James Doohan: l’eroe di guerra a bordo dell’Enterprise
James Doohan
«I really didn’t have to work, shall we say, with Star Trek. It was a natural. When I opened my mouth, there was Scotty».
L’eroe dell’Enterprise
James Doohan arriva sul set che lo renderà famoso, quello di Star Trek e nel ruolo dell’ingegnere Montgomery Scott, dopo diverse parti sia al cinema che in televisione. Va da sé che, dopo il 1966, anno della messa in onda della prima stagione dei viaggi dell’Enterprise, di quei personaggi quasi nessuno ricorderà più nulla perché, come si suole dire, ubi major minor cessat.
Dall’Irlanda del Nord al Canada
La vita di James Doohan prima di diventare un attore riconosciuto in tutto il mondo è però avventurosa quanto la missione quinquennale alla ricerca di nuove forme di vita e civiltà e parte dall’Irlanda del Nord, dalla quale i suoi genitori si trasferiscono per approdare in Canada, dove nascerà e crescerà.
Figlio di un farmacista inventore, James Doohan frequenta un istituto tecnico, eccellendo in matematica e scienze. Quando arriva il 1938, poi, s’arruola tra i cadetti dell’esercito canadese e qualche anno dopo tra gli artiglieri della Seconda Divisione di Fanteria.
Un eroe di guerra
Non si tratta di una carriera militare relegata alle retrovie, poiché sarà tra i coraggiosi che si scaglieranno e conquisteranno Juno Beach, durante lo Sbarco in Normandia. Guiderà i suoi uomini attraverso un campo minato, fino a conquistare una posizione sopraelevata, che poi dovrà mantenere durante la notte successiva.
È in questa occasione che riporta numerose ferite, ma non per mano dei tedeschi. Durante lo spostamento tra due posti di comando, infatti, una sentinella canadese gli sparerà sei pallottole: quattro lo colpiscono alla gamba, una gli porta praticamente via il dito medio della mano destra e l’ultima lo colpisce al petto, ma non si rivela mortale solo perché bloccata da un portasigarette d’argento che suo fratello gli aveva regalato. Sembra d’essere nella pura leggenda e invece è tutto vero e documentato.
La nascita di Scotty
Di ritorno dalla guerra, con una menomazione facile però da nascondere, James Doohan si diede dapprima alla carriera radiofonica, forte di una voce particolarmente efficace davanti un microfono.
Lo stesso Gene Roddenberry, dopo averlo scritturato per Star Trek ed essendosi accorto che l’attore riusciva a riprodurre diversi accenti, gli chiese di che nazionalità preferisse fosse il suo personaggio. James Doohan rispose senza esitazione che i migliori ingegneri fossero scozzesi: così nacque Montgomery Scott, il cui nome di battesimo è preso dal nome del nonno dell’attore.
Una voce per Star Trek
All’inizio Scotty era un personaggio ricorrente, ma non sempre presente. Col passare del tempo, però, il suo apporto a Star Trek diventa più preciso e, di fatto, l’ingegnere capo dell’Enterprise diventa il primo fra i membri esterni alla triade formata da Kirk, Spock e McCoy. Non solo: il talento di James Doohan con la voce è sfruttato di quando in quando per doppiare alcuni antagonisti della serie e negli anni ’70, quando è prodotta la serie animata di Star Trek e presta la voce al personaggio di Arex, creato appositamente per sostituire Walter Koenig, non scritturato.
Di più: per la serie animata, James Doohan doppia la maggior parte dei personaggi maschili non principali, arrivando a circa una cinquantina di ruoli, sette dei quali in un singolo episodio.
Il primo film
Ovviamente quando arriva il momento del primo film di Star Trek, James Doohan è richiamato nel ruolo, offrendo il suo contributo anche aiutando a definire meglio la lingua vulcaniana e quella dei Klingon. Purtroppo, quando anche le avventure cinematografiche dell’equipaggio classico dell’Enterprise finiscono, cessano quasi del tutto le sue apparizioni sul grande o piccolo schermo.
Già dopo la fine della serie classica aveva faticato molto a trovare altri ruoli, identificato com’era con Scotty. Ma non ne era infastidito e, anzi, era sempre in prima linea quando si trattava d’incontrare i fan, non lesinando mai storie ai suoi trekkies e nutrendo per loro un affetto sincero.
Una fonte d’ispirazione
In molti sceglieranno un percorso di studi da ingegnere perché ispirati dal suo personaggio. Perfino Neil Armstrong, il primo uomo a camminare sulla Luna, durante un incontro del 2004 lo ringraziò pubblicamente per quanto aveva fatto per la categoria, pronunciando queste parole: «Da un vecchio ingegnere a un altro, grazie amico». Quella fu peraltro l’ultima apparizione pubblica di James Doohan, che in quell’occasione ricevette la stella sulla Walk of Fame.
La scomparsa
Nel 2005, infatti, le complicazioni di una fibrosi polmonare contratta a causa, probabilmente, delle sostanze tossiche respirate durante la Seconda Guerra Mondiale se lo porta via, tristemente. James Doohan è cremato e una parte delle sue ceneri è lanciata in orbita come tributo alla sua carriera, nel 2012, dopo due diversi tentativi falliti negli anni precedenti.
Scotty è ancora lassù, dopo tutti questi anni, a ispirarci per spingerci arditamente dove non siamo mai riusciti ad arrivare, spronandoci a fare il meglio che possiamo e mostrandoci che nulla è impossibile, se si ha il giusto spirito, nemmeno riparare i motori a curvatura nella metà del tempo che normalmente ci vorrebbe.