Sampei: la pesca come un’arte da nobili samurai
Sampei
«Un cappello giallo in testa, sotto il sole sotto la tempesta».
Titolo originale | 釣りキチ三平 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1980-1982 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 109 |
Genere | Anime Shonen |
Uscita italiana | 1982 |
Il ragazzo pescatore
Uno dei più classici cartoni degli anni ’80, Sampei: il ragazzo pescatore, partì nel 1973 come manga in Giappone, riscuotendo abbastanza successo da essere trasformato in serie animata. La storia ripercorre le avventure di un ragazzo di circa 13 anni e della sua passione per la pesca, che non è per lui solo un hobby, bensì una vera e propria scuola di vita. Infatti, l’autore Takao Yaguchi nella sua opera trasforma letteralmente la disciplina in una pratica zen, nella quale devono prevalere disciplina e rispetto.
Avversari, non prede
La pesca può sembrare noiosa a chi non l’ha mai praticata: a conti fatti, si tratta di stare per molto tempo seduti e quasi perfettamente immobili, ma l’insegnamento tratto da Sampei è diverso e di molto. Tanto per iniziare il ragazzo non vede prede nei laghi del Giappone che si trova a visitare, ma dignitosissimi e onorabilissimi avversari. Creature a volte antiche, altre leggendarie, retaggio di un Sol Levante rurale che gli appartiene ed è in qualche modo rievocato dal nonno, che lo accompagna spesso nelle sue avventure.
Un duello
La pesca diventa quindi un duello tra samurai. Sampei indossa un cappello di paglia come quello dei suoi antenati e al fianco non ha una katana, bensì la sua fida canna da pesca. Il pesce è l’altro partecipante al duello e, prima dello scontro, c’è il tempo per godersi la meraviglia dei luoghi visitati: la pace calma di un lago alla sera, con le lucciole che volano basse vicino alla superficie; il primo tepore del Sole del mattino, con la campagna che si sveglia tutta. Sono piaceri semplici, che il protagonista non dimentica di citare trasformando ogni battuta di pesca in una riscoperta bucolica della natura, dolce e aspra al contempo, contrasto che ai giapponesi piace moltissimo.
La similitudine col mondo antico dei samurai non si ferma qui, ma è anzi amplificata dall’amico e maestro di Sampei, Pyoshin. Questi è più grande e proviene da un’ambiente ricco, diremmo quasi nobile. Ha una lunga cicatrice sul volto, dovuta a un brutto incidente di pesca. È una figura romantica, Pyoshin, un Ronin, uno spadacciano senza padrone che ha dedicato tutta la vita alla pesca e allo studio delle sue tecniche. Un maestro dell’antica tecnica del Bushido, che univa lo studio della scherma a un codice di condotta morale, uno stile di vita.
Il maestro
Pyoshin, al contrario del nonno di Sampei, rappresenta invece il presente, la modernità che s’accavalla alla tradizione traendone le radici con la quale ancorarsi saldamente. Nel manga è viene spesso usata questa tematica del vecchio e del nuovo che si scontrano, caratteristica della civiltà giapponese del tempo, e nel personaggio di Pyoshin è espressa in un modo giusto la convivenza di queste due realtà apparentemente in antitesi.
Il rispetto
Ancora una volta la soluzione sta, prima di tutto, nel rispetto. Sampei rispetta l’avversario, consapevole che la sua vittoria non lo pone in uno stato di superiorità, ma che lo accresce perché dallo scontro ha imparato qualcosa in più, che si tratti di una nuova tecnica di pesca o della pazienza necessaria a preparare una determinata esca. Ancora e di più, una sua sconfitta non mortifica il suo spirito bensì gli dimostra che c’è qualcuno più bravo o astuto e sta a lui migliorare alla ricerca della «forma perfetta». Tutto questo è Bushido.
Il manga di Takao Yaguchi, ancor più dell’anime, trasmette questi insegnamenti in maniera quasi esplicita. Si tratta di elementi universali, non a caso riusciamo a coglierli anche noi occidentali che negli anni ’80, quando Sampei è trasmesso per la prima volta, anche senza sapere nulla di samurai o zen sappiamo trarre da esso insegnamenti importanti, ancora di più se lo riguardiamo oggi da adulti, cogliendo le metafore più nascoste.
Un caso raro
Sampei è un caso piuttosto raro: a prima vista potrebbe sembrare un manga dedicato a una disciplina specifica come mille altri ne sono arrivati da noi, ma si rivela profondamente diverso da tutti gli altri e per questo ancora più prezioso. Sampei: il ragazzo pescatore, per semplificare.
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Titolo originale | 釣りキチ三平 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1980-1982 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 109 |
Genere | Anime Shonen |
Uscita italiana | 1982 |