Saggio

Nerdface, al pari di altri colleghi ben più illustri della critica cinematografica e di costume, s’è unito poco tempo fa al coro di quanti hanno voluto celebrare i 700 anni della scomparsa del Sommo Poeta. Il nostro ricordo ha voluto segnalare alcune opere ispirate alla Divina Commedia di Dante Alighieri, tra grande e piccolo schermo, videogame e altri media.

La rivincita dei nerd

Ma a Venezia, Pisa e Roma, evidentemente dopo essersi infiltrato per anni nei rispettivi collegi accademici, c’è qualcuno dei nostri. Sono in tre, per essere precisi. Rispondono ai nomi di Leonardo Canova, Luca Lombardo e Paolo Rigo, i curatori di una raccolta di saggi pubblicata da Edizioni Ca’ Foscari, dal titolo A riveder la china: Dante nei fumetti (e vignette) italiani dal XIX al XXI secolo.

Dante a fumetti

Si tratta di un volume di 300 pagine che raccoglie numerose trattazioni dedicate a Dante Alighieri e alle tantissime, variegate declinazioni fumettistiche che hanno visto il Sommo Poeta rappresentato nella tavole del fumetto e degli illustratori italiani, tra opere decisamente alte, si pensi alla celebre Divina Commedia del Doré e alla più recente di Gabriele Dell’Otto, ad altre di taglio più pop, come la discesa agli Inferi di Topolino.

Dal basso all’alto e viceversa

Naturalmente non stupisce la presenza in un testo universitario di Dante Alighieri, autore centrale e imprescindibile per talmente tante discipline da essere perennemente attuale, quanto l’apertura al mondo del fumetto. Come giustamente sottolineato, il «fumettista smonta il testo dantesco e lo sposta da un codice a un altro; il lettore smonta il testo fumettistico e lo confronta con quello dantesco».

Infinito Dante

Questo legame, insomma, tra cultura pop e letteratura trova una forma privilegiata nel fumetto, che diviene snodo centrale per questa continua rielaborazione di Dante Alighieri, a prescindere se sia in forma alta o caricaturale. Dante è vivo, pulsante e infinito: il merito va ai tanti autori italiani (e non solo) che lo hanno rielaborato, da Moebius a David Messina, da Jacovitti a Go Nagai, ai quali vanno da oggi aggiunti anche i tre curatori di questo ricco saggio.