Arsenio Hall: a Zamunda abbiamo un amico fidato
Jennifer Jason Leigh
«I don’t possess a lot of self-confidence. I’m an actor so I simply act confident every time I hit the stage».
Un amico regale
Usciva nel 1988 Coming to America, da noi ribattezzato ne Il principe cerca moglie, nel quale il sovrano del fittizio regno africano di Zamunda andava a cercare una sposa nel Queens, a New York. Star indiscussa del film era Eddie Murphy, nel ruolo del principe Akeem, ma altrettanto straordinario come talento comico appariva anche Arsenio Hall, nel ruolo principale di Semmi, primo aiutante del principe.
I tanti ruoli ne Il principe cerca moglie
Il principe cerca moglie diventò famoso anche perché Eddie Murphy interpretò altri personaggi, ma pure in questo caso lo stesso valse per Arsenio Hall, il quale indossò i panni di un panciuto reverendo, di una delle candidate al ruolo di Regina e di uno dei personaggi che abitavano il barbiere del quartiere. Una spalla eccezionale, insomma.
L’Arsenio Hall Show
Ma Arsenio Hall non deve essere inteso come mero comprimario e, anzi, quando arriva sul set ha già una discreta serie di apparizioni sul piccolo schermo e una importante al doppiaggio, avendo dato voce al personaggio di Winston Zeddemore nel cartone The real Ghostbusters. Inutile nascondere, però, che Il principe cerca moglie letteralmente sbancò al botteghino e lo lancia definitivamente nell’Olimpo: già l’anno successivo, infatti, troveremo l’attore alla conduzione del suo personale programma, l’Arsenio Hall Show.
Irriverente e spassoso, il talk show va avanti fino a metà degli anni ’90 ed entra di diritto nella cultura pop americana, tanto da essere citato indirettamente anche in altre pellicole, come in Pretty woman, che ne riprende un tormentone usato per esprimere apprezzamento nei confronti degli ospiti.
I tanti ospiti
E stiamo parlando di ospiti di un certo livello, come M.C. Hammer o Jim Henson, o diversi lottatori della WWF, Hulk Hogan in primis; per non parlare di Jason Voorhees, il terribile assassino della serie Venerdì 13, fino ad arrivare a Bill Clinton. Il futuro Presidente degli USA, che all’epoca era candidato, s’esibì al sassofono e Arsenio Hall commentò: «It’s nice to see a democrat blow something besides the election», assolutamente inconsapevole degli scandali che poi avrebbero coinvolto proprio Clinton.
Le polemiche
Non mancarono nemmeno polemiche, ovviamente. In una, Arsenio Hall fu tirato dentro quando un gruppo di appartenenti a Queer Nation interruppe il suo monologo iniziale, per chiedergli come mai non avesse mai invitato ospiti gay. Per diversi minuti un Arsenio Hall visibilmente sempre più arrabbiato tentò invano di difendersi dalle stupide accuse, sostenendo che decideva gli ospiti in base all’interesse su quello cui stavano lavorando e non in base al loro orientamento sessuale, cosa che, aggiunse, non interessava a nessuno.
L’Arsenio Hall Show andò comunque avanti alla grande fino agli inizia degli anni ’90, poi iniziò pian piano a perdere ascolti, dovendosi anche confrontare con una concorrenza agguerritissima, e alla fine fu sospeso. Si pensò di riprenderlo nel 2013, ma i risultati non furono particolarmente incoraggianti e, dopo appena una stagione, fu interrotto nuovamente, nonostante la critica chiedesse per Arsenio Hall un ritorno migliore sugli schermi.
La querelle con Sinead O’Connor
Le cronache recenti lo hanno visto protagonista di uno scontro con la cantante Sinead O’Connor, che lo ha accusato d’aver fornito droga a Prince: Arsenio Hall ha risposto con una denuncia, ritirata solo dopo aver ricevuto le scuse dalla cantante.
Ritorno a Zamunda
Meno conosciuto in Italia, era decisamente uscito dai riflettori anche in patria, almeno fino all’annuncio del sequel de Il principe cerca moglie, uscito il 5 Marzo 2021 su Prime Video. In Coming 2 America, lo abbiamo visto ancora nel ruolo di Semmi tornare in America col Re Akeem, questa volta alla ricerca di suo figlio.
Già dal trailer abbiamo riso guardando Arsenio Hall di nuovo nei ruoli che furono suoi nel passato e chissà che non ne riservi altri. Il film ha diviso critica e pubblico, per essere un sequel fori tempo, per costruzione e battute: ma tornare a Zamunda, alla fine, è stato bello.