Gli Anelli del Potere | Prime impressioni della serie TV
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Lord of the Rings: the Rings of Power |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 2 (di 8) |
Ideatori | J.D. Payne Patrick McKay |
Genere | Fantasy |
Soggetto | J.R.R. Tolkien |
Durata | 60 minuti a episodio |
Produzione | Amazon Studios Tolkien Estate Tolkien Trust HarperCollins New Line Cinema |
Distribuzione | Prime Video |
Prima TV | 2 Settembre 2022 |
Cast | Cynthia Addai-Robinson Robert Aramayo Owain Arthur Maxim Baldry Nazanin Boniadi Kip Chapman Morfydd Clark Ismael Cruz Córdova Maxine Cunliffe Charles Edwards Will Fletcher Trystan Gravelle Lenny Henry Ema Horvath Thusitha Jayasundera Markella Kavenagh Joseph Mawle Fabian McCallum Simon Merrells Geoff Morrell Tyroe Muhafidin Peter Mullan Sophia Nomvete Lloyd Owen Megan Richards Dylan Smith Charlie Vickers Leon Wadham Benjamin Walker Daniel Weyman Sara Zwangobani Ian Blackburn Beau Cassidy Anthony Crum Augustus Prew Bridie Sisson Peter Tait Alex Tarrant |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
«Quale luce devo scegliere?»
Tra le serie più attese di questa stagione, Gli Anelli del Potere esordirà su Prime Video il 2 Settembre. Nerdface ha avuto il privilegio d’assistere a un’esclusiva anteprima stampa, in occasione della quale, tra poderose misure di sicurezza anti pirateria, sono stati proiettati al cinema i primi due episodi dello show.
Bentornati nella Terra di Mezzo
Gli Anelli del Potere è ambientata migliaia di anni prima gli eventi de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli. Racconta la vicenda che porterà alla forgiatura degli artefatti del titolo e dell’ascesa di Sauron, braccio destro di Morgoth, altro grande nemico presente nel Silmarillion, di cui si narra il tentativo di dominare il mondo in apertura del primo episodio e il conseguente esodo degli elfi nella Terra di Mezzo, di cui sono in qualche modo i protettori.
Galadriel
La serie apre dedicando grande spazio a Galadriel: sulle tracce di Sauron, è l’unica a credere che il terribile stregone sia ancora in vita, intento a preparare un nuovo attacco contro tutte le razze. Segue le flebili tracce che il nemico ha lasciato dietro di sé, cercando mitici castelli ed esponendo i suoi soldati elfi a enormi sacrifici, in quella che sembra essere un vera e propria ossessione.
A difenderla anche agli occhi del Re elfico Gil-Galad è il suo amico Elrond, braccio politico e diplomatico del suo popolo, col quale ha un rapporto di sincera e conflittuale amicizia.
Un altro elfo, però, sembra percorrere un sentiero simile: si tratta di Arondir, silvano innamorato di una guaritrice umana, convinto che in alcuni villaggi si stia palesando una minaccia orchesca.
Gli hobbit
Parallelamente seguiamo la vita di un insediamento hobbit, ritrovandone le caratteristiche di razza schiva, paurosa e dedita al cibo e all’ozio. Più selvatici rispetto ai protagonisti che abbiamo imparato a conoscere con la trilogia di Peter Jackson, presentano insomma le medesime caratteristiche, compresa la presenza di un’esponente ribelle e desiderosa di conoscere il mondo…
Questa caratterizzazione è forse l’elemento che più di altri rimanda immediatamente a Frodo e compagni, alla seconda colazione e all’elemento più da commedia di tutta la storia, sebbene non tarderà a palesarsi l’arrivo di un misterioso visitatore piovuto dal cielo: un uomo da salvare o una minaccia?
I nani
Il secondo episodio, invece, dedica ampio spazio alla civiltà nanica, attraverso una missione diplomatica di Elrond presso la mitica città di Khazad-dûm, ospite di Durin IV, suo collerico amico. Le tante sequenze mostrano le diverse usanze dei nani e il loro rapporto unico con le montagne.
