Piove | Un horror da non perdere | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Piove |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Belgio Italia |
Anno | 2022 |
Durata | 93 minuti |
Uscita | 10 Novembre 2022 |
Genere | Horror |
Regia | Paolo Strippoli |
Sceneggiatura | Jacopo Del Giudice Paolo Strippoli Gustavo Hernandez |
Fotografia | Cristiano Di Nicola |
Musiche | Raf Keunen |
Produzione | Propaganda Italia Polifemo Gapbusters |
Distribuzione | Fandango |
Cast | Fabrizio Rongione Cristiana Dell’Anna Francesco Gheghi Aurora Menenti Leon de La Vallée Ondina Quadri Orso Maria Guerrini Elena Di Cioccio Carmen Pommella |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«È sempre colpa mia»
Ha un titolo semplice questo film e non prova nemmeno, per essere incisivo, a puntare sull’originalità, ma ugualmente riesce a mordere e catturare l’attenzione, non solo degli appassionati del genere. Senza bisogno di stare a sgranare riferimenti e citazioni, di melme, miasmi e fognature il mondo dell’horror trabocca a tutte le latitudini, eppure il ventinovenne Paolo Strippoli, al suo primo cimento in solitaria alla regia, parte proprio da questo cliché per confezionare un lavoro che si sviluppa lungo percorsi insoliti, colpisce duro, forse con un impatto ancora più traumatico del suo predecessore, A classic horror story, scritto e diretto a quattro mani con Roberto de Feo.
Una famiglia disfunzionale
La storia gira intorno alla famiglia Morel: padre, figlio adolescente e figlioletta alle elementari che, segnati nel corpo e nella mente da un evento catastrofico e luttuoso, conducono una sopravvivenza disfunzionale e drammatica in una Roma più claustrofobica negli esterni che negli interni e fin troppo riconoscibile nel nostro quotidiano.
Rabbia repressa
Ogni centimetro di pellicola di Piove, infatti, rovescia sullo schermo con estrema puntualità e grande efficacia tutti gli effetti che la pandemia di Covid-19 ha avuto sulla nostra società che, lungi dall’esserne uscita migliore, come scandivamo tappati ognuno in casa propria tra marzo e maggio 2020, ha accumulato nel corso dei mesi un cumulo di rabbia repressa e frustrazione che Paolo Strippoli ci spiattella davanti agli occhi scena dopo scena, con misurata lentezza e senza un filo di pietà.
Non sembra esserci speranza per nessuno in questo mondo disperato che annega nella pioggia ininterrotta: né per chi gira a vuoto tentando faticosamente di andare avanti, né per chi ha deciso di seguire la corrente e abbandonarsi al caos. Non a caso il giudizio che emerge dalla narrazione risulta essere impietoso per entrambe le categorie. Tutto scorre opaco e ineluttabile lungo le tre parti in cui il film è suddiviso, ognuna intitolata a una diversa fase del ciclo dell’acqua, attraverso una escalation di violenza che non esplode quasi mai, ma le cui conseguenze sono mostrate l’una dopo l’altra.
Un cast di livello
Sono pochi gli effetti speciali di cui Paolo Strippoli s’avvale e anche la colonna sonora, firmata da Raf Keunen, è al limite dello scarno. Tutto si regge sui giochi di luce e di macchina da presa e sulle solide interpretazioni di Fabrizio Rongione e Francesco Ghenghi, benedetti da un cammeo di Orso Maria Guerrini e, in tutti i sensi, dal piccolo talento di Aurora Menenti.
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Titolo originale | Piove |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Belgio Italia |
Anno | 2022 |
Durata | 93 minuti |
Uscita | 10 Novembre 2022 |
Genere | Horror |
Regia | Paolo Strippoli |
Sceneggiatura | Jacopo Del Giudice Paolo Strippoli Gustavo Hernandez |
Fotografia | Cristiano Di Nicola |
Musiche | Raf Keunen |
Produzione | Propaganda Italia Polifemo Gapbusters |
Distribuzione | Fandango |
Cast | Fabrizio Rongione Cristiana Dell’Anna Francesco Gheghi Aurora Menenti Leon de La Vallée Ondina Quadri Orso Maria Guerrini Elena Di Cioccio Carmen Pommella |