This much I know to be true | Nick Cave ed Ellis | Recensione

nick cave e warren ellis suonano uno accanto all'altro seduti a un piano - nerdface

Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars

Titolo originale This much I know to be true
Lingua originale inglese
Paese Regno Unito
Anno 2022
Durata 105 minuti
Uscita 23, 24, 25 Maggio 2022
Genere Documentario
Musicale
Regia Andrew Dominik
Sceneggiatura
Fotografia  Robbie Ryan
Musiche Nick Cave
Warren Ellis
Produzione Bad Seed Ltd
Uncommon Creative Studio
Distribuzione Nexo Digital
Cast

Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars

«Col tempo capiamo che non possiamo controllare il nostro destino»

Nick Cave e le canzoni dei suoi ultimi album, Ghosteen e Carnage, sono i protagonisti assoluti del nuovo documentario di Andrew Dominik, This much I know to be true, presentato alla Berlinale 2022. Tra le pellicole più attese, il film segue la realizzazione degli ultimi due album realizzati dall’artista ed è l’ideale seguito di One more time with feeling, documentario dello stesso regista che invece seguiva il musicista australiano durante la realizzazione di Skeleton tee, il disco realizzato dopo la tragica morte del figlio, Arthur.

Subito una veste inedita

Il lungometraggio si apre con un inedito Nick Cave nelle vesti di ceramista. Sì, avete capito bene. L’artista spiega come, durante il lockdown, si sia appassionato a questa tecnica artigianale, tanto da produrre ninnoli e statuette in ceramica di pregevole fattura. Ma, come ammette lo stesso regista, l’attenzione è stata subito catturata da una particolare serie di manufatti realizzati e che racconta la storia di un personaggio molto particolare, il Diavolo, dalla sua nascita al primo innamoramento, dall’andata in guerra al suo ritorno dalle battaglie fino ad arrivare al sacrificio del suo stesso figlio.

Un povero diavolo

E appare subito chiaro perché Andrew Dominik abbia iniziato This much I know to be true con queste immagini. La sensazione è infatti che quel «povero diavolo» non sia altro che Nick Cave stesso, un aspetto confermato dal regista in persona. Se One more time with feeling era una catarsi necessaria per affrontare ed esorcizzare il dolore derivato dalla morte del figlio, questa seconda parte si pone come il superamento di quel dolore, una sorta d’accettazione arrivata attraverso un lavoro introspettivo scaturito dall’arte.

this much i know to be true mostra una suggestiva immagine di un concerto - nerdface

Questo punto d’arrivo è sottolineato da Dominik dalla scelta di girare This much I know to be true interamente a colori, rispetto al precedente film in bianco e nero. Di certo, al di là del lavoro da ceramista, è la musica il medium artistico che più ha aiutato Nick Cave a interiorizzare e incanalare il suo dolore. Non osiamo pensare, però, al momento attuale che lo ha visto patire la perdita anche del secondo figlio.

Un legame profondo

This much I know to be true, però, è anche la storia del profondo legame artistico e umano di Nick Cave con Warren Ellis, quest’ultimo membro di lunga data dei Bad Seed, la band che accompagna il musicista australiano in studio e dal vivo sin dagli inizi della sua carriera solista, datata 1983, e che ha visto tra i suoi fondatori il musicista berlinese Blixa Bargeld.

La figura di Warren Ellis

Ellis è diventato, nel corso degli anni, il più stretto collaboratore di Nick Cave, tanto da incarnare legli stesso i Bad Seed fino a registrare Carnage, pubblicato solo col nome dei due musicisti. Ed è Ellis uno dei due co-protagonisti della pellicola, con Dominik che lo segue fino al suo (disordinatissimo) appartamento londinese, spiegandoci come le canzoni di Ghosteen e Carnage siano nate da un caos interiore, canalizzatosi poi in melodia.

this much i know to be true mostra nick cave e warren ellis parlare e sorridere seduti in una sala prove - nerdface

Il regista ci porta, poi, dentro il rapporto che instauratosi tra i due artisti, una relazione che non si limita al piano professionale ma che si è traslata anche su quello umano. Uno dei momenti più toccanti del film è la comparsa di una guest star molto speciale, la cantante Marianne Faithfull, che recita una breve poesia inserita in un brano di Nick Cave.

Un momento toccante

L’artista si presenta in tutta la sua fragilità derivata dalla malattia, costantemente attaccata a una macchina per l’ossigeno. Alla domanda di Dominik se volesse essere comunque essere ripresa, Faithfull risponde: «Dovete ricordarvi quanto malata ero». È una frase che racchiude tutto il senso di This much I know to be true, una pellicola che, comunque, non è solo indirizzata ai fan di Nick Cave, ma adatta all’intero pubblico.

Condividi il post

Titolo originale This much I know to be true
Lingua originale inglese
Paese Regno Unito
Anno 2022
Durata 105 minuti
Uscita 23, 24, 25 Maggio 2022
Genere Documentario
Musicale
Regia Andrew Dominik
Sceneggiatura
Fotografia  Robbie Ryan
Musiche Nick Cave
Warren Ellis
Produzione Bad Seed Ltd
Uncommon Creative Studio
Distribuzione Nexo Digital
Cast