Hayao Miyazaki e l’airone | Un ritratto inedito | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | – |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2024 |
Durata | 120 minuti |
Uscita | 24 Novembre 2024 |
Genere | Documentario |
Regia | Kaku Arakawa |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | Studio Ghibli |
Distribuzione | Lucky Red |
Cast | – |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Mi sto smarrendo per la prima volta»
Presentato in anteprima al Festival di Cannes di quest’anno, in occasione della consegna allo Studio Ghibli della Palma d’Oro onoraria, arriva in esclusiva nelle sale cinematografiche il 25, 26 e 27 Novembre Hayao Miyazaki e l’airone, documentario di Kaku Arakawa che segue il Maestro nella genesi del suo ultimo capolavoro, Il ragazzo e l’airone.
Un uomo tormentato
Non è la prima volta che Arakawa s’avvicina a Hayao Miyazaki, avendo già diretto documentari che lo vedevano protagonista, come Never ending man: Hayao Miyazaki. È però forse la prima volta che l’immagine restituitaci è di un uomo estremamente tormentato.
Le riprese seguono, infatti, il regista giapponese nei sette anni che hanno caratterizzato la scrittura e la produzione de Il ragazzo e l’airone, mostrando con minuzia tutti gli aspetti della sua creazione, dalle prime idee, agli storyboard, all’indecisione sulla resa visiva dei disegni e, soprattutto, a tutti gli avvenimenti esterni al film, che ne hanno influenzato nel bene e nel male la scrittura.
Realtà e finzione
In Hayao Miyazaki e l’airone a colpire è un Hayao Miyazaki inedito il quale, nonostante il sorriso sul volto e le risate coi suoi collaboratori a risuonare sullo sfondo, risulta un uomo logorato dal lavoro.
Tra numerose sigarette fumate per affrontare le giornate e le pause passate a far visita ai bambini della scuola vicina cui lui, prontamente, porta ogni volta delle caramelle gommose, vediamo alternate sullo schermo altre immagini di vita reale e spezzoni tratti direttamente dall’opera animata.
Un documentario per gli amanti di Miyazaki
Se avete già visto Il ragazzo e l’airone (e probabilmente la circostanza varrà per chiunque si recherà al cinema a vedere il documentario), Hayao Miyazaki e l’airone sarà sicuramente una proiezione più facile e meno pesante di quanto sia, invece, sin dai primi minuti. Ci teniamo a precisare l’assenza di spoiler: Arakawa si limita a riportare piccoli retroscena, mostrando tutti gli ostacoli che hanno rallentato il fluire del processo creativo. Tra questi, le numerose perdite subito dal regista nel corso degli ultimi anni.
Hayao Miyazaki, infatti, conta una a una le persone che lo hanno abbandonato e, con molta naturalezza, decide di renderle immortali attraverso i suoi personaggi. A ricorrere in Hayao Miyazaki e l’airone è questo grandissimo senso di perdita, che sembra non arrivare mai a una fine, forse il vero motivo per cui la gestazione dell’anime è stata così travagliata.
Indimenticabile Isao Takahata
Tra tutti i collaboratori che si sono spenti negli anni, Hayao Miyazaki ne ricorda uno in particolare, Isao Takahata, suo grande amico nonché rivale, scomparso nel 2018.
Ha rappresentato una perdita sconvolgente, tanto da ripercuotersi nel suo ultimo lavoro con la creazione di un personaggio diventato poi fulcro della storia e che sarà il portavoce di un ricordