Gary Gygax: l’eredità impagabile del primo Dungeon Master
Gary Gygax
«Random chance plays a huge part in everybody’s life».
Il primo Dungeon Master
Il 27 Luglio è una data importante per la nascita di una persona speciale, che ha influito nella mia vita in modi che mai avrei potuto immaginare. Ero un bambino e guardavo i cartoni alla TV. Tanti ne vedevo, ma uno mi rimase impresso per molto, molto tempo. Era la serie animata di Dungeons and dragons, il cui plot era affascinante per tutti coloro che sognavano a occhi aperti e fuggivano dalla realtà, rifugiandosi nella lettura di storie fantasy e di fantascienza.
Dungeons and Dragons
Nel cartone, un gruppo di teenager attraversava un varco dimensionale nascosto all’interno di un Luna Park e finiva in un mondo fantastico, popolato da mostri e magie e minacciato dal perfido demone Verger e dal drago a cinque teste Tiamat. Una creatura li accoglie benevola: il Dungeon Master, il quale li dota di armi speciali e li guida nelle loro avventure.
Un gioco
All’epoca non lo sapevo, ma Dungeons and Dragons derivava da un gioco: il padre di entrambi era Gary Gygax, un uomo che avrei incontrato parecchio tempo dopo e che avrebbe cambiato il corso della mia vita.
Piccolo salto in avanti: frequento il liceo e, come molti nerd, la mia vita sociale non è propriamente ricca. Un gruppo di amici mi invita a giocare a Dungeons and Dragons: ricordo ancora bene il cartone animato e non mi faccio pregare. Mi si apre un mondo nuovo, letteralmente. Per chi non lo sapesse, D&D è un gioco di ruolo fantasy. Il GDR differisce da tutti gli altri per una cosa in particolare: la possibilità di poter impersonare un eroe e muoverlo all’interno delle sessioni di gioco senza vincoli di tabelloni o altro. È una versione più articolata e matura di cowboy e indiani.
Una leggenda
La leggenda narra che Gary Gygax, appassionato di wargame, durante una battaglia tra eserciti abbia afferrato una miniatura di drago esclamato: «Facciamo che io sono il drago». Così nacque (forse) il GDR più famoso e importante.
La prima edizione di D&D
Siamo agli inizi degli anni ’70: Gary Gygax fonda con due soci la TSR e pubblica la prima edizione di D&D. La tiratura iniziale di 1.000 copie è assemblata in casa e va esaurita in un anno. È un periodo d’oro: oltre a Dungeons and Dragons, vedono la luce altri regolamenti e alla fine del decennio, nel 1977, una nuova edizione di D&D con regole semplificate per giocatori più giovani.
Gary Gygax aveva capito il valore dell’aggregazione e, non a caso, fu l’artefice, nel 1968, della Gen Con, fiera dedicata al mondo ludico tra le più importanti del mondo. Sul finire degli anni ’70, però, le cose iniziano ad andare storte. Don Kaye, socio di Gary Gygax nella TSR, muore improvvisamente all’età di 37 anni. La sua vedova non vuole avere niente a che fare con la società, pur avendo ereditato la quota del marito.
Lo stesso Gary Gygax racconta che la signora gli scaricò nel porticato tutto il materiale della società. Né lui, né l’altro socio Brian Blume hanno il capitale per acquisire la quota di Kaye e sembra non ci siano molte vie d’uscita. Si fa, però, avanti il padre dell’amico scomparso e la rileva; poi la passa al suo altro figlio Kevin. In breve, i Blume acquistano la maggioranza della società.
Wizard of the coast
Nel 1983 Gary Gygax si reca a Hollywood e diventa produttore del cartone di D&D, ma al suo ritorno scopre che la TSR è fortemente indebitata e che i fratelli Blume non hanno fatto proprio un buon lavoro. Si cerca di correre ai ripari con l’assunzione di Lorraine Williams, cui poi i Blume cedono le loro quote; questa nel 1985 costringe lo stesso Gary Gygax a lasciare la compagnia da egli stesso fondata. La Williams non avrà fortuna migliore, visto che nel 1995 dovrà vendere la compagnia alla Wizard of the coast.
Altre avventure
Dopo l’abbandono della TSR, Gary Gygax continua a produrre. Gli sono rimasti i diritti dei personaggi dei suoi romanzi ambientati in Greyhawk e di questi ne pubblica quattro. Ma, soprattutto, ha ancora la sua fantasia: la mette a frutto con la realizzazione di un GDR fantascientifico, Cyborg commando, e di uno fantasy, Dangerous journey, entrambi scritti mentre lavora per la New Infinities Production. Non si è mai fermato e la sua produzione conta decine di moduli d’avventura e tanti manuali.
Nell’ultimo periodo della sua vita, stava lavorando alla realizzazione di sei volumi su Castle Greyhawk e l’annessa città, utilizzando le sue vecchie mappe originali, che dovevano però essere modificate poiché i diritti dell’ambientazione erano ancora in mano alla TSR e quindi alla Wizard of the Coast. Il lavoro era monumentale: oltre 50 livelli di dungeon solo per il castello, che furono poi ridotti a tredici; in più c’era la complicazione che tutto il materiale non era organizzato, in quanto Gary Gygax e il suo socio nell’impresa, Rob Kuntz, avevano spesso l’abitudine d’inventare sul momento, proprio mentre giocavano.
Addio, Dungeon Master
Nel 2004 Gary Gygax fu colpito da un ictus e dovette rallentare ulteriormente il ritmo di lavoro; Kuntz abbandona per dedicarsi ad altro e continua a lavorare solo sul modulo d’avventura connesso all’ambientazione. Nel 2005, finalmente, sono pubblicati il primo volume della serie e la prima avventura di Kuntz. Gli altri manuali seguiranno a breve, ma il secondo arriverà solo nel 2008 e, nello stesso anno, Gary Gygax, colpito da un aneurisma all’aorta addominale non operabile, muore.
Un padre
La sua vita e soprattutto la sua enorme produzione hanno influenzato tutti noi. Gary Gygax è probabilmente il padre di ogni nerd che lavori nel mondo dei videogame, di quanti scrivono serie per la TV o sui copioni per il cinema, per i fumettisti, per gli scrittori, perfino per noi che con costanza gestiamo questo sito e per voi che lo leggete. Non s’è limitato a codificare mondi e avventure, ma anzi ha, in qualche modo, plasmato anche il nostro. E non a caso ne è diventato icona e patrono. Era un Dungeon Master e un giocatore che aveva capito il potere della fantasia e dell’aggregazione. Per tutta la vita ha nutrito quella parte di sé che spesso è osteggiata da quanti sono troppo aridi per comprenderne a pieno l’importanza.
Ogni volta qualcuno indichi i GDR come causa di pazzia e di suicidi, al pari di come hanno ormai iniziato a fare anche con i videogame, in realtà sta dicendo che è la fantasia a uccidere. Può succedere: menti già minate possono perdere definitivamente l’equilibrio, ma la soluzione non può essere l’eliminazione d’ogni sfogo fantastico.
Perché la fantasia è potenza creatrice, come diceva Ende ne La storia infinita, e Gary Gygax è stato avatar sulla Terra di quella forza e, di più, è stato capace di trasmetterla a tutti noi, che ancora continuiamo a sognare e a giocare. Noi guerrieri del D20 non lo dimenticheremo mai e, ovunque nel mondo i bardi canteranno le sue gesta, sorgeranno piazze con il suo nome. Il 27 Luglio sarà sempre grande festa in suo onore.