L’Impero colpisce ancora: quando i nostri eroi caddero
L’Impero colpisce ancora
«Ho un brutto presentimento».
Titolo originale | The Empire strikes back |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 21 Maggio 1980 |
Durata | 124 minuti |
Genere | Fantascienza Star Wars |
Regia | Irvin Kershner |
Cast | Mark Hamill Harrison Ford Carrie Fisher Billy Dee Williams Anthony Daniels David Prowse Peter Mayhew Kenny Baker Alec Guinness John Hollis John Ratzenberger Jeremy Bulloch |
Uscita italiana | 19 Settembre 1980 |
Presentimenti
La saga cinematografica di Star Wars era ed è ancora una di quelle cui sono più affezionato, nonché la prima alla quale m’appassionai da bambino. Ero davvero molto piccolo quando vidi per la prima volta Una nuova speranza e, come tutti, rimasi fremente in attesa del sequel. Quando finalmente arrivò L’Impero colpisce ancora, entusiasmo e stupore si alternarono sul mio volto dagli occhi sbarrati. Eppure, avevo un brutto presentimento… E arrivò quella scena.
Eroi divisi
A meno che non veniate da galassie lontane lontane, la trama dovreste saperla a memoria: gli eventi narrati portano a separare gli eroi. Mentre Luke Skywalker inizia con Yoda il suo duro addestramento, Han Solo, Leia, Chewie e i due droidi cercano rifugio su Bespin, alla corte di Lando Calrissian.
Il tradimento
È nella sua città tra le nuvole che accade l’impensabile: sono nei guai fino al collo e io, ingenuamente, penso che si riuniranno per scampare in modo rocambolesco alla situazione. Proprio in quel momento, l’Impero mi colpisce, più che ancora, forte e a tradimento, con un pugno sullo stomaco.
All’inizio ero stordito, ma il colpo era tutto sommato sopportabile: C-3PO è letteralmente fatto a pezzi e Chewbacca ne raccoglie i pezzi, per assemblarlo nuovamente. Poco male, è un droide e tornerà come nuovo. Ma poi assisto all’ibernazione di Han Solo nella grafite: l’immagine del suo volto sofferente, bloccato nella roccia nera, mi fa sperimentare per la prima volta una sensazione disturbante.
Nulla come prima
Eppure, il momento peggiore doveva ancora arrivare… Luke e Darth Vader stanno combattendo: l’eroe affronta il malvagio e sono pronto al suo personale riscatto. Poi, un colpo ben assestato del Signore dei Sith mozza di netto la mano del giovane.
Il mio mondo precipita con essa. L’eroe non è più integro, è sconfitto. Fugge, non prima d’aver saputo l’incredibile rivelazione d’essere il figlio del suo nemico più mortale. Nulla sarà come prima: il Male ha vinto su tutta la linea.
Un film cupo
Questo fu l’impatto maggiore de L’Impero colpisce ancora, un film dalle atmosfere cupe ed enormemente distanti da quelle rassicuranti e fiabesche del primo Star Wars. Infatti, all’epoca non fu capito del tutto. Tutti si trovarono spiazzati e tanti critici, se non lo stroncarono del tutto, ci andarono molto vicini.
George Lucas sapeva bene che il secondo capitolo della saga sarebbe stato complicato da digerire e la leggenda narra che interpellò anche alcuni psichiatri, per immaginare le reazioni del pubblico alla rivelazione fondante tutta la pellicola.
Spazio al Lato Oscuro
Eppure, andò dritto per la sua strada, affidando la regia a Irvin Kershner, suo ex professore di regia, il quale accettò dopo qualche titubanza e solo a condizione di poter fare come meglio credeva. Aveva una visione molto particolare e percepiva L’Impero colpisce ancora come un film incompiuto, un preludio al gran finale; non vuole macchiarlo d’umorismo, rifiuta qualsiasi elemento luminoso o dolce. Cede al Lato Oscuro.
Un tormentone
Le atmosfere sono ruvide e non lasciano un solo momento di tregua. Perfino nel momento in cui Leia e Han Solo si dichiarano, per il loro amore non c’è possibilità tenerezza. «Ti amo», dice lei. «Lo so», risponde laconico lui, un attimo prima di rimanere ibernato nella grafite.
La battuta, tra l’altro, fu suggerita proprio da Harrison Ford: a Lucas non piace, ma poi si convincerà a inserirla nel film, consegnandoci una delle scene più belle dell’intera saga e un tormentone che resiste ancora oggi.
Brutti presentimenti
«Ho un brutto presentimento», però, dovrebbe essere il motto de L’Impero colpisce ancora. Lo ebbi anch’io, al pari dell’intera troupe, mentre girava le riprese. Le sequenze su Hoth, infatti, furono funestate dal clima rigidissimo della location in Norvegia, che registrò l’inverno più freddo degli ultimi cinquant’anni. A complicare ancora le cose, ci fu anche la dipartita del supervisore della seconda unità di regia, che morì di meningite due settimane dopo il primo ciak.
Ancora: un incendio distrusse il set cinematografico accanto a quello di Star Wars: vi stava lavorando Stanley Kubrick, per le riprese di Shining, e il regista dovette poggiarsi al collega Lucas per continuare il suo lavoro.
Dagobah, poi, era un inferno: la palude che ospitava Yoda, ricreata in maniera tale da permettere a Frank Oz di manovrare il maestro Jedi, circostanza che gli fece sfiorare la candidatura agli Oscar, non era agevole, tanto che furono accumulate dieci settimane di ritardo, col rischio di far saltare l’intero budget. E sarebbe accaduto, se non fosse intervenuta 20th Century Fox a pompare fondi, in cambio di una percentuale sugli incassi.
Una favola per crescere
Eppure, nonostante tutto, sebbene la critica non lo reputasse all’altezza del primo capitolo, dichiarandone il fallimento, L’Impero colpisce ancora ottenne il maggiore incasso del 1980, consolidandolo ulteriormente non appena uscì in versione Home Video.
I fan spiazzati inizialmente, dopo aver digerito e metabolizzato quanto visto, pur accusando il colpo si scoprirono innamorati di questa fiaba tostissima e oscura. E, da buona favola, ci fece crescere.
C’è la Forza
Ancora oggi L’Impero colpisce ancora è considerato il miglior film dell’intera saga, sicuramente il migliore della trilogia originale. La Forza vi scorre potente, appartiene al Lato Oscuro, ma è vibrante. Spiazzò me e migliaia di padawan, grazie alla sua carica emotiva.
Oggi, quando riassaporiamo le sue atmosfere soffocanti e viviamo nuovamente lo smarrimento durante le sue battute finali, ci rammenta che non dobbiamo mai dimenticare il Codice: «Non c’è emozione; c’è pace. Non c’è ignoranza; c’è saggezza. Non c’è inquietudine; c’è serenità. Non c’è morte; c’è la Forza».
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Titolo originale | The Empire strikes back |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 21 Maggio 1980 |
Durata | 124 minuti |
Genere | Fantascienza Star Wars |
Regia | Irvin Kershner |
Cast | Mark Hamill Harrison Ford Carrie Fisher Billy Dee Williams Anthony Daniels David Prowse Peter Mayhew Kenny Baker Alec Guinness John Hollis John Ratzenberger Jeremy Bulloch |
Uscita italiana | 19 Settembre 1980 |