Nina dei lupi | Un fantasy italiano | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Nina dei lupi |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 104 minuti |
Uscita | 30 Agosto 2023 |
Genere | Fantasy |
Regia | Antonio Pisu |
Sceneggiatura | Pierpaolo De Mejo Annapaola Fabbri Tiziana Foschi Antonio Pisu |
Fotografia | Marco Ferri |
Musiche | Michael Caldi |
Produzione | Genoma Films JCG Bits Productions |
Distribuzione | Genoma Films |
Cast | Sara Ciocca Sergio Rubini Sandra Ceccarelli Cesare Bocci Davide Silvestri Tiziana Foschi Caterina Gabanella Fabio Ferrari Paolo Rossi Pisu Tommaso Di Marco |
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
«Siete disposti a condividere?»
Dopo essere transitato a Venezia in apertura alle Giornate degli Autori , è in sala con Genoma Films il nuovo film di Antonio Pisu, Nina dei lupi. Si tratta di un progetto, non esitiamo a dirlo, che almeno su queste pagine merita un’attenzione e una cura diversa dal solito, trattandosi dell’adattamento per il grande schermo dell’omonimo romanzo fantasy post-apocalittico di Alessandro Bertante. Una pellicola di genere tutta italiana, dunque.
Un caso coraggioso
Sappiamo come negli ultimi anni, fortunatamente, il cinema italiano abbia intrapreso un percorso che lo ha portato verso lidi molto lontani dalle commedie natalizie e dal cinema autoriale ma dalle sceneggiature pescate dai Baci Perugina, ma il caso di Nina dei lupi è forse tra i più coraggiosi.
L’Italia dopo l’apocalisse
La trama è tutta ambientata in Trentino, Regione che, non a caso, ha contribuito alla realizzazione del film: una misteriosa tempesta solare senza eguali abbatte ogni sistema elettronico, precipitando l’intera nazione nel buio, a un’età storica che la popolazione non è in grado d’affrontare. Inoltre, anche procacciare il cibo diviene un problema, perché l’agricoltura non produce più frutti.
Fa eccezione un piccolo paesino montano, che ha provveduto a minare e chiudere la sua sola via d’accesso. Come per una benedizione, una comunità laboriosa e solidale riesce a coltivare la terra e a vivere in armonia. Tra di essi c’è Nina, un’adolescente dal passato oscuro e tacciata d’essere una strega, perché sembrerebbe dotata di poteri misteriosi.
Un viaggiatore
La monotona vita del villaggio è però sconvolta dall’arrivo di un viaggiatore, un profugo del mondo esterno che è però accolto e curato dalla comunità, tra mille dubbi e diffidenze. Perplessità ben fondate, perché il viandante si rivelerà essere il capo di una banda di feroci predoni, che entreranno nel villaggio per stabilirvisi e fondare un regno di soprusi, violenze e sopraffazione. Ma non hanno fatto i conti con Nina e col legame particolare con la montagna e i suoi più feroci predatori, i lupi.
I lati positivi del film
Il film di Antonio Pisu presenta tanti punti di forza quanto limiti, non solo legati alla produzione che ogni fantasy meriterebbe e di cui, evidentemente, non ha beneficiato Nina dei lupi. Partiamo dai lati positivi. Nina dei lupi è una storia intrigante, con una protagonista ben calata nel ruolo, la giovane Sara Ciocca. La storia è ben costruita e, pur nei limiti imposti dal budget, risulta credibile.
Questo impianto tutto sommato convincente, però, è minato da alcuni scivoloni, che in alcuni casi sarebbero stati evitabili. In primo luogo la sceneggiatura, curata dallo stesso Antonio Pisu, in più di un’occasione scivola rovinosamente nelle paludi della fiction, abbandonato i toni che meriterebbe un film post-apocalittico.
Sergio Rubini, in ogni caso, risulta un villain convincente ed è probabilmente il personaggio più ricco di carattere e sfaccettature di un cast che presenta, tra gli altri, Cesare Bocci e Fabio Ferrari.
La recitazione
Altro limite di Nina dei lupi è nella recitazione di molti interpreti, afflitti da quella che potremmo definire il Paradosso del Camion di Boris, celebre iperbole che vuole l’attrice sussurrare anche quando sta per essere investita da un autoarticolato. Insomma, se avete visto La legge di Lidia Poët e avete dovuto attivare i sottotitoli per comprendere qualcosa, avrete capito.
Un progetto comunque da sostenere
Nina dei lupi è però un progetto da sostenere, pur nei suoi limiti che spesso portano a perdere il contatto con la tensione e con lo scenario. Il cinema italiano ha bisogno di tornare a credere nelle opere di genere, sempre di più e non solo come sporadici ed episodici momenti. Nina dei lupi è un’altra tappa in questa direzione.
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Titolo originale | Nina dei lupi |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 104 minuti |
Uscita | 30 Agosto 2023 |
Genere | Fantasy |
Regia | Antonio Pisu |
Sceneggiatura | Pierpaolo De Mejo Annapaola Fabbri Tiziana Foschi Antonio Pisu |
Fotografia | Marco Ferri |
Musiche | Michael Caldi |
Produzione | Genoma Films JCG Bits Productions |
Distribuzione | Genoma Films |
Cast | Sara Ciocca Sergio Rubini Sandra Ceccarelli Cesare Bocci Davide Silvestri Tiziana Foschi Caterina Gabanella Fabio Ferrari Paolo Rossi Pisu Tommaso Di Marco |