legame molto forte tra loro. Scavare nel passato è quindi parte importante della storia, anche per rendere giustizia a tutta l’atmosfera che Jane Harper ha creato con il suo libro. Un altro elemento emozionante presente nel romanzo è il senso di mistero e intrigo attorno a questi due crimini, separati da oltre vent’anni. Chi è senza peccato è infatti un mistery che prende piede, sia nel passato che nel presente, e in cui ogni personaggio porta con sé un segreto e il risultato è assolutamente coinvolgente per lo spettatore in sala.
Il ritorno
Forse però il vero fulcro di Chi è senza peccato sta nell’impatto emotivo del ritorno nel luogo in cui si è cresciuti. Il film esamina sia le relazioni dei personaggi nel passato sia quelle attuali e l’arrivo di Falk in città per cercare d’aiutare a risolvere l’omicidio è la miccia. Si tratta di cercare di trovare una conclusione e risolvere un crimine del passato per risolvere quello del presente; emotivamente avviene lo stesso, per essere in grado d’andare avanti con la propria vita.
Un intreccio inizialmente complesso, ma poi ben gestito dal regista australiano, con un piglio sempre in bilico tra thriller investigativo, mystery e cinema drammatico è così calato in una cittadina abbandonata dal mondo, lontana dall’oceano e costantemente minacciata dagli incendi. La siccità sembra aver prosciugato ogni forma d’umanità e lo stesso Aaron è un soggetto molto freddo e distaccato. Un panorama desolante quasi da film western evoca suggestioni a un classico assoluto del cinema, l’intramontabile Wake in fright, del 1971.
Siccità d’animo
Chi è senza peccato segue dunque una scia già tracciata, incollandoci allo schermo per quasi due ore grazie a una narrazione molto fitta e coinvolgente, nella quale i numerosi flashback ci permettono di ricostruire gli eventi, lasciando spesso nel dubbio le nostre supposizioni. Sebbene non sia una pellicola capace di sconvolgere le regole del genere, dobbiamo applaudire davanti a un approfondimento dei vari personaggi davvero valido, i cui rapporti risultano spesso falsi e deviati: è un valore aggiunto e ci prende per mano, catapultandoci in questa terra di nessuno prosciugata dal Sole, un luogo dove ogni mistero è stato sepolto a dovere, in modo tale che la comunità intera possa espiare le proprie colpe senza sporcarsi le mani. Meglio non curiosare. Ma Aaron Falk fa esattamente il contrario, mettendosi nei guai.
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Titolo originale | The Dry |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Australia |
Anno | 2020 |
Durata | 117 minuti |
Uscita | 11 Novembre 2021 |
Genere | Drammatico Giallo Thriller |
Regia | Robert Connolly |
Sceneggiatura | Robert Connolly Harry Cripps |
Fotografia | Stefan Duscio |
Musiche | Peter Raeburn |
Produzione | Made Up Stories Arenamedia Pick Up Truck Pictures |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Cast | Eric Bana Genevieve O’Reilly Keir O’Donnell John Polson Bruce Spence Matt Nable James Frecheville Martin Dingle Wall Sam Corlett |