«Divertiti, mi raccomando»

Cosa ci fanno decine di uomini armati di accette dentro una discoteca in festa, tra la totale indifferenza generale? Sicuramente staranno cercando John Wick. Uno dei franchise più violenti di sempre torna nelle sale cinematografiche col suo quarto capitolo. E lo fa davvero in grande stile. Nuove e ancor più pericolose insidie si apprestano a minacciare John Wick, con la comparsa del crudele e spietato Marchese de Gramont, disposto a tutto per far fuori l’uomo in nero, detto Baba Yaga.

Un nuovo avversario

Non ha il minimo timore di dare fondo alle immense risorse della Tavola o d’arrivare ad assoldare, sotto ricatto, uno dei più vecchi amici di John Wick per dargli la caccia. Nessuno è più al sicuro, ogni conoscente o vecchio compagno diventa un potenziale bersaglio. Starà a John trovare il modo di porre fine a questo infinito susseguirsi di avversari e morte che in continuazione gli si parano davanti. Sarà un percorso difficile e doloroso e, come da tradizione, sarà una strada cosparsa di cadaveri.

La resa dei conti

Fin dalle battute iniziali, John Wick 4 vuole essere una sorta di resa dei conti tra il protagonista e la Tavola, che ormai da troppo tempo lo perseguita. Un punto d’arrivo, quindi, in cui le precedenti tre pellicole vanno a confluire. Nel farlo risulta chiara l’intenzione di portare in sala il capitolo più ambizioso e spettacolare della saga. Per la sua realizzazione non s’è certo badato a spese, come in una sfida per vedere fin dove ci si potesse spingere.

Il risultato è l’apoteosi di John Wick. In questo quarto capitolo ci sono le botte più forti, le uccisioni più fantasiose, i duelli più avvincenti, i confronti più violenti e chi più ne ha più ne metta. Se pensate che ci sia un limite nei film d’azione, John Wick 4 lo ha probabilmente già superato.

La regia viaggia per tutta la pellicola su livelli altissimi, ispirata come non mai. Si riesce a passare da sequenze solenni, degne dei più grandi film, ad altre in cui ci ritroviamo immersi in un adrenalinico videogioco, ad altre ancora tanto dinamiche da sembrare un fumetto.

Keanu e Bill

Le ispirazioni sono tante e ben amalgamate, in un tripudio visivo eccezionale. Dal punto di vista delle interpretazioni, c’è poco da dire su Keanu Reeves: ha il completo nero cucito addosso. Grande prova anche di Bill Skarsgard, che porta in scena ottimamente tutta la folle ambizione del Marchese de Gramont, il vero e proprio antagonista della pellicola.

Una durata monstre

John Wick 4 possiede un unico difetto, purtroppo molto pesante: la durata. Seppur le sue quasi tre ore siano per la maggior parte di buon livello, nonostante qualche calo nella parte centrale, 170 minuti costituiti perlopiù da spettacolari scazzottate sono capaci di mettere alla prova chiunque. Questo è davvero un peccato, perché proprio nell’ultima parte sono presenti diverse scene da non perdere, ma arrivano quando siamo già inevitabilmente sfiniti.

Presa singolarmente, ogni sequenza d’azione è pazzesca; alcune lasceranno a bocca aperta per giorni. Messe però tutte insieme e sparse in questa durata, c’è il serio rischio, soprattutto per quelle nell’ultima parte, che non si riesca a goderne a pieno e ad apprezzarle come meriterebbero.

Il capitolo più spettacolare

John Wick 4 è divertente e sorprendente come non mai. Preparatevi psicologicamente prima d’entrare in sala: il viaggio sarà lungo e tortuoso ma, nonostante tutto, vale assolutamente la pena affrontare questa maratona per poter gustare il più pazzo e spettacolare capitolo di questa straordinaria saga.