Detective Monk: i superproblemi di un investigatore adorabile
Detective Monk
«Ecco cos’è accaduto…».
Titolo originale | Monk |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2002-2009 |
Stagioni | 8 |
Episodi | 124 |
Genere | Crime Commedia Drammatico |
Uscita italiana | 9 Giugno 2005 |
Un investigatore DOC
Nel 2002, il già molto fornito mondo dei detective televisivi fu impreziosito da un nuovo arrivato. Creato da Andy Breckam, fece infatti il suo debutto Adrian Monk, geniale investigatore con alle spalle una tragedia, sulla quale cercherà di fare luce tra un caso e l’altro. Andiamo con ordine.
L’ispirazione di Holmes
Andy Breckman è un vorace lettore delle opere di Sir Arthur Conan Doyle e dunque della sua creatura più famosa, lo Sherlock Holmes di Baker Street, capostipite dei detective geniali ed eccentrici per antonomasia. L’investigatore inglese non è un caso che sia spesso preso a modello da molti suoi colleghi moderni, perché indubbiamente la sua personalità è affascinante. L’autore di Detective Monk lo sa bene e cerca d’infondere al suo protagonista alcuni tratti peculiari che furono di Holmes, calcando al contempo il piede sulle idiosincrasie che spesso sono in grado di portare una gran parte del pubblico a empatizzare col personaggio.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo
Se, dunque, il Tenente Colombo aveva le sue eccentricità e il Commissario Montalbano la sua preponderante umanità, per fare due esempi, Monk è invece afflitto da Disturbo Ossessivo Compulsivo e, non a caso, nelle prime stagioni sarà affiancato da un’infermiera, che fungerà proprio da contraltare, quando non da vero e proprio Bignami per il pubblico alle sue molte difficoltà nella vita di tutti i giorni.
Adrian Monk ha dunque un passato triste: nel momento in cui la serie inizia, infatti, l’uomo è reduce da tre anni d’isolamento volontario, dopo l’uccisione della moglie. Il personaggio decisamente c’è e, ancora come al più famoso Sherlock, gli è anche dato un fratello più geniale e, se possibile, più disturbato, oltre a tutta una gamma di comprimari ricorrenti.
Sulla scia di Colombo
Lo spettacolo in Detective Monk è nel seguire i ragionamenti e le geniali deduzioni del protagonista, in un gioco che era anche nel Tenente Colombo; gli episodi si aprono quasi tutti mostrando chiaramente il colpevole, per chiudersi una volta che Monk ricostruisce a uso degli spettatori tutti i dettagli del crimine. La formula è ben rodata e funziona sin da subito. Non solo: anche il personaggio principale, che correva il rischio di sembrare un po’ troppo antipatico, riscuote un discreto successo.
Una serie da record
Alla prima stagione ne segue una seconda, poi una terza e una quarta, fino ad arrivare all’ottava, il cui finale viene visto da oltre 9 milioni di spettatori, stabilendo un record che sarà battuto solo alla prima della terza stagione di The walking dead. Ovviamente, parte del segreto del successo di Detective Monk sta nella scrittura avvincente delle trame, oltre che all’interpretazione degli attori. Primo fra tutti Tony Shalhoub, che nel 2003 vince l’Emmy come Miglior Attore Protagonista e da quell’anno, fino alla fine della serie, è praticamente una presenza fissa agli Oscar della TV.
Nel ruolo di Monk, Tony Shalhoub è una vera sorpresa per chi, come noi, lo ricordava solo nella parte di Jack Jeebs, il venditore di armi aliene cui l’Agente K spara in testa, presupponendo che essa ricresca. Altro nome degno di menzione è quello di John Turturro, cui è affidato il ruolo di Ambrose Monk, il già citato fratello del protagonista. Il resto lo fa un umorismo spigoloso e a volte difficile; d’altra parte, il creatore di Detective Monk ha al suo attivo alcuni sketch al Saturday Night Live, oltre ad alcune commedie piccole ma deliziose, come Genio per amore con un Walter Matthau nei panni di Einstein, e Sergente Bilko, col nostro amato Steve Martin.
I romanzi
Detective Monk è ormai concluso, ma le repliche non mancano, nel caso vogliate dargli un’occhiata. In più, dobbiamo segnalare l’uscita, tra il 2006 e il 2015, di ben 19 romanzi, che però non ci risultano siano ancora stati tradotti in italiano.
Insomma, se condividete con Alan Breckman l’amore per Sherlock Holmes e per una certa ironia tagliente, sicuramente sarete conquistati anche da Monk, che s’inserisce a gran ragione nell’universo dei detective più amati della TV.
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Titolo originale | Monk |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2002-2009 |
Stagioni | 8 |
Episodi | 124 |
Genere | Crime Commedia Drammatico |
Uscita italiana | 9 Giugno 2005 |