La legge di Lidia Poët | Idee confuse | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | La legge di Lidia Poët |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2023 |
Stagione | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | Guido Iuculano Davide Orsini |
Genere | Biopic Crime Sentimentale |
Soggetto | – |
Durata | 52 minuti a episodio |
Produzione | Groenlandia |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 15 Febbraio |
Cast | Matilda De Angelis Eduardo Scarpetta Pier Luigi Pasino Sinéad Thornhill Sara Lazzaro Dario Aita |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Se Dio ti voleva avvocato, non ti faceva donna»
L’11 Novembre 1883, una sentenza della Corte d’Appello di Torino dichiara illegittima l’iscrizione di Lidia Poët all’Albo degli Avvocati. La ragione era semplice e crudele: era una donna e, in quanto tale, non si doveva immischiare nell’avvocatura.
Non una una fiction, ma finalmente una serie!
La legge di Lidia Poët, la nuova serie originale Netflix prodotta da Groenlandia, vuole riportare sotto i riflettori la battaglia di Lidia Poët, un nome spesso dimenticato quando si parla dei diritti delle donne in Italia, ma decide di farlo in una forma inusuale. Non si tratta, infatti, di un biopic o di una fiction che riporta fedelmente sullo schermo la sua storia, quanto un punto di partenza per poi aggiornarla in un tono moderno e scanzonato.
Una novella Sherlock Holmes
La serie in 6 puntate, creata da Guido Iuculano e Davide Orsini e diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire, è un procedural a tutti gli effetti e segue l’esempio di Bones e Castle. In ogni episodio, Lidia Poët (Matilda de Angelis), che dopo la sentenza della Corte d’Appello può esercitare la sua professione solo come assistente presso lo studio legale del fratello Enrico (Pier Luigi Pasino), investiga su un caso come una novella Sherlock Holmes.
La legge di Lidia Poët, tuttavia, sembra più interessata alle vicende personali della protagonista, al triangolo romantico in cui si trova invischiata e ai diversi personaggi che incontra lungo il suo percorso. Spicca tra questi Jacopo Barberis (Eduardo Scarpetta), un giornalista della Gazzetta Piemontese dalla mentalità anticonformista, che segue Lidia Poët nelle indagini documentando la sua battaglia per riottenere un lavoro che le spetta di diritto.
Tra procedural e commedia al femminile
Per raccontare la storia di una persona così moderna per il suo tempo, La legge di Lidia Poët usa un approccio molto familiare al grande pubblico, mescolando al procedural più tradizionale la comedy al femminile diffusasi negli ultimi tempi grazie a Fleabag e il period drama dagli abiti sfarzosi. La serie appare quindi come un collage di spunti già visti e sviluppati meglio in altre occasioni.
Una serie fuori fuoco
La legge di Lidia Poët sembra non aver capito precisamente il suo obiettivo, sospeso tra la reinvenzione di un personaggio storico che poteva essere benissimo protagonista di un biopic, la ricerca ossessiva della modernità e alcune confuse scelte di soundtrack.
Condividi il post
Titolo originale | La legge di Lidia Poët |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2023 |
Stagione | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | Guido Iuculano Davide Orsini |
Genere | Biopic Crime Sentimentale |
Soggetto | – |
Durata | 52 minuti a episodio |
Produzione | Groenlandia |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 15 Febbraio |
Cast | Matilda De Angelis Eduardo Scarpetta Pier Luigi Pasino Sinéad Thornhill Sara Lazzaro Dario Aita |