Tim Curry: l’attore che (fortunatamente) fu impossibile evitare
Tim Curry
«I like dangerous directors who like dangerous actors and dangerous productions».
Pennywise
Soprannominato dagli amici Stregatto, Tim Curry è uno dei volti più presenti sugli schermi. Uno di quelli che vediamo spesso (e volentieri) e del quale, sicuramente, abbiamo visto almeno un paio di film. La sua carriera inizia a teatro, ma è legata a doppio filo al cinema, perché l’esordio è nello stesso ruolo che lo rese popolare sul palco.
Un esordio pazzesco
Parlo, ovviamente, del suo personaggio più celebre: Frank-N-Furter, protagonista di The Rocky Horror Picture Show. Tim Curry lo porta a teatro nel 1973 e nel 1975 il regista Sherman capisce che senza di lui la sua riduzione cinematografica sarà poca cosa. Quindi lo scrittura e lo dona al grande pubblico il quale, sentitamente, ringrazia.
Pur non abbandonando mai il teatro, Tim Curry inizia una sfolgorante carriera nel mondo del cinema. La straordinaria bravura, unita ai lineamenti del volto e a uno sguardo imperscrutabile, gli apriranno le porte sia per ruoli da cattivo, sia nelle commedie, come in Mamma, ho perso l’aereo 2, sia in film più impegnati, come Caccia a Ottobre Rosso.
Non mancano, poi, piccoli cult come Legend, al fianco di un giovanissimo Tom Cruise, e ne L’uomo ombra, pellicola basata su un eroe pulp dei comic. Ma non è solo il grande schermo a regalare soddisfazioni, perché anche su quello piccolo partecipa a un paio di chicche. È il caso di Progetto Eden, serie TV trasmessa in Italia da Rai 3 che raccontava le disavventure di alcuni coloni mandati a esplorare un nuovo mondo, per crearvi le basi destinate ad accogliere la popolazione terrestre, ridotta a causa dell’inquinamento a vivere in stazioni spaziali.
Progetto Eden
Non ebbe molto successo e fu chiusa dopo la prima stagione, lasciando orfani una moltitudine di fan inferociti. Negli USA questi arrivarono a comprare una pagina di Variety per chiedere un proseguimento della storia, ma NBC fece pippa. In Italia l’avremmo vista in tre o quattro persone (e la maggior parte erano miei coinquilini), ma se riuscite a recuperarla, non potrete che rimanerne affascinati.
Un remake che desideriamo
Un avviso: l’ultima puntata, la ventiduesima, finisce con un cliffhanger mica da ridere, quindi se iniziate a vedere la serie preparatevi a rimanerci male, ma proprio male. Certo, fra mille remake, quello di Progetto Eden sarebbe forse uno cui pensare seriamente…
Ancora nelle serie TV, anzi nelle miniserie, troviamo due titoli conosciuti dai fan. Il primo è IT, (pessima) riduzione dell’omonimo capolavoro di Stephen King. Tim Curry è Pennywise, perfido clown demoniaco che i protagonisti dovranno affrontare e sconfiggere. Inutile fare gli gnorri: abbiamo visto tutti IT e abbiamo imparato come non deve essere una serie horror, sebbene, vada detto, il ghigno del suo pagliaccio rimarrà nella Top Five dei traumi infantili di molti.
L’altra miniserie televisiva che merita di essere citata è Il colore della magia. Il nome stuzzicherà quanti fra voi sono amanti della saga di Mondo disco, di Terry Pratchett, perché si tratta ovviamente di una riduzione dai suoi romanzi. Mandata in onda in Italia in occasione della Pasqua del 2008, Il colore della magia riesce a dividere sia il pubblico che i critici. Ovviamente la vidi e, pur non trovandovi tutto lo spirito e l’ironia del compianto scrittore, non la trovai affatto pessima.
Il doppiaggio
Se sul grande schermo ci sono capolavori e sul piccolo, invece, piccole perle, per quanto riguarda il doppiaggio possiamo parlare di vere e proprie gemme. Tim Curry è la voce di Palpatine nella serie Clone Wars, a partire dall’ultimo episodio della quinta stagione; in più, ha prestato la voce per l’attrazione di Tomorrow Land Alien Encounter, presso il World Disney World.
In ambito cartoni animati, troviamo poi partecipazioni in Darkwing duck e Freakazoid. Il primo è il supereroe della Disney ispirato un po’ a Batman e un po’ a L’uomo ombra e… Pikappa non è nessuno al confronto. Per Freakazoid il discorso è un pelino più complesso. Prodotta da Steven Spielberg, è una serie su un supereroe che definire insano è già un complimento. Le sue avventure sono assurde e divertentissime ed è un peccato che sia stata interrotta dopo solo 2 stagioni.
Ancora cattivi!
Tim Curry vi appare donando la voce al perfido Dr. Mystico, scienziato matto che trasforma gli uomini in orangutan e viceversa. Sono solo due, ma si aggiungono ad altri prodotti di altrettanta fama, che vanno da Ben 10 a capolavori del genere, come Gargoyles e Samurai Jack, passando per Young Justice e Batman of the future, questi ultimi due entrambi basati sui personaggi della DC Comics.
I videogame
Potevano mancare i videogame? Certo che no e infatti Tim Curry è la voce originale di Arl Rendon Howe, in Dragon Age: origins; in più è tra i doppiatori di Brutal legend ed è la voce di Grabiel Knight in due titoli della serie omonima. Quando all’inizio vi dicevo come fosse impossibile non aver mai incrociato Tim Curry, vedete bene che non enfatizzavo affatto.
La carriera è ricchissima, così come grandi sembrano la simpatia e la professionalità. Anche il cuore non sembra essere da meno, in quanto è molto attivo per l’Associazione per la Distrofia muscolare e, nel tempo libero, pare ami curare il suo giardino.
Musicista e cantante
Il lato artistico poi è completato anche da una parallela carriera come musicista e cantante (a 6 anni era già un ottimo soprano, dicono), che probabilmente è più un hobby. Nel 2012 è stato colpito da un ictus e sembra non abbia prodotto danni irreparabili: l’attore si sta riprendendo molto bene. Gli facciamo, per questo e molto altro, i nostri migliori auguri.