«Chi sei?»

Dopo tantissima attesa, arriva finalmente in sala Diabolik, l’adattamento dei Manetti Bros. del celeberrimo fumetto italiano delle sorelle Giussani. Clerville è il teatro dei crimini del ladro più spietato e famigerato della nazione: Diabolik. Nonostante l’Ispettore Ginko sia sulle sue tracce, il fuorilegge sembra sfuggirgli sempre attraverso astuti e letali sotterfugi. Un giorno è in città la bellissima Eva Kant, la quale porta con sé un preziosissimo diamante rosa, appartenuto al defunto marito. Diabolik non si farà sfuggire l’occasione di rubare il prezioso oggetto dalla cassaforte della donna.

Un’icona del fumetto italiano

Uscito nel 1962, Diabolik, insieme a Tex, Topolino e Dylan Dog è una delle icone più celebri del fumetto italiano. Caratterizzato da una ruvida spietatezza, che lo porta a uccidere innocenti pur di ottenere quanto vuole, il personaggio delle sorelle Giussani è certamente una IP dal valore inestimabile. I Manetti Bros. evidentemente erano consci della potenza attrattiva del celebre ladro, tanto d’aver deciso d’adattare il fumetto fedelmente, ambientando il loro film nello Stato fittizio di Clareville negli anni ‘70, senza smussare i particolari peggiori del loro protagonista.

Infatti, Diabolik non ha paura d’uccidere i malcapitati che si trovano sul suo cammino, a prescindere se siano poliziotti o camerieri innocenti. Già dall’inizio, il personaggio appare come un villain. Man mano che la pellicola prosegue, però, gli schieramenti si riassestano. Nonostante Diabolik sia la vera star, è difficile fare il tifo per lui. Sia per valori morali discutibili, che per le scelte recitative del suo interprete, Luca Marinelli.

Nessuna emozione

Diabolik nell’arco del film non esprime neanche un’emozione, rendendo davvero difficile qualsiasi tentativo di provare un qualche briciolo d’empatia per un personaggio così spento. Probabilmente questo tipo di registro è stato scelto per sottolineare la sua freddezza calcolatrice purtroppo, però, il tentativo va a vuoto. In generale va detto che tutto il cast non brilla particolarmente.

Un cast sottotono

Sebbene i nomi messi in campo dai Manetti Bros. siano di grande attrattiva per il pubblico, con diversi attori italiani molto in voga come Luca Marinelli, Valerio Mastandrea e Miriam Leone, questi non rispondono alla chiamata, donando prestazioni particolarmente sottotono. Visivamente, Diabolik invece ha livelli di qualità altalenante. Sebbene alcuni effetti speciali siano di grandissimo livello, le scene action, seppur pochissime e altrettanto brevi, non sono montate nella maniera migliore, apparendo quindi confusionarie e poco d’impatto.

Diabolik è un film fondamentalmente inoffensivo e non lascia alcun fervore finale; non riesce a colpire come dovrebbe. La pellicola dei Manetti Bros., ai quali si deve comunque riconoscere il coraggio e l’ambizione per un progetto non semplice, sfugge dalla mente non appena si esce dalla sala.