Ritorno al futuro 3: la fine del viaggio senza bisogno di strade
Ritorno al futuro 3
«Il vostro futuro è come ve lo creerete, perciò createvelo buono!».
Titolo originale | Back to the future part III |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 25 Maggio 1990 |
Durata | 118 minuti |
Genere | Avventura Commedia Fantastico |
Regia | Robert Zemeckis |
Cast | Michael J. Fox Christopher Lloyd Mary Steenburgen Lea Thompson Thomas F. Wilson Elizabeth Shue James Tolkan Donovan Scott Flea Jeffrey Weissman Matt Clark Marc McClure Wendie Jo Sperber Hugh Gillin Christopher Wynne Sean Sullivan Bill McKinney Marvin J. McIntyre Burton Gilliam Richard Dysart Dub Taylor Harry Carey Jr. Pat Buttram Kaleb Henley Glenn Fox |
Viaggiare senza bisogno di strade
È la poetica a scavare un solco tra il mestierante, per quanto abile ed efficace, e l’artista. Come la mappa riportata al termine del viaggio da un preciso cartografo, essa è un premio anche per gli altri, frutto della volontà d’esplorare e inoltrarsi verso l’ignoto, per svelare al pubblico il senso, l’orizzonte della propria arte. Tra i registi contemporanei, quello che più di tutti ha fatto della sua poetica la volontà di spaziare tra le dimensioni è stato Robert Zemeckis.
La lunga strada verso il futuro
Dopo il primo passo di All’inseguimento della Pietra Verde, in cui il personaggio di Kathleen Turner si commuove durante la scrittura del finale del romanzo che meta-rivive le sue avventure, il regista di Chicago prende il largo. Sbarca nel mondo dei cartoni animati, viaggia nel tempo, rielabora la storia, narcotizza la morte, fino a distorcere l’Universo alla ricerca di Dio. Ritorno al futuro 3 si colloca perfettamente a metà della prima parte della sua ricerca.
Dove eravamo rimasti?
Eppure, è forse il momento più emblematico del viaggio, quello in cui chiude un cerchio per iniziarne uno più grande. Non è il film più riuscito, o il più amato, e nemmeno il più premiato. Nonostante ciò, è in quel 1990 che, come artista, Robert Zemeckis compie l’ultimo giro intorno al suo centro di gravità, per sfruttarne la spinta inerziale e spingersi verso l’infinito. La storia riprende esattamente da dove si era interrotto il secondo film, uscito l’anno precedente e girato in contemporanea, ovviamente con Michael J. Fox, Christopher Lloyd e tutto il resto del cast al gran completo.
Marty, rimasto bloccato nel 1955, chiede nuovamente aiuto al giovane Doc, che ha appena finito di gioire per essere riuscito a rispedire il ragazzo nel futuro. Superato lo shock, i due seguono le indicazioni che il vecchio Doc ha spedito loro dal 1885. È in quell’anno che è finita la DeLorean, dopo essere stata colpita da un fulmine. Ritrovano così la macchina del tempo ben nascosta in una miniera ma, proprio lì fuori, scoprono la lapide del Dottor Brown, ucciso pochi mesi dopo aver inviato la lettera a Marty da un avo del solito Biff.
Nel West
Il ragazzo decide quindi di camuffarsi da cowboy, tornare indietro nel tempo e salvare l’amico. Appena arrivato nel passato, però, ha un piccolo incidente con gli indiani e il serbatoio dell’auto è danneggiato. Un bel problema, visto che la benzina, necessaria per far raggiungere alla DeLorean le fatidiche 88 miglia orarie, non sarà inventata per molti anni a venire. Dopo alcuni fallimenti, stabiliscono di tornare nel futuro usando la spinta di una locomotiva, che sarà lanciata a folle velocità verso un ponte ancora incompleto. Se tutto andrà bene, si ritroveranno su un binario terminato nel loro tempo, altrimenti…
L’ultimo viaggio
Non tutto, però, va nel verso giusto. Doc, dopo essere scampato grazie a Marty alla pistola di Cane Pazzo Tannen, trova l’amore nella maestra Clara, fanatica lettrice di Verne. Per salvarla (ancora), finisce per restare nuovamente intrappolato nel passato. Un attimo dopo essere tornato nel suo tempo, Marty vede la DeLorean distrutta dal passaggio di un treno. Vedendo il flusso canalizzatore flussare per l’ultima volta, Marty ammette con serena rassegnazione che, in fondo, quello era il volere del suo inventore.
Insieme a Jennifer scopre d’essere cresciuto e cambiato, cancellando il pessimo futuro col quale s’era confrontato nel secondo episodio della saga. Mostrando i resti dell’auto a Jennifer, Marty pensa con nostalgia all’amico perso per sempre quando, improvvisamente, il passaggio a livello s’attiva senza treni in arrivo e, il consueto triplice boato, annuncia l’apparizione della locomotiva volante costruita da Emmet «va a vapore!» Brown, straordinaria versione steampunk della macchina del tempo.
Il nostro futuro
Dopo avere presentato con orgoglio a Marty Giulio e Verne, i figli avuti da Clara, Doc dona al giovane amico la foto scattata nel passato di loro due, di fronte all’orologio della torre di Hill Valley, le cui lancette avevano da sempre scandito tutto, fin dall’inizio. Doc, prima di salutarli per sempre, sentendo da Jennifer della sparizione della notifica di licenziamento del Marty del futuro, prende commiato ricordando che «il vostro futuro è come ve lo creerete, perciò createvelo buono!».
Ma quali strade!
Finisce così, con un gran finale, la trilogia di Ritorno al futuro che, in qualche modo, racchiude tutto quanto era e sarebbe stato il cinema del suo autore. Una poetica, per intenderci, fatta di storia, costume, humor, magia, tradizione hollywoodiana e ambizione verso nuovi orizzonti, oltre a tutto quello che Robert Zemeckis avrebbe poi ancora scoperto, confermandosi terzo vertice autoriale di quegli anni, insieme agli amici e colleghi terribili Steven Spielberg e George Lucas, tutta gente capace d’andare in qualunque luogo, senza bisogno di strade.
Condividi il post
Titolo originale | Back to the future part III |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 25 Maggio 1990 |
Durata | 118 minuti |
Genere | Avventura Commedia Fantastico |
Regia | Robert Zemeckis |
Cast | Michael J. Fox Christopher Lloyd Mary Steenburgen Lea Thompson Thomas F. Wilson Elizabeth Shue James Tolkan Donovan Scott Flea Jeffrey Weissman Matt Clark Marc McClure Wendie Jo Sperber Hugh Gillin Christopher Wynne Sean Sullivan Bill McKinney Marvin J. McIntyre Burton Gilliam Richard Dysart Dub Taylor Harry Carey Jr. Pat Buttram Kaleb Henley Glenn Fox |