Patrick Swayze: tutti i cult di un cavallo di razza

patrick swayze sorride poggiato a una porta - nerdface

Patrick Swayze

un ritratto in bianco e nero di patrick swayze - nerdface

«I’ve never been one to run from a challenge».

Un cavallo di razza

Difficile dire dove sarebbe arrivato Patrick Swayze se un cancro non avesse avuto la meglio sulla sua tempra così forte. Sì, perché sebbene dopo i successi degli anni ’90 non fossero arrivati più ruoli così potenti da entrare nell’immaginario collettivo, non si può comunque dire che la sua carriera fosse finita. Non lo sapremo mai, ma possiamo avere una certa misura del suo valore scorrendo quanto ci ha lasciato, una filmografia non sterminata come quella di altri suoi colleghi, ma in cui brillano alcuni titoli ancora oggi conosciuti e apprezzati.

La passione per la danza

La carriera di Patrick Swayze non inizia subito dalla recitazione, ma dalla passione per la danza, che lo spinge a prendere lezioni fin da bambino e a continuarle anche in età adulta. Diventerà un ballerino provetto, dal fisico asciutto e scattante, che però non disdegna nemmeno sport più fisici, tanto da dedicarsi al contempo anche al football americano. Queste due passioni segneranno la sua vita, nel bene e nel male.

L’infortunio al ginocchio

Nel male, innanzitutto, perché un bruttissimo infortunio al ginocchio gli impedirà di continuare a calcare i campi da gioco; nel bene, perché sarà invece la danza a fargli muovere i primi passi nel mondo dell’arte. Nei musical, principalmente, come Grease, al quale l’attore arrivò dopo esser già stato nel corpo di ballo della Disney on parade. Sebbene scevro da contatti duri, il balletto minerà comunque la condizione già precaria del ginocchio e quindi Patrick Swayze è costretto ad abbandonare anche questa via.

patrick swayze in una delle scene più epiche di dirty dancing - nerdface

Lo fa, però, con la volontà precisa di dedicarsi alla recitazione. L’inizio della carriera lo vede apparire sul piccolo schermo nella serie M.A.S.H., con un ruolo molto piccolo. Sul grande schermo, invece, l’esordio arriva col film Skatetown USA, pellicola quasi sconosciuta che gli permette di mettere in mostra le doti maturate anni prima, quando si dedicava anche al pattinaggio artistico.

Da Coppola a Dirty dancing

Questa carriera iniziata in sordina esploderà nel 1983, quando sarà diretto da Francis Ford Coppola ne I ragazzi della 56ª Strada. Da lì a quattro anni arriverà alla fama vera e propria, quando ancora la sua preparazione da ballerino gli servirà per ottenere il ruolo del protagonista maschile in Dirty dancing: balli proibiti.

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Girato senza molte pretese e con un budget ridicolo, divenne un vero e proprio successo, guadagnando anche un Oscar per la canzone (I’ve had) the time of my life, ma segnò al contempo un brusco arresto per la carriera dei due protagonisti, Patrick Swayze e Jennifer Grey.

Ghost

La seconda praticamente sparì del tutto, mentre Patrick Swayze dovette aspettare qualche anno prima di tornare con un altro film, anch’esso diventato un cult. Nel 1990 arriva al cinema Ghost e Patrick Swayze è scelto nuovamente per il ruolo del protagonista maschile, stavolta accanto a Demi Moore, parte che Tom Hanks e Bruce Willis avevano rifiutato prima.

patrick swayze e demi moore nella clamorosa scena del vaso di terracotta di ghost - nerdface

Ghost s’impone al botteghino, fino a diventare il successo assoluto di quell’anno, portando a casa anche due statuette dorate, una per la sceneggiatura, l’altra per Whoopi Goldberg, che nel film interpretava la medium che metteva in comunicazione i due personaggi principali. Al pubblico resta impressa la celebre scena dei due innamorati alle prese con un tornio e un vaso di creta.

Un altro cult dimenticato

Fra Dirty dancing e Ghost c’era stato anche spazio per un film meno di successo sicuramente, ma forse altrettanto conosciuto nella carriera dell’attore. Si tratta de Il duro del Road House, anno 1989: non fu un successo per la critica, che anzi lo stronca senza mezzi termini, ma invece riesce a trovare uno zoccolo di appassionati, che ne fanno un cult.

Point break

Dopo il successo di Ghost, arriva un ancora un altro cult, questa volta decisamente più vicino alle nostre corde: ovviamente stiamo parlando di Point break, nel quale Patrick Swayze, in coppia con Keanu Reeves, interpreta il surfista rapinatore di nome Bodhi.

patricke swayze e keanu reeves sono due fichi assurdi in point break - nerdface

A capo della banda dei Presidenti, Patrick Swayze regala un personaggio difficile da dimenticare, con tutti i connotati per far innamorare qualsiasi palato: Point break è un action inusuale, in cui l’adrenalina e l’amicizia solcano il mare insieme, naturalmente su una tavola da surf.

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Breve ma ricca, la filmografia di Patrick Swayze annovera anche lo splendido Donnie Darko (altro cult!) e il bellissimo Ore 11.14: destino finale. La sua carriera purtroppo, è stata interrotta prematuramente da un cancro al pancreas, che in poco più di un anno riesce a portarcelo via. Non ci erano riusciti la dipendenza dall’alcol, né quella da cocaina…

Un cavallo di razza

La tendenza a perdere le staffe un po’ troppo spesso non era riuscita ad alienargli nemmeno l’affetto del pubblico. Le sue spoglie sono state cremate e le ceneri sono state sparse nel suo ranch, dove Patrick Swayze amava allevare cavalli di razza. Come lo era lui.

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