«Robotnik è tornato!»

Sonic torna al cinema dopo il successo della sua prima trasposizione cinematografica in live action, nonostante le iniziali polemiche sul look eccessivamente realistico del protagonista, che avevano costretto a un repentino cambio in corsa. Il secondo capitolo sarà stato all’altezza del primo?

Un po’ di trama

Il giovane Sonic, dopo aver sventato i malvagi piani di Robotnik, cerca d’avviare la propria carriera d’eroe non senza qualche intoppo di troppo. La poca esperienza e la sua proverbiale esuberanza creano tanti problemi quanti ne riesce a risolvere. Sotto lo sguardo vigile e amorevole di Tom, Sonic vive una vita in bilico tra la tranquillità della cittadina di provincia e le sue scorribande notturne in città, a combattere il crimine.

Il ritorno di un nemico

Qualcuno sta però tornando a funestare questo equilibrio. Si tratta del crudele Dr. Eggman, riuscito a fare ritorno dall’esilio cui la precedente sconfitta lo aveva condannato. Insieme a lui c’è Knuckles, un fortissimo membro della tribù degli Echidna. I due puntano al Grande Smeraldo, una gemma capace di sprigionare un potere senza pari. Sonic e il suo nuovo alleato Tails dovranno tentare di sventare il terribile piano dei due.

Il progetto del secondo capitolo di Sonic era sicuramente molto ambizioso e gli sceneggiatori avevano pensato in grande. Il primo film funge da introduzione del personaggio, mentre il secondo ci permette d’inoltrarci in maniera definitiva all’interno del mondo del riccio blu, andando a inserire gli altri membri della squadra: Knuckles e Tails. Scelta naturale e azzeccatissima, certamente apprezzata dai numerosi fan dei videogiochi.

Come nei videogiochi

I due sono coerenti alle controparti conosciute sulle nostre console e questo è un elemento positivo, così com’è altrettanto felice la decisione di proporre un film dalle atmosfere e dalle situazioni molto videoludiche, che ricordano le avventure vissute in questi tanti anni insieme a Sonic. Gli effetti speciali e i combattimenti sono davvero notevoli. Tutte le scene d’azione sono ben costruite, intrattengono e avvincono.

Ma qualcosa non va

Ci sono, però, delle grosse note dolenti. Il problema di Sonic 2 sta nella sceneggiatura, le cui pecche sono evidenti. La narrazione si perde spesso in scene di contorno francamente inutili e lunghe all’inverosimile, del tutto scollegate all’azione principale, quasi come fossero state montate insieme in maniera casuale, per sbaglio.

E poi c’è Jim Carrey. La sua era stata una prova come sempre eccellente nel primo capitolo. Il suo personaggio aveva un’eccentricità spiccata, ma in un certo senso moderata, non eccessiva. L’interpretazione che propone ora è veramente troppo sopra le righe. Attenzione: un’escalation di follia è assolutamente giustificata dall’evoluzione del personaggio, ma così si è andati oltre. L’Eggman portato in Sonic 2 da Jim Carrey è, per assurdo, talmente cartoonish da portarlo a cozzare col mondo circostante e con gli altri personaggi. Sembra provenire da un altro film.

Un’esuberanza sopra le righe

Inoltre diventa in un certo senso il vero protagonista, perché occupa totalmente l’attenzione dello spettatore. È un’esuberanza sopra le righe e finisce per diventare ripetitiva, oltre che scollata dal contesto. Il primo film di Sonic è stata una pellicola più trasversale a livello di pubblico, mentre questo secondo capitolo sembra diretto in maniera più decisa verso un target molto giovane, che lo apprezzerà sicuramente tantissimo. Il livello ne va, però, inevitabilmente a risentire. Si tratta quindi di un’occasione persa per un’introduzione davvero in grande stile di personaggi fondamentali per l’universo di Sonic, come Tails e soprattutto Knuckles.