Another end | Fantascienza d’autore | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Another end |
---|---|
Lingua originale | inglese spagnolo |
Paese | Italia |
Anno | 2024 |
Durata | 129 minuti |
Uscita | 21 Marzo 2024 |
Genere | Fantascienza |
Regia | Piero Messina |
Sceneggiatura | Piero Messina Giacomo Bendotti Valentina Gaddi Sebastiano Melloni |
Fotografia | Fabrizio La Palombara |
Musiche | Bruno Falanga |
Produzione | Indigo Film Rai Cinema |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Gael García Bernal Renate Reinsve Bérénice Bejo Olivia Williams Pal Aron Michael Maggi |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Take your time to say goodbye»
Siamo spesso portati a pensare, e l’industria cinematografica cavalca questo preconcetto con grande slancio e notevoli guadagni, che l’unica Fantascienza buona da riproporre su pellicola sia quella d’azione. Non c’è dubbio che astronavi, iperspazio, forze cosmiche e vermi giganti siano le pietre d’angolo della cultura nerd e dell’esistenza di moltissimi di noi, ma fin dai tempi di Isaac Asimov siamo ben coscienti che inventare il futuro non consista solo in una gara a chi spara col laser più grosso.
Un’altra Fantascienza
Another end, prodotto italiano di taglio spiccatamente internazionale, è un lodevole tentativo di ricordarci che un bravo autore può tentare di ricorrere al genere fantascientifico per raccontare storie di diverso tenore e provare a pizzicare le corde più insolite e disparate. Il regista e sceneggiatore Piero Messina, alla seconda esperienza sul grande schermo, sceglie una squadra tutta nostrana affidando musiche, montaggio, luci e scenografie (queste ultime due assolutamente straordinarie) a talentuosi connazionali, per dirigere un cast scarno, cosmopolita e davvero notevole.
Un futuro non troppo lontano
Il risultato è che Bérénice Bejo, ma soprattutto Gael García Bernal e Renate Reinsve, dando vita a personaggi decisamente ben caratterizzati e contestualizzati in un mondo grigio, tanto anonimo quanto assolutamente familiare per chiunque frequenti un qualsiasi contesto urbano, esplorano una storia che, sì, muove i primi passi nella descrizione di un futuro e una tecnologia nemmeno troppo remoti, in cui i ricordi e la personalità di un defunto possono essere temporaneamente impiantati su soggetti volontari, ma che si sposta con lodevole disinvoltura su un altro piano, a toccare i temi della perdita, del lutto e della cronica incapacità dell’uomo d’elaborare o superare certi eventi.
Sbaglia chi azzarda il paragone con una puntata scartata di Black mirror: la delicatezza forse eccessiva della narrazione di Another end richiama più, a chi ha avuto il piacere di leggerli, racconti come L’esame, di Richard Matheson (1954) o Fiori per Algernon, di Daniel Keyes (1959), dove un avvenire distopico e il progresso scientifico sono meri espedienti per mettere a nudo limiti che nessun futuro sembra riuscire a superare.
Luci e ombre del film
All’idea geniale e originale e a un lavoro di squadra seriamente encomiabile, fanno purtroppo da contrappunto dialoghi che, volendo enfatizzare, banalizzano, oltre a un finale troppo articolato, che sorvola sulle riflessioni più profonde e, soprattutto, sembra appiccicato posticcio al penultimo stacco, complice forse un sussulto di timore di non essere compresi o, peggio, di paura per la mancanza di un lieto fine.
Nerdface è in difficoltà. Vuole premiare un film coraggioso nel saper guardare alla tradizione della Fantascienza più pura e nel distaccarsi dalla comodità delle saghe che riempiono, a volte ingombrandoli, gli schermi, ma non può ignorare i limiti di un racconto che stimola senza approfondire e che sembra aver paura di arrivare a una conclusione. Sarebbe bello parlarne insieme.
Condividi il post
Titolo originale | Another end |
---|---|
Lingua originale | inglese spagnolo |
Paese | Italia |
Anno | 2024 |
Durata | 129 minuti |
Uscita | 21 Marzo 2024 |
Genere | Fantascienza |
Regia | Piero Messina |
Sceneggiatura | Piero Messina Giacomo Bendotti Valentina Gaddi Sebastiano Melloni |
Fotografia | Fabrizio La Palombara |
Musiche | Bruno Falanga |
Produzione | Indigo Film Rai Cinema |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Gael García Bernal Renate Reinsve Bérénice Bejo Olivia Williams Pal Aron Michael Maggi |