West Side Story | Un cult secondo Spielberg | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | West Side Story |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Durata | 156 minuti |
Uscita | 23 Dicembre |
Genere | Musical |
Regia | Steven Spielberg |
Sceneggiatura | Tony Kushner |
Fotografia | Janusz Kamiński |
Musiche | Leonard Bernstein (adattate e arrangiate da David Newman) |
Produzione | Amblin Entertainment 20th Century Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Ansel Elgort Rachel Zegler Ariana DeBose David Alvarez Mike Faist Josh Andrés Rivera Ana Isabelle Corey Stoll Brian d’Arcy James Rita Moreno |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Amico o nemico?»
Arriva in sala un vero e proprio tuffo nel passato firmato da Steven Spielberg, West Side Story. Il regista, autore di innumerevoli cult, fra cui Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta, Duel e Hook, all’età di 75 anni decide d’affrontare un’impresa titanica, adattando il celeberrimo musical di Jerome Robbins, Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Arthur Laurents. Il compito non è certamente dei più semplici, considerando il fatto che, nonostante una carriera invidiabile, è all’esordio nel genere musical e la fonte d’ispirazione è uno dei grandi capolavori del genere, già adattato cinematograficamente nel 1951 da Robert Wise e Jerome Robbins, considerato anch’esso una pietra miliare.
La trama di West Side Story
Nella New York degli anni ‘50, nel pieno della gentrificazione, due bande rivali continuano a lottare per l’egemonia del territorio: i Jets, composti per la maggior parte da bianchi immigrati di seconda generazione, e gli Sharks, d’origine portoricana. Durante una serata di ballo, le due fazioni decidono d’organizzare la rissa finale, in modo da poter decidere una volta per tutte le sorti dei loro territori.
Un amore nascosto
In mezzo a loro però, si cela l’amore. Un ex componente dei Jets, Tony, che viene da un anno di prigione dopo aver massacrato di botte un coetaneo appartenente a una diversa fazione, s’innamora di Maria, sorella di Bernardo, il leader degli Sharks.
Naturalmente la cosa non fa che alimentare la tensione fra le due bande. I due innamorati, però, non vogliono darsi per vinti e decidono dunque non solo di rinnovare il loro amore, ma anche d’impedire che lo scontro fra i due gruppi avvenga. Purtroppo l’odio è un sentimento forte quanto l’amore e il compito della coppia si rivelerà più difficile del previsto.
Naturalmente, chi non ha mai visto West Side Story penserà che la trama del film ricordi forse un po’ troppo Romeo e Giulietta e in effetti non avrebbe torto. Difatti, il celebre musical è un adattamento modernizzato, per il 1951, dell’opera di Shakespeare. Steven Spielberg, quindi, si trova in mano una storia piena di pathos e dramma, perfetta per il cinema. Il regista, però, decide di non avanzare ulteriormente il setting del suo film, mantenendolo nella New York degli anni ‘50 e costringendo il pubblico a paragonarlo, anche inconsapevolmente, al suo predecessore.
Rinnovare un cult
La fortuna di Steven Spielberg è nei mezzi a disposizione; poi, quand’è in forma, è in grado di dirigere un grande film anche a occhi chiusi. E questo è il caso. Il regista riesce a rinnovare un’opera perfetta di suo, fra l’altro una delle fonti d’ispirazione dello stile dinamico e caotico di Michael Bay.
Nonostante s’affidi troppo all’originale, cambiando pochissimo le musiche e lasciando intatti i risvolti di trama più assurdi del musical, alcuni cambiamenti portati in scena riescono a elevare la nuova versione.
Un musical spettacolare
Anybodys, per esempio, è uno di quelli riusciti meglio. Modifiche su carta a parte, West Side Story vanta un impianto visivo spettacolare. Dalla regia dinamica, marchio di fabbrica di Steven Spielberg, alla fantastica fotografia, che gioca con le ombre in modo impeccabile, West Side Story è un piacere per gli occhi.
Nonostante il progetto portato al cinema da Steven Spielberg sia fondamentalmente nulla di nuovo ed è già stato dichiarato flop negli USA, West Side Story è d’obbligo per gli amanti del cinema di genere. Ottima alternativa per i nostalgici polemici fan di Sam Raimi, West Side Story è un film meritevole di visione, se non altro per la grande tecnica di un maestro del cinema.
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Titolo originale | West Side Story |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Durata | 156 minuti |
Uscita | 23 Dicembre |
Genere | Musical |
Regia | Steven Spielberg |
Sceneggiatura | Tony Kushner |
Fotografia | Janusz Kamiński |
Musiche | Leonard Bernstein (adattate e arrangiate da David Newman) |
Produzione | Amblin Entertainment 20th Century Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Ansel Elgort Rachel Zegler Ariana DeBose David Alvarez Mike Faist Josh Andrés Rivera Ana Isabelle Corey Stoll Brian d’Arcy James Rita Moreno |