«Ho tutto il tempo del mondo»

È in libreria e fumetteria la quarta opera di Koren Shadmi pubblicata da Edizioni NPE dopo Abaddon, The Rise of the Dungeon Master e Crudeltà. A impreziosire il catalogo dell’editore e, lo consigliamo, le vostre collezioni di fumetti, arriva dunque Highwayman, disponibile dall’11 Novembre nella collana dedicata al visionario e inquietante autore israeliano.

Uno stile distintivo

Koren Shadmi, vincitore di numerosi premi, non è fumettista semplice. Le sue storie non sono comode, al contrario suscitano irrequietezza e non hanno mai un finale tranquillizzante. Non fa eccezione e, forse, certifica in modo potente la sua cifra stilistica Highwayman.

Diviso in 7 capitoli ambientati in futuri via via più lontani, salvo uno di essi, e caratterizzati da colori dominanti diversi, Highwayman è la storia di un uomo immortale, destinato, o condannato, a percorrere il nostro pianeta assistendo al suo declino inesorabile per mano di un’umanità arida come le terre che ha desertificato in secoli di sfruttamento incontrollato.

Un viaggio disperato

L’uomo ha una missione che, nel tempo, fa vacillare le sue certezze: l’arrivo di una Fonte, un’entità che gli spiegherà il motivo del suo vagare e della sua esistenza solitaria e infinita. Sul suo cammino, accompagnato unicamente da uno zaino dal contenuto misterioso, si dispiega una gamma di uomini e donne impossibili da compatire, tantomeno da salvare.

Una flebile luce

Highwayman scrocca passaggi e ascolta storie inascoltabili, guarda in contenitori che sarebbe meglio non aprire mai, offre aiuto a chi non può essere salvato. Eppure cammina e viaggia, inesorabile come il tempo e come la fine certa del nostro mondo. Koren Shadmi presenta forse la sua storia più cupa e feroce, eppure ricca di speranza, quasi che in mezzo a tanta polvere ci sia ancora una flebile luce. O un autostoppista solitario.