Era il tempo dei miti e delle leggende, il tempo di Sierra e Lucasarts e delle loro avventure grafiche, vera manna dal cielo per chi possedeva un PC o un’Amiga. Insomma, era il 1996 e Revolution Software, che due anni prima aveva dato prova di talento con Beneath a Steel sky, lanciò sul mercato la sua nuova avventura grafica punta e clicca: Broken sword: il segreto dei templari.

Un piccolo successo

Disponibile anche per la prima Playstation, il gioco soffriva poco della mancanza del mouse sulla console Sony e riuscì a farsi strada tra i colossi che dominavano il settore. Fu un piccolo successo e, per questo, siamo stati molto contenti di testare questa versione remastered del grande classico. Vediamo se era una gioia motivata…

Trama

George Stabbart è un turista americano in visita a Parigi. Si sta godendo un caffè dignitosamente europeo seduto al tavolino di un bistrò, mentre ammira le bellezze locali. Tutto è tinto dei colori di un autunno non ancora del tutto iniziato, mite nella temperatura, gentile col clima: sembra quasi una cartolina. Tra un piccolo flirt con la cameriera e uno sguardo distratto alla Torre Eiffel, George si sta proprio divertendo ed è quello il momento in cui tutto cambia.

Al tavolo s’avvicina un clown con una fisarmonica, poi il pagliaccio entra nel bistrot e ne esce subito dopo correndo, con in mano una valigetta. George ha solo il tempo di chiedersi cosa stia succedendo e una terribile esplosione fa saltare in aria il locale e i suoi clienti. L’americano si salva per miracolo, investito solo di striscio dalla palla di fuoco, potendo così fornire i primi soccorsi.

L’inizio di un’avventura

È l’inizio della sua avventura, un’indagine che lo porterà sulle tracce del dinamitardo, in un clima da cospirazione. Ad accompagnarlo ci sarà la giornalista Nico Collard e tutta una serie di comprimari e comparse sopra le righe.

Gameplay

Anche questa versione remastered di Broken sword: shadow of the templars, Reforged per la precisione, si comporta benissimo. Il controller fa il suo dovere e le interazioni con l’ambiente di gioco sono rapide ed efficaci come nella versione originale.

Enigmi!

Le avventure grafiche, per chi non lo sapesse, si basano tutte sulla risoluzione di enigmi ambientali tramite l’utilizzo di oggetti, anche combinabili tra loro nell’inventario del protagonista. Chi si trovasse in difficoltà, però, può facilmente accedere a un’opzione che semplifica il gioco, eliminando le combinazioni già provate.

Tutti gli elementi con cui interagire sono evidenziati, quindi è più immediato concentrarsi sulla risoluzione degli enigmi piuttosto che perdere tempo a cercare, di schermata in schermata, un qualche oggetto o elemento che ci era sfuggito in precedenza. Quanto agli enigmi, sono gli stessi della versione originale: alcuni sono intuitivi, altri invece metteranno a dura prova la vostra capacità di ragionamento laterale.

Feeling

Broken sword: shadow of the templars – Reforged è una remastered in tutto e per tutto dell’originale e il feeling restituito è esattamente lo stesso del 1996, solo con una resa grafica migliorata. I nostalgici potranno comunque tornare alla versione pixellata con un’apposita opzione, ma si perderanno le migliorie in termini d’animazioni e design.

C’è da dire che anche all’epoca della sua uscita Broken sword si difendeva benissimo in questi aspetti e questa versione non può che accentuare ancor di più la qualità di un prodotto di base, che era già altissima.

Conclusioni

Resta la domanda principale: a chi si rivolge questa remastered? La risposta è semplice, per una volta: a tutti. Broken sword: shadow of the templars – Reforged si rivolge a chi ha giocato l’originale e vuole riviverlo ora, a distanza di tempo, o magari vuole farlo conoscere ai propri figli, e ai nuovi videogiocatori desiderosi di provare un grande classico delle avventure grafiche, per accrescere la loro cultura videoludica. È una remastered con un’anima e mostra grande cuore in ogni inquadratura. Promosso e con lode.