Anne Hathaway: storia di un’attrice da favola

anne hathaway si tiene i capelli in un ritratto in bianco e nero - nerdface

Anne Hathaway

anne hathaway di profilo - nerdface

«There’s something very addictive about people pleasing. It’s a thought pattern and a habit that feels really, really good until it becomes desperate».

Altro che favole

Una domenica pomeriggio di tanti anni fa, di quelle che passi sonnecchiando sul divano e anestetizzando il cervello davanti la TV, mi capitò di vedere un film di quelli tipici del pomeriggio di Italia 1. Più che di vedere, in realtà, si trattò di subire, perché il telecomando era rimasto sul mobiletto del televisore e non avevo proprio voglia d’alzarmi. La pellicola in questione era Pretty princess e rappresentò il mio primo incontro con Anne Hathaway, che di quella commedia della Disney era la protagonista accanto a una sempre bravissima Julie Andrews. In effetti è sempre un peccato cambiare canale quando c’è Mary Poppins sullo schermo…

Dalla TV al cinema

A ogni modo Pretty princess, malgrado le aspettative basse, alla fine si rivelò abbastanza godibile e qualche sorriso me lo aveva strappato. La giovanissima protagonista, poi, mi dava l’idea d’essere di quelle attrici a proprio agio sul set, nonostante la giovane età. Sgranava gli occhi giganteschi senza sembrare la Corinna di Boris e già questo era un segno positivo. Anne Hathaway dunque esordisce così sul grande schermo, provenendo però già da una serie TV, Get real, che la vide tra i protagonisti e per il cui ruolo era stata scritturata anche a seguito di una sua performance da soprano.

Un viso da favola

La sua carriera decolla pian piano con progetti non proprio felliniani, ma che riscuotono abbastanza successo. Disney ci tiene a farle girare il seguito di Pretty princess, Principe azzurro cercasi, nel quale recita al fianco di un giovane Chris Pine. Il volto dell’attrice diventa conosciuto, ma pur sempre legato a ruoli da personaggio delle favole: è tempo di cambiare.

anne hathaway e chris pine nel film disney sono finiti nello stagno e ridono - nerdface

Ci riesce nel biennio tra il 2004 e il 2006, anni nei quali recita in Havoc: fuori controllo e ne I segreti di Brokeback Mountain, per poi culminare nel film che proietta definitivamente la sua carriera, Il Diavolo veste Prada. Commedia romantica condita dalla speziatissima performance di Maryl Streep, Il Diavolo veste Prada diventa un successo al botteghino da subito e resta ancora oggi uno di quei film entrati di diritto nell’immaginario collettivo.

Altri ruoli di successo (o meno)

Negli anni successivi Anne Hathaway interpreta con successo la scrittrice Jane Austen, in Becoming Jane: il ritratto di una donna contro, e non si fa mancare nemmeno la spy comedy con Agente Smart: casino totale, al fianco di un sempre irresistibile Steve Carell. I ruoli propriamente per nerd sono però in altri film, alcuni meno riusciti, altri invece rivelatisi successi astronomici.

Interstellar

Nella prima categoria ci sono le due pellicole di Tim Burton dedicate ad Alice nel Paese delle Meraviglie, nelle quali Anne Hathaway interpreta la Regina Bianca e che non hanno riscosso grande successo tra il pubblico. Decisamente meglio va invece con Interstellar, dove l’attrice ha un ruolo da co-protagonista. Il film spacca i botteghini per la quantità immane di denaro incassato, inoltre la Fantascienza di Christopher Nolan ha anche il merito d’avvalersi della consulenza di Kip Thorne, Nobel per la Fisica nel 2017, al quale dobbiamo i calcoli che hanno reso Gargantua, il buco nero supermassiccio della pellicola, particolarmente realistico, tanto d’anticipare una foto vera dell’oggetto astronomico, realmente arrivata nel 2019.

anne hathaway è catwoman - nerdface

Tra i due estremi cinematografici si pongono anche Les misérables, che regala ad Anne Hathaway un Oscar come Migliore Attrice Non Protagonista e, ovviamente, Il Cavaliere Oscuro: il ritorno, nel quale sempre Nolan le affida il ruolo di Catwoman. Un ruolo piuttosto sacrificato, che si riscatta in parte solo nelle ultime sequenze della pellicola.

Scelte sbagliate

Anche gli ultimi anni si sono rivelati meno incisivi di quanto ci si poteva aspettare, poiché Anne Hathaway ha inanellato una serie di film pochissimo riusciti. Pellicole come Ocean’s 8, spin-off al femminile della serie Ocean’s 12, oppure Attenti a quelle due, commedia e remake di Due figli di… del 1988, con protagonisti Steve Martin e Michael Caine, già difficile anche solo eguagliare, figuriamoci sorpassare.

Un augurio

Da un’attrice quasi omonima della moglie bistrattata di William Shakespeare mi aspetto decisamente di più, anche perché Anne Hathaway unisce a una bellezza di porcellana un sicuro talento innato, che meriterebbe molto più di commedie romantiche e, ogni tanto, qualche buon film. Mi auguro per i prossimi anni una continuità artistica che possa rilanciarla in ruoli di grande impegno e in pellicole di più alto spessore, che non la releghino in ruoli piatti come i suoi personaggi delle favole d’inizio carriera.

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