Gli Anelli del Potere è la serie più costosa di sempre e la conferma arriva dall’impatto visivo clamoroso suscitato dalla visione dei due episodi in anteprima, il primo in particolare. L’introduzione allo show è semplicemente sontuosa, curata nei minimi dettagli nelle scenografie, nei costumi e negli oggetti di scena. Anche la costruzione della trama e l’evoluzione dei personaggi, almeno per quanto visto finora, sono coerenti e ottimamente snodate.
Black dwarfs matter
Ma non possiamo girare intorno al tema principale che ha accompagnato Gli Anelli del Potere sin dal suo annuncio, almeno tra gli appassionati più nerd: le polemiche legate alla scelta del cast. Il mondo di Tolkien è costruito sulle razze, sul superamento delle reciproche differenze e pregiudizi necessario per fronteggiare e sconfiggere una minaccia comune. Inoltre, innegabilmente, lo scrittore ha spesso indugiato in minuziose descrizioni dei suoi personaggi e sulle loro caratteristiche somatiche: insomma, nulla sembrerebbe giustificare la scelta di attori e attrici afroamericani nel ruolo di nani ed elfi.
Black elves as well
Eppure, Gli Anelli del Potere ne presenta un numero cospicuo, anche di hobbit, in coerenza con l’attenzione nuova data al tema della rappresentazione etnica in cinema e televisione e quand’è stata diffusa la clip della cena di Elrond e Durin in compagnia della moglie di quest’ultimo, interpretata da Sophia Nomvete, commenti indignati sono stati postati ovunque, comprese ovviamente le nostre pagine.
Non deve stupire, specialmente da noi. Curiosamente, l’Italia è il solo paese mondiale dove Tolkien da subito fu soggetto a un processo d’appropriazione indebita dal parte della Destra neofascista. Sin dagli anni ’70, infatti, fu un fiorire di Campi Hobbit, band musicali come La Compagnia dell’Anello e riviste quali Eowyn, quando negli USA, per esempio, sempre in modo arbitrario il movimento del 1968 cantava lo slogan «Frodo lives».
Tolkien libero!
Non siamo qui a dire che tutti gli oppositori al casting de Gli Anelli del Potere siano emuli di Almirante, sebbene in alcuni casi il dubbio venga e in altri ancora lasci il posto alla certezza, ma sicuramente intorno alla mitologia de Il Signore degli Anelli, in Italia e in termini popolari, è maturata una visione particolarmente conservatrice. Noi vorremmo, invece, un Tolkien libero dalle tante mani che lo tirano ancora per la giacchetta, compreso il movimento Black Lives Matter, temendo un effetto contrario di quest’operazione rispetto all’obiettivo sacrosanto che si vuole ottenere.
Una terza via
C’è una terza via, però. Vedere Gli Anelli del Potere per quella che al momento sembra essere: una serie televisiva imponente e capace di farci tornare con felicità nella Terra di Mezzo, popolata semplicemente da attori chiamati a interpretare personaggi, a prescindere dal colore della loro pelle. Altre considerazioni, oltre a spostare l’attenzione altrove, rischiano di trasformare la minaccia degli orchi nella certezza dell’orchite.
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Titolo originale | The Lord of the Rings: the Rings of Power |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 2 (di 8) |
Ideatori | J.D. Payne Patrick McKay |
Genere | Fantasy |
Soggetto | J.R.R. Tolkien |
Durata | 60 minuti a episodio |
Produzione | Amazon Studios Tolkien Estate Tolkien Trust HarperCollins New Line Cinema |
Distribuzione | Prime Video |
Prima TV | 2 Settembre 2022 |
Cast | Cynthia Addai-Robinson Robert Aramayo Owain Arthur Maxim Baldry Nazanin Boniadi Kip Chapman Morfydd Clark Ismael Cruz Córdova Maxine Cunliffe Charles Edwards Will Fletcher Trystan Gravelle Lenny Henry Ema Horvath Thusitha Jayasundera Markella Kavenagh Joseph Mawle Fabian McCallum Simon Merrells Geoff Morrell Tyroe Muhafidin Peter Mullan Sophia Nomvete Lloyd Owen Megan Richards Dylan Smith Charlie Vickers Leon Wadham Benjamin Walker Daniel Weyman Sara Zwangobani Ian Blackburn Beau Cassidy Anthony Crum Augustus Prew Bridie Sisson Peter Tait Alex Tarrant |