Nope | Jordan Peele abbraccia Lovecraft | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Nope |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 135 minuti |
Uscita | 11 Agosto 2022 |
Genere | Horror Thriller |
Regia | Jordan Peele |
Sceneggiatura | Jordan Peele |
Fotografia | Hoyte van Hoytema |
Musiche | Michael Abels |
Produzione | Monkeypaw Productions |
Distribuzione | Universal Pictures |
Cast | Daniel Kaluuya Keke Palmer Steven Yeun Michael Wincott Brandon Perea Barbie Ferreira Terry Notary |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«What’s a bad miracle?»
Dopo il successo clamoroso di Scappa: get out e la conferma con Noi, il regista Jordan Peele è chiamato a una nuova sfida con Nope, al cinema dall’11 Agosto. Le sequenze diffuse in fase di promozione hanno svelato poco della trama: in un ranch sperduto nel deserto, diversi personaggi guardano in alto. Cosa stanno vedendo, cosa sta catturando la loro attenzione?
No spoiler!
Non possiamo rispondere a questa domanda, né darvi alcun indizio, perché qualsiasi elemento potrebbe rischiare d’essere uno spoiler e di rovinare la sorpresa. Ci limiteremo a un accenno di trama e ad alcune considerazioni, perché Nope, a differenza dei film precedenti di Jordan Peele, sembra essere il meno politico, sebbene qualche osservazione sulla condizione degli afroamericani sia comunque posta, e allo stesso tempo il più ardito.
Un uomo e i suoi cavalli
In un maneggio, una famiglia da generazioni si occupa d’allevamento e addestramento di cavalli, destinati alle produzioni cinematografiche. Dopo la tragica, folle e accidentale scomparsa del padre, l’attività passa in mano al silenzioso figlio (Daniel Kaluuya), aiutato dall’eclettica sorella (Keke Palmer). Le cose non vanno bene e un giorno l’attenzione dei due è attirata da un fatto inspiegabile.
Decidono di documentarlo, acquistando della strumentazione con la speranza di ricavare un bel guadagno e svoltare le loro esistenze; nell’impresa finiranno coinvolte anche altre due persone, un addetto al negozio di elettronica dove i due si servono e un burbero direttore della fotografia conosciuto sul set. L’impresa assumerà ben presto i contorni di una disperata lotta per la sopravvivenza.
Il bandolo della matassa
Finita la proiezione di Nope, non sarà l’inquietudine a serpeggiare nel vostro animo, a differenza di quanto capitato coi due film precedenti di Jordan Peele. Sarete forse spaesati, costretti a trovare il bandolo di una matassa che pare indistricabile. Il regista, infatti, si diverte a disseminare specialmente nel primo atto di Nope numerose sottotrame apparentemente slegate tra loro, già dalla prima scena in assoluto della pellicola.
Lovecraft
Nope è infatti un film di non immediata lettura, ma forse per gli amanti di Lovecraft o per chi ha la fortuna di averne uno seduto accanto a sé al cinema l’interpretazione della storia sarà più semplice, così come individuare il filo conduttore di tutti gli eventi.
Jordan Peele sembra aver voluto ampliare le sue riflessioni, da un terreno sociale e politico a uno ambientale, raccontando per metafore e per immagini surreali l’indomabilità della natura, a discapito della puerile convinzione dell’umanità di poterla piegare ai propri desideri. Nope procede su questa strada, l’unica che sembra toccare ogni snodo di trama, abbracciando alcuni temi cari a Lovecraft, come una cosmogonia insondabile e violenta.
I limiti di Nope
Complice la poca immediatezza del film, Nope non risulta una visione totalmente appagante. A un primo atto grottesco, ne segue un altro decisamente più vicino all’horror, in cui resta impressa una sequenza particolarmente forte in cui i protagonisti sono asserragliati nel loro ranch; l’ultimo atto, invece, sembra il meno riuscito. Oltre a svelare il mistero piuttosto rapidamente, scelta che elimina uno degli aspetti più intriganti della pellicola, assegna ad alcuni personaggi azioni poco comprensibili. Infine, la stessa rappresentazione di questo mistero appare piuttosto discutibile, seconda solo al modo con cui ci si libererà di questa minaccia.
In conclusione
Nope non è un film semplice da recensire, come da vedere. Se da un lato rappresenta un’opera diversa dalla media di quanto troverete in sala, specialmente se paragonata ad altri thriller o horror, e se pure ha il merito di voler usare quel linguaggio cinematografico per ragionare su temi profondi, nel momento in cui deve entrare pienamente nel canone si smarrisce. Insomma: se il riferimento è Lovecraft, prima o poi uno Cthulhu deve uscire fuori.
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Titolo originale | Nope |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 135 minuti |
Uscita | 11 Agosto 2022 |
Genere | Horror Thriller |
Regia | Jordan Peele |
Sceneggiatura | Jordan Peele |
Fotografia | Hoyte van Hoytema |
Musiche | Michael Abels |
Produzione | Monkeypaw Productions |
Distribuzione | Universal Pictures |
Cast | Daniel Kaluuya Keke Palmer Steven Yeun Michael Wincott Brandon Perea Barbie Ferreira Terry Notary |