Una notte da leoni: il cult che ci ubriacò di risate
Una notte da leoni
«Quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas».
Titolo originale | The hangover |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 2 Giugno 2009 |
Durata | 99 minuti |
Genere | Commedia |
Regia | Todd Philips |
Cast | Bradley Cooper Ed Helms Zach Galifianakis Justin Bartha Heather Graham Sasha Barrese Jeffrey Tambor Ken Jeong Rachael Harris Mike Tyson Mike Epps Rob Riggle Cleo King Bryan Callen Matt Walsh Sondra Currie Nathalie Fay Murray Gershenz Ken Flaherty Constance Broge |
Uscita italiana | 19 Giugno 2009 |
Una sbornia di risate
Ho da poco compiuto 40 anni e, per quelli come me cresciuti a pane e cartoni, è difficile fare i conti con questa realtà. Quando sono andato al cinema a vedere Avengers: endgame mi sono reso conto che nella sala molti dei presenti all’inizio del ciclo Marvel, coincidente col primo Iron man, non avevano che 6 o 7 anni. Ho provato a immaginare in quanti di loro, di fronte alla royal rumble contro Thanos, si sarebbe accesa la fiamma del cult movie, quella fiamma che a me, alla loro età, divampò per i Goonies, E.T. e, qualche anno dopo, per i Blues Brothers.
Alla ricerca di un cult
Ritengo che, dopo una certa età, quella finestra si chiuda irrimediabilmente, tenendo dentro tutte quelle cose che hanno avuto la fortuna di poter effettuare un imprinting sullo strato più sensibile della corteccia emozionale e lasciando fuori tutto quanto apparirà sensazionale a chi verrà dopo di noi. È quindi molto difficile, se non impossibile, che superata quella fase ci si renda disponibili ad accogliere nuovi cult, a meno che non ci s’imbatta in qualcosa di veramente sensazionale.
Un’illuminazione
Ebbene, quasi 10 anni fa sono stato vittima di questo fenomeno. Alcuni amici mi avevano parlato di Una notte da leoni, in originale The hangover, con toni entusiastici ma io, quarto dan di snobismo, diffidai dei proclami esagerati. Mal me ne incolsi! La prima visione del film fu un’illuminazione.
Potevo di nuovo sentirmi giovane, capace d’accogliere il meraviglioso, pur essendo ormai, come Didimo Chierico, più disingannato che rinsavito. La pellicola firmata nel 2008 da Todd Philips, già regista di Stursky & Hutch, vede Phil, Alan e Stu riunirsi per festeggiare l’addio al celibato di Doug, loro amico comune. Ognuno spera di dimenticare per un giorno le rispettive difficoltà e di spassarsela allegramente in quel di Las Vegas, senza però esagerare.
Un risveglio traumatico
Prendono alloggio in una magnifica suite al Cesars Palace e si apprestano a una notte di bagordi ma, senza dire nulla a nessuno, il disturbato Alan si procura della droga, che somministra segretamente agli amici. Dopo avere brindato, si destano improvvisamente, avvolti nel buio più totale.
Gli amici si svegliano in una camera in cui sembrano avere pernottato Raoul Duke e il Dottor Gonzo. In bagno trovano una tigre, in salotto una gallina. A Stu, che di lavoro fa il dentista, manca un incisivo; mentre Alan si ritrova un poppante tra i piedi.
Lo sposo perduto
La cosa più grave, però, è che non c’è traccia alcuna dello sposo e nessuno ricorda minimamente dove diavolo sia finito Doug che, di lì a breve, dovrà presentarsi sull’altare per prendere moglie. Curiosità: per il dente mancante di Stu, non c’è stato bisogno d’alcun trucco per l’attore, Ed Helms, il cui incisivo mancante non gli è mai cresciuto, quindi non hanno fatto altro che togliere quello finto per le riprese!
Dopo un rapido terzo grado, scoprono che la droga che Alan s’è procurato non era della semplice ecstasy, ma il ben più temibile roofis, anche noto come droga dello stupro. I tre si trovano quindi nella difficile situazione di dover scoprire che fine abbia fatto l’amico e, per farlo, non hanno altro modo che ricostruire i movimenti della notte, partendo dagli indizi presenti in camera. Un tassello alla volta, scoprono così tutto quello che hanno combinato, dal rapimento della tigre dal giardino di Mike Tyson, al matrimonio di Stu con una splendida spogliarellista, interpretata da Heather Graham.
Un film nel film
Quando pensano d’essere riusciti a risolvere il mistero, si ritrovano ancora più invischiati in assurdi problemi, causati da un criminale cinese sboccatissimo, che sostiene di tenere Doug in ostaggio… Per rispetto di chi non avesse ancora visto Una notte da leoni, ometterò alcuni particolari sul finale, senza però poter fare a meno di citare l’escamotage tramite il quale i titoli di coda divengono un film nel film, grazie al ritrovamento della macchina fotografica del gruppo che, a seguito della promessa di cancellarne il contenuto dopo una sola visione, rivelerà a pubblico e protagonisti gli indimenticabili momenti oscurati dalla droga.
Ed è subito trilogia!
Il successo di Una notte da leoni, a livello di pubblico, critica, incasso e home video fu immenso. L’investimento di 35 milioni di dollari necessario per girare la pellicola portò nelle casse dei produttori un malloppo più che decuplicato, che garantì ai protagonisti altre due apparizioni in sala.
La trilogia di The hangover rivede i quattro amici prima nella tentacolare Bangkok e poi alle prese col ricovero di Alan in clinica. In entrambi i casi niente andrà per il verso giusto e gli amici si ritroveranno invischiati in ogni genere di guai.
Sulla scia del primo episodio, i due sequel hanno avuto un discreto successo, ma il livello raggiunto dall’originale rimane inarrivabile, non solo per l’originalità della storia, ma soprattutto per la brillantezza comica dei protagonisti, su cui spicca l’innocente, maledetto balordo personaggio di Alan che, nel primo episodio, sembrava essere posseduto dallo spirito di John Belushi. Niente male, per quello che alcuni avevano rifiutato, considerandolo un flop annunciato. Sicché ciucciati il calzino, Lindsey Lohan!
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Titolo originale | The hangover |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 2 Giugno 2009 |
Durata | 99 minuti |
Genere | Commedia |
Regia | Todd Philips |
Cast | Bradley Cooper Ed Helms Zach Galifianakis Justin Bartha Heather Graham Sasha Barrese Jeffrey Tambor Ken Jeong Rachael Harris Mike Tyson Mike Epps Rob Riggle Cleo King Bryan Callen Matt Walsh Sondra Currie Nathalie Fay Murray Gershenz Ken Flaherty Constance Broge |
Uscita italiana | 19 Giugno 2009 |