Donald Sutherland: addio al grandissimo attore canadese
La notizia è rimbalzata in rete ieri, già dal tardo pomeriggio: Donald Sutherland, un altro grandissimo del cinema mondiale, ci ha lasciato, all’età di 88 anni. A dare l’annuncio è stato il figlio Kiefer, che ben conosciamo dai tempi di Stand by me e via via, fino a 24 e al suo impareggiabile protagonista, Jack Bauer. La comunità di Hollywood, va detto, purtroppo attendeva questo momento, in considerazione dell’aggravarsi della malattia che aveva costretto a letto, a Miami, l’attore canadese.
Tra i grandi
La morte di Donald Sutherland ha colpito il pubblico in modo trasversale, come solo accade ai grandi del cinema. Al di là di un talento puro e cristallino, che portò un giovane Donald Sutherland, a 22 anni, a scegliere la recitazione in sfavore di Ingegneria, per trasferirsi e studiare a Londra, l’attore canadese ha saputo solcare epoche del cinema riuscendo a imporsi nell’immaginario di generazioni diverse, spesso come villain da temere.
Dopo la gavetta in televisione e nel cinema horror della Hammer, dominato da Christopher Lee, recitò al fianco di Roger Moore nella serie Il santo: fu proprio l’amico e collega a convincerlo a partecipare al casting di Quella sporca dozzina, cult di Robert Aldrich che gli aprirà le porte del successo. Curiosamente, però, il debutto al cinema sarà tutto italiano, con Il castello dei morti vivi di Lorenzo Sabbatini e Luciano Ricci, nel 1964.
L’impegno politico
Sono anni turbolenti e Donald Sutherland, ormai noto e ben inserito nella Hollywood progressista, declina recitazione e impegno politico accanto alla sua compagna, Jane Fonda: oltre a ottenere le attenzioni dell’FBI per le sue dichiarazioni contro la Guerra del Vietnam, l’attore stringe un sodalizio col regista Robert Altman, che lo scrittura per il satirico Mash (1970).
Di nuovo in Italia
Dopo anni di successi, tra i quali ci piace ricordare Animal house, di John Landis, e Terrore dallo Spazio profondo, di Phil Kauffman, Donald Sutherland e di nuovo in Italia, alla corte di due giganti del cinema. Sarà Giacomo Casanova per Federico Fellini e Attila per Bernardo Bertolucci, in Novecento. L’amore per il nostro Paese, tra l’altro, non sarà mai nascosto dall’attore, grande amante dell’arte.
Un villain per ogni stagione
Colto, appassionato, dotato di uno sguardo magnetico e, all’occasione, glaciale, Donald Sutherland ha recitato per molti registi e in altrettanti film di successo, spesso in ruoli da villain.
È proprio grazie a questa capacità, a una bellezza e a un’eleganza in grado di renderlo un avversario affascinante e per questo ancor più temibile, che le ultime generazioni hanno potuto ammirare Donald Sutherland nel ruolo del perfido Presidente Snow, nella saga degli Hunger Games. Un grande, insomma, che ricevuto un Oscar alla Carriera nel 2017 e ricevuto un francobollo a lui dedicato dal suo amato Canada, oggi in lutto come tutti noi.