Pierce Brosnan: l’agente segreto al servizio del suo pubblico
Pierce Brosnan
«When people don’t believe in you, you have to believe in yourself».
Il mangiafuoco
Il rischio d’identificare Pierce Brosnan col personaggio di James Bond, ruolo che ha ricoperto per 4 film dal 1995 al 2002, è molto alto. Tanto che lo stesso attore è stato molto attento ad accettare personaggi molto diversi tra uno 007 e l’altro. Non di meno, la sua interpretazione dell’agente segreto di Sua Maestà resta tra le più apprezzate dai fan e sicuramente ha avuto più successo di quella direttamente precedente, che vide invece protagonista Timothy Dalton.
Un esordio infuocato
Pierce Brosnan entrò nel mondo dello spettacolo facendo il mangiafuoco: è notato prestissimo e la sua gavetta inizia alla fine degli anni ’70, per sfociare nel primo character che lo renderà famoso. Si tratta, però, di una parte da protagonista per il piccolo schermo, nello specifico nella serie Mai dire sì, che va avanti dal 1982 fino al 1987.
Un agente fittizio
Il personaggio di Pierce Brosnan è Remington Steele, capo fittizio dell’agenzia di investigazioni di Laura Holt e nome originale della serie, un truffatore posto al vertice dell’azienda proprio dalla donna perché, in un mondo di uomini, non sarebbe stata presa sul serio come detective. È proprio Mai dire sì a farlo notare per il ruolo di James Bond, ma l’attore dovrà momentaneamente rinunciarvi, impossibilitato a rescindere il contratto con la serie.
Concentrandoci sulla filmografia nerd dell’attore e scremando gli 007 che fanno categoria a sé, già nel 1992 troviamo un titolo interessante: Il tagliaerbe. Non si tratta di un capolavoro, anzi è probabilmente tra le meno riuscite trasposizioni meno riuscite (davvero il peggio del peggio!) delle opere di Stephen King il quale, infatti, intentò anche una causa per farsi togliere dai crediti.
Una realtà virtuale poco reale
Il tagliaerbe ebbe però il pregio di sondare l’allora emergente mondo della realtà virtuale. Lo fa male e dimostrando di non aver capito esattamente l’oggetto della sua indagine, ma almeno ci provò. Inutile dire che, se all’epoca dell’uscita il film era fin troppo fuori bersaglio, a guardarlo adesso non si può fare a meno di considerare quanto male sia invecchiato non solo nei concetti esaminati, ma anche negli effetti speciali. Visionario ma inconcludente, purtroppo.
L’antagonista della tata
Liberatosi del visore VR, troviamo Pierce Brosnan l’anno successivo alle prese con una commedia di successo, della quale però il protagonista è Robin Williams. Si tratta ovviamente di Mrs. Doubtfire, apprezzatissima opera firmata da Chris Columbus, reduce del successo di Mamma, ho perso l’aereo. Columbus lavorerà con Pierce Brosnan anche nel 2010, per la riduzione cinematografica del primo libro della saga di Percy Jackson.
Nel 1996 e nel 1997 Pierce Brosnan invece è presente in ben due pellicole del genere catastrofico. La prima, lo ammettiamo, la inseriamo un po’ di forza ed è il Mars Attacks! di Tim Burton, nel quale l’attore interpreta un azzimato scienziato; la seconda è invece Dante’s Peak: la furia della montagna, un film a base di lava, fumo e acqua corrente che si trasforma in acido. Non i due film più riusciti del mondo, ma decisamente godibili e ricordati ancora oggi.
007
Arrivato il nuovo millennio, Pierce Brosnan continua ad alternare film di 007 ad altri di diverso registro, come Il sarto di Panama o Evelyn, di cui è anche produttore. L’agente segreto, però, resta una costante non solo al cinema, ma anche nei videogiochi, poiché è lo stesso Pierce Brosnan a prestare la voce in James Bond 007: nightfire e James Bond 007: everything or nothing. Il segnale del successo ormai consolidato è ancora più palpabile quando appare perfino in un episodio de I Simpson, come guest star.
Alla fine del primo decennio del 2000 è anche nel bellissimo musical Mamma mia!: è infatti uno dei tre presunti padri della protagonista e tornerà nel ruolo una decina di anni dopo, per Mamma mia! Ci risiamo.
A guardar bene la sua carriera, possiamo ben dire che la volontà di non rimanere attaccato al ruolo più importante, col coraggio anche d’abbandonarlo raggiunta una certa età, nasce anche da una versatilità che Pierce Brosnan sapeva di possedere e che mostrò al mondo praticamente fin dall’inizi della sua carriera.
L’ingresso nel DCEU
Non poteva poi mancare il consueto passo nell’universo dei supereroi e anche questa è una tacca che Pierce Brosnan può inserire nel curriculum, perché è stato chiamato a interpretare il Dottor Fate nel film prodotto, interpretato, sponsorizzato e tiranneggiato da Dwayne Johnson dedicato all’antieroe Black Adam.
Un’ultima, per ora, apparizione di cui forse non c’era bisogno ma che siamo contenti ci sia stata, perché piccoli intoppi a parte, Pierce Brosnan ha già dimostrato più volte di saper fare bene il suo lavoro. Indimenticabile.