«Creerò una nuova epoca per tutti!»

Appena tre anni dopo l’uscita dell’ultimo lungometraggio di One piece, nel 2019, ci prepariamo a vivere la prossima avventura della ciurma, che ci coinvolgerà in maniera differente da come ha fatto in passato. Avendo avuto il privilegio d’assistere all’anteprima nazionale di One piece: Red, tenutasi in occasione del Lucca Comics & Games da poco conclusosi, siamo pronti a raccontarvi le nostre impressioni, come sempre senza fare spoiler.

Numeri da record

One piece: Red è il quindicesimo film basato sull’universo creato da Oda ed è uscito in Giappone in occasione in concomitanza col millesimo episodio della serie animata. L’opera diretta dal regista Goro Taniguchi ha avuto un successo senza precedenti nel Paese del Sol Levante, attirando nelle sale più di 6 milioni di fan e riuscendo a guadagnare ben 8 miliardi di yen in soli dieci giorni.

Shank il Rosso

La maggior parte degli eventi narrati nei lungometraggi di One piece non s’aggancia in maniera diretta a quanto raccontato nel manga, tuttavia ogni lungometraggio sommerge lo spettatore di informazioni secondarie che arricchiscono e definiscono maggiormente la caratterizzazione dei personaggi nati dalla creatività del mangaka giapponese. Anche One piece: Red mantiene questa tradizione, raccontando una storia che contribuisce a caratterizzare il personaggio di Shanks il Rosso e il suo rapporto con Luffy.

Goro Taniguchi riesce a tenere alta la bandiera dei pirati in un’opera il cui scopo è trasmettere al mondo i canoni della cultura pop giapponese e la musica funge da vera colonna portante del film. Molto spesso, infatti, durante i 15 minuti necessari a completare questo viaggio, vedremo i combattimenti che hanno reso celebre la saga, intervallati da prestazioni canore eseguite da Uta, famosissima cantante che, grazie alla sua voce e al suo potere, vuole creare un mondo dove tutte le persone non dovranno più soffrire. La voce della protagonista è in realtà quella di Ado, una giovanissima idol che sta spopolando in Giappone.

Il doppiaggio italiano

La proiezione cui abbiamo assistito a Lucca è stata in lingua originale, ma Anime Factory, distributore italiano del film, ha mostrato una clip nella quale è stato possibile avere un assaggio del doppiaggio italiano a opera di Emanuela Pacotto, nei panni di Nami, e Renato Novara che, oltre a prestare come di consueto la sua voce a Luffy, ha svolto anche il ruolo di direttore del doppiaggio.

La cultura giapponese

One piece: Red è, dunque, un’opera in cui la cultura giapponese la fa da padrone: è il suo più grande punto di forza, ma è anche, a nostro giudizio, il fattore che potrebbe dividere il pubblico. Dal punto di vista dell’animazione e della trama, però, l’ultima avventura di Luffy e compagni non ha nulla da invidiare alle precedenti produzioni: sarà necessario appurare se la scelta del regista di dare un taglio così spiccatamente incentrato sulla cultura giapponese non si riveli un arma a doppio taglio.

Ci sentiamo di consigliare One piece: Red a tutti i fan del cappello di paglia: quanti conoscono l’universo e lo stile del maestro Oda riusciranno ad apprezzare un opera ben costruita, che risulta essere fuori da tutti i canoni che hanno caratterizzato gli altri lungometraggi. Se invece siete ancora dei pirati alle prime armi, vi consigliamo d’avvicinarvi a One piece tramite il manga o la serie animata, in modo da poter apprezzare a pieno One piece: Red e i suoi molteplici riferimenti a quanto avvenuto nel passato della ciurma piratesca più famosa del Giappone.