Il mio nome è leggenda: il trailer della nuova docuserie Sky
Sta per arrivare su Sky Il mio nome è leggenda, la nuova produzione Sky Arte, ideata e realizzata da Bottega Finzioni con Matilda De Angelis, in collaborazione con il Comune di Bologna e Bologna Welcome. La docuserie, narrata dall’attrice Matilda De Angelis, racconta le storie vere delle persone dai quali sono tratti alcuni dei più noti personaggi dell’immaginario collettivo contemporaneo. Ogni puntata sarà dedicata alla vita di persone realmente esistite e di come si siano trasformate in fonti d’ispirazione per la creazioni dei miti moderni. Da Frankenstein a Indiana Jones. Il mass-mediologo Roberto Grandi inoltre, interverrà per approfondire alcuni aspetti della storia.
Quando andrà in onda Il mio nome è leggenda
Il mio nome è leggenda è una serie in 6 puntate che andrà in onda in prima serata su Sky Arte a partire dal 7 Dicembre. Sarà disponibile anche on demand e in streaming su NOW.
Gli episodi e le sinossi de Il mio nome è leggenda
Frankenstein sono io: 7 Dicembre ore 21.15
Era una notte buia e tempestosa del 1816, l’anno senza estate. A Villa Diodati sono riuniti per le vacanze estive Mary Shelley con suo marito Percy, Lord Byron e il medico Polidori. Per passare il tempo inventano un gioco: scrivere un racconto del terrore. Mary all’inizio non riesce a scrivere nulla poi l’ispirazione folgorante a seguito di un incubo. Quello che Mary ha sognato però non è fantasia, ma proviene da qualcosa che ha visto. Lo scienziato pazzo del suo romanzo esiste veramente e si chiama Giovanni Aldini, vive a Bologna dove insegna fisica. Un acceso sostenitore della possibilità di rianimare i morti tramite corrente elettrica. Vuol mettere alla prova le sue teorie anche sugli esseri umani. Qualcosa va storto: un medico muore nel corso dell’esperimento, la notizia va a finire sul giornale e arriva fino alla giovanissima Mary Shelley…
La Ragazza del Boop-Boop-a-Doop: 7 Dicembre 21.45
Nel 1927, Helen Kane è una celebrità: è uno dei volti dell’età del jazz, voce da usignolo e sorriso ammiccante, madre del famosissimo “boop-boop-a-doop”. Kane resta la reginetta del charleston fino all’arrivo di Betty Boop, che in un attimo le ruba la scena: da quel momento, e per sempre, sarà lei la vamp degli anni ruggenti. Ma Betty non è che la caricatura di Helen. L’attrice fa causa a Max Fleischer, creatore del suo alter ego animato, per aver sfruttato illegalmente la sua immagine. E non è l’unica ad osservare le mosse del produttore: l’America conservatrice della Grande Depressione trova il personaggio di Betty Boop troppo osé per la televisione. Così, mentre un tribunale nega ad Helen Kane i diritti sul proprio mito, la censura nega per sempre a Betty Boop un futuro sullo schermo.
Giù la Maschera!: 14 Dicembre 21.15
Zorro è stato introdotto nell’immaginario di finzione nel 1919, quando all’interno del fumetto All Story Weekly è raccontata la prima avventura di Don Diego de la Vega. Joaquin Murrieta nasce a Sonora, nella contea di Tuolumne, nel 1829, e si unisce presto allo zio Claudio Feliz che, dopo essere fuggito di prigione, diventa il capo di una delle più crudeli bande di fuorilegge dell’epoca. Nonostante i fatti storici parlino chiaro, le leggende popolari iniziano a soddisfare l’eterno bisogno d’identificarsi con eroi confortanti e positivi, quindi a ritrarre Murrieta come un uomo pacifico che cerca vendetta solo dopo un’accusa ingiusta. A questi racconti tradizionali s’ispira John Rollin Ridge, poeta e giornalista, quando nel 1854 scrive The Life and Adventures of Joaquin Murrieta, The Celebrated California Bandit. Il libro ha un buon successo di vendite e getta le basi per mitizzare la figura di Murrieta.
Non voglio crescere: 21 Dicembre 21.15
Una bambina che vive sola con una scimmietta e un cavallo. Ha le trecce rosse che stanno dritte, in orizzontale, le lentiggini e un sacco pieno di monete d’oro. Non va a scuola, a proteggerla ci pensa la mamma, diventata un angelo che la controlla dal cielo. Il papà? È un pirata (buono) sempre in giro per il mondo. Più o meno, questa è la vita libera e bizzarra di Pippi Calzelunghe, uno dei personaggi di letteratura per l’infanzia più famosi nel mondo, anche grazie a una serie televisiva svedese di grande successo prodotta a fine anni Sessanta. Pochi sanno che la scrittrice Astrid Lindgren, che ha inventato Pippi (e molti altri personaggi per i piccoli, vendendo più di 165 milioni di libri), nella creazione del suo personaggio più celebre si è ispirata… a sé stessa.
Giovani Belzoni e Templi Maledetti: 28 Dicembre 21.15
11 agosto 1816. Luxor, Egitto. Ottanta uomini madidi di sudore stanno caricando un gigantesco busto in pietra a bordo di un’imbarcazione giunta sul Nilo direttamente dall’Inghilterra. A dirigere i lavori è un italiano di 38 anni, alto oltre due metri e con un fisico da culturista. Ma il busto di Ramses II lo ha spostato grazie ad un’altra sua qualità: l’ingegno. Nei quindici giorni precedenti infatti, ha potuto finalmente mettere in pratica gli studi di ingegneria idraulica, che aveva appreso in una delle sue tante vite precedenti. Si chiama Giovanni Battista Belzoni, padovano, e quel giorno di agosto sta nascendo la sua passione per l’esplorazione archeologica. Questa è la storia di un uomo burbero ma appassionato, dotato di grande forza e di un multiforme ingegno. La sua è la storia che ispirerà George Lucas nella creazione del personaggio di Indiana Jones.
Sangue del mio sangue: 4 Gennaio 21.15
Nelle foreste della Transilvania, nel freddo Novembre del 1431, nasce il figlio del voivoda Vlad II Dracul. Al tempo del suo primo vagito nessuno può sapere che il bambino, il cui nome è Vlad III di Valacchia, diventerà uno dei più feroci esseri umani della storia. Nel corso della sua vita sarà noto come Vlad Țepeș, che in rumeno significa Vlad l’Impalatore, per la pratica con la quale amava giustiziare i nemici del Cristianesimo. Un condottiero inarrestabile, che, malgrado abbia mietuto un numero sconfinato di vite umane con efferata spietatezza, da metaforica che era, sarebbe divenuta effettiva nella finzione di uno dei romanzi più famosi di sempre. Nel romanzo epistolare Dracula, Stoker trae ispirazione dal personaggio dell’antico condottiero per reinventare una figura mitologica antichissima, trasformando una creatura priva di intelletto in un mostro intelligente, romantico e destinato a cambiare per sempre il concetto stesso di essere sovrannaturale, divenendone l’archetipo.