«Avevo fede non in Dio, ma nelle persone»

Il ritratto del Duca, il film diretto da Roger Michell e presentato Fuori Concorso alla 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, uscirà nelle sale italiane il 3 Marzo 2022, distribuito da BIM Distribuzione.

La lotta di un tassista

Ambientato nel 1961, il lungometraggio narra la storia di Kempton Burton, anziano tassista che, da una vita, si batte nei limiti di quanto gli è possibile, tanto da riuscire a mettersi spesso nei guai, a favore della classe meno abbiente, in un Regno Unito di inizi anni ’60 dove ogni forma di welfare sembra assolutamente un miraggio, soprattutto nei riguardi dello strato sociale più basso.

Un furto clamoroso

Incriminato per non pagare l’abbonamento TV dopo aver escogitato un sistema che gli oscurasse la televisione di stato a pagamento, l’uomo arriverà ad assumersi la paternità di un furto eccellente: quello del celebre ritratto del Duca di Wellington, commissionato a suo tempo dalla Casa Reale al celebre pittore Francisco Goya, e custodito presso la prestigiosa, apparentemente inaccessibile e super protetta National Gallery.

E ci riuscirà o, quanto meno, se ne prenderà generosamente la responsabilità, riuscendo peraltro a farsi scagionare platealmente, in seguito a un esilarante quanto concitato processo.

Un’incredibile vicenda vera

Dal regista brillante ed affidabile di Notting Hill e di molte altre commedie fortunate al botteghino, noto anche per riusciti adattamenti letterari e thriller ad effetto come L’amore fatale e The mother, entrambi interpretati da un ottimo Daniel Craig, Il ritratto del Duca è l’adattamento di un’incredibile vicenda vera, qui raccontata con particolare attenzione per la verve e l’afflato social popolare.

È un film sensazionale? Forse no, ma la verve del cast superlativo, tra cui spiccano le performance di due giganti come Jim Broadbent e Helen Mirren, riesce a salvare il simpatico progetto da una routine che sarebbe potuta risultare molto scontata.