Thor: love and thunder | Amare o tuonare | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Thor: love and thunder |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 119 minuti |
Uscita | 6 Luglio 2022 |
Genere | Marvel |
Regia | Taika Waititi |
Sceneggiatura | Taika Waititi Jennifer Kaytin Robinson |
Fotografia | Barry Idoine |
Musiche | Michael Giacchino Nami Melumad |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Chris Hemsworth Christian Bale Tessa Thompson Jaimie Alexander Taika Waititi Russell Crowe Natalie Portman |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«C’è del tenero?»
La risposta è sì. Prepotentemente, senza pudore, senza aver dato un briciolo di credito alle decine di migliaia di fan scontenti delle apparizioni da Ragnarok in poi, sono tornati su gli schermi Taika Waititi e il suo Thor più scanzonato che mai, peraltro accompagnati in anteprima stampa da mezzo chilo di asgardianissima pasta Garofalo.
Due saghe al servizio dell’amore
Nell’ultimo dei suoi podcast, Nerdface ha lasciato spazio a un colorito dibattito circa l’opportunità di usare un dio per gestire la linea comica dell’MCU e sembrerebbe quasi che il regista neozelandese e la sceneggiatrice Jennifer Kaytin Robinson questo battibecco lo abbiano ascoltato in fase di scrittura.
La cupa e violenta saga del Macellatore di Dei, nonché quella ancora più complessa del La Potente Thor, entrambe firmate dal superlativo Jason Aron, sono rimaneggiate e spiaccicate insieme a uso e consumo di una storia tutta incentrata sulla labilità dei concetti di umano, divino, dignità e mortalità, sul cui sfondo si snoda l’apologia dell’amore universale, sia esso rivolto alla propria discendenza, sia quello alla base del complicato rapporto tra un dio e la sua arma, sia quello verso il partner in un’accezione molto più ampia di quella LGBTQIA+, comprendente delfini spaziali e altre triangolazioni galattiche.
Un film destinato a dividere
Lungi da chi scrive l’idea d’impelagarsi in pareri o giudizi, Thor: love and thunder è una pellicola destinata a suscitare reazioni contrastanti. Amerete od odierete le, capre immortali, anch’esse menzionate nel nostro podcast e qui dotate di una fonesi a dir poco molesta, come amerete od odierete i dialoghi demenziali, le incursioni nelle scene d’azione corale alla James Gunn, le trovate per mandare avanti il plot, quantomai lineare, privo di sorprese ma più che efficace.
A portare avanti la baracca, oltre al caro Chris Hemsworth, ormai perfettamente calato nel ruolo di divin cretino, tornano una Natalie Portman che ha indubbiamente recitato meglio e in film migliori e Tessa Thompson nei panni della Valchiria più sexy del Valhalla, raggiunti per l’occasione da un Russell Crowe in grazia di dio, sia pur boccoluto e attrippato, e un Christian Bale senza rivali, cui è affidata e tutta la linea drammatica del film, reggendola tutta alla grande.
Amare o tuonare
Non c’è molto altro da aggiungere su Thor: love and thunder. Disponete i vostri animi nel modo che ritenete più opportuno e preparatevi ad amare o a tuonare. O un po’ dell’uno e un po’ dell’altro.
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Titolo originale | Thor: love and thunder |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 119 minuti |
Uscita | 6 Luglio 2022 |
Genere | Marvel |
Regia | Taika Waititi |
Sceneggiatura | Taika Waititi Jennifer Kaytin Robinson |
Fotografia | Barry Idoine |
Musiche | Michael Giacchino Nami Melumad |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Chris Hemsworth Christian Bale Tessa Thompson Jaimie Alexander Taika Waititi Russell Crowe Natalie Portman |