Jimmy Smits: riavvolgiamo il nastro della sua carriera
Jimmy Smits
«It just makes you feel proud, more than anything else, that the work has in some way transcended itself».
Un attore inaspettato
Quante gioia può dare la TV? Se siete stati bambini negli anni ’80, avrete più o meno la risposta. E non parlo solo di Bim Bum Bam, ma di quelle mattinate perse tra wrestling e telefilm, tra Dan Peterson e Sberla, tra robottini e investigatori privati. E se tante gioie ha dato a noi davanti al teleschermo, figuriamoci quante può averne date a Jimmy Smits il quale, in quegli anni, vi era saldamente ancorato.
Prima di Obi-Wan Kenobi
Lo so: molti di voi lo avranno conosciuto, magari senza riconoscerlo, nella recente e discutibile serie Obi-Wan Kenobi, ma sono qui proprio per questo, per avvolgere il nastro del passato e della nostalgia. Nato da madre portoricana e da padre di origini olandesi, Jimmy Smits ha avuto la fortuna d’interpretare ruoli, seppur secondari, negli show di maggior successo degli ultimi quarant’anni.
A inaugurare la lunga lista di nomi importanti è Miami Vice, nel 1984. Jimmy Smits interpreta Eddie Rivera. Se non lo ricordate tra i personaggi, è solo perché Rivera è il partner originale del protagonista Sonny Crockett ed è ucciso quasi subito. A seguire c’è la sua partecipazione fissa nel cast per le prime 5 stagioni di Avvocati a Los Angeles, serie che lo traghetta negli anni ’90 e accresce la sua fama.
Tommyknockers
Alternando piccolo e grande schermo, proprio nel 1991 lo ritroviamo come co-protagonista di Nei panni di una bionda, commedia non proprio riuscitissima di Blake Edwards, nella quale Jimmy Smits interpreta Walter Stone, il migliore amico del protagonista sciupa femmine Steven, ucciso e poi reincarnatosi in una donna per questioni di karma.
Nel 1993, invece, lo troviamo in Tommyknockers, film per la TV liberamente tratto da un racconto di Stephen King. Quando leggiamo «liberamente tratto» e «Stephen King», sappiamo già cosa abbiamo di fronte, salvo rarissime eccezioni. E infatti Tommyknockers non delude e da fantascienza classica diventa classica Busta.
NYPD
Fortunatamente, per Jimmy Smits l’anno successivo inizia la partecipazione in New York Police Department, nei panni di Bobbie Simone, personaggio che lo traghetta con tutta calma nel nuovo millennio, al fianco del mitico agente Sipowicz interpretato da Dennis Franz.
E il 2000 Jimmy Smits lo inaugura alla grande, anche per quanto riguarda lo schermo, in The Million Dollar Hotel di Wim Wenders, nel quale interpreta Geronimo, uno degli ospiti dell’albergo del titolo. Il film, scritto e prodotto da Bono degli U2, merita d’essere visto, anche e soprattutto per la presenza della dea Milla Jovovich.
Il padre adottivo della resistenza
Il nuovo secolo continua più che bene e Jimmy Smits dona le sue fattezze a uno dei personaggi dell’universo di Star Wars, lo stesso che avete ritrovato recentemente.
A lui, infatti, è affidata la parte del Senatore Bail Organa, padre adottivo di Leia ne L’attacco dei cloni, secondo film della nuova trilogia. Da quel momento, il personaggio avrà il suo volto anche in tutti gli altri media dedicati alla saga di George Lucas, compresa la splendida serie animata Star Wars: Rebels e, ovviamente, anche ne La vendetta dei Sith e fino a Obi-Wan Kenobi.
Bail Organa
Quello di Bail Organa è solo uno dei ruoli meglio riusciti di Jimmy Smits; il secondo appartiene, invece, a una serie TV su un serial killer, per la precisione quello strano tipo per cui tifiamo, pur rendendoci conto del suo terribile stato mentale.
Stiamo naturalmente parlando di Dexter Morgan, protagonista dell’omonima serie. Nella terza stagione, Jimmy Smits è scelto per interpretare un ruolo particolarmente delicato, quello di Miguel Prado, sostituto procuratore di Miami.
L’amico del killer
Personaggio delicato perché si tratta di un uomo di legge che stringe amicizia con Dexter il quale, invece, pur seguendo una morale, è sicuramente uomo d’istinto. Di più, per la particolare natura del suo disturbo, Dexter è quasi impossibilitato a provare affetti sinceri e non è interessato a stringere legami oltre a quelli familiari.
Prova a cambiare le cose e davvero alla fine diventa amico di Prado e si fida di lui, a tal punto da dirgli la verità sull’Oscuro Passeggero. Prado sembra comprenderlo e, anzi, lo aiuta nella sua missione, salvo poi lasciarsi prendere la mano.
I premi
Jimmy Smits dona, così, una certa carica vitale e riesce a rendere credibile la sua trasformazione da uomo ligio al dovere ad arrogante potente, che non esita a uccidere i suoi scomodi avversari, anche se innocenti. Non a caso, questo ruolo gli è valso il premio Saturn Awards, come Miglior Guest Star nel 2009; va ad aggiungersi al più prestigioso Golden Globe vinto nel 1996 come Miglior Attore per la già citata serie New York Police Department e agli altri premi minori, collezionati nel corso degli anni.
Altra grande serie con Jimmy Smits nel cast per la sesta e settima stagione è stata West Wing: tutti gli uomini del Presidente. Racconta i due mandati alla Casa Bianca del democratico Jed Bartlet e del suo staff. Jimmy Smits interpreta Matthew Santos, candidato alla successione. Infine, è possibile vederlo anche in Sons of Anarchy, nei panni di Nero Padilla. Insomma la sua carriera è densa e non si ferma solo a TV e cinema. L’attore è stato impegnato molto spesso anche a teatro, partecipando a diversi spettacoli.
La beneficienza
Nella vita privata si registra solo una macchia nel 1987, anno nel quale fu arrestato e successivamente condannato per disturbo della quiete pubblica. Questo piccolo incidente, però, non può farci dimenticare il suo impegno costante nella beneficenza e nelle donazione verso la Croce Rossa o verso gli istituti che combattono malattie quali cancro e AIDS. È poi noto il suo impegno con la National Hispanic Foundation for the Arts, che si occupa di far conoscere giovani artisti e attori ispanici. E se sono tutti come lui, ben vengano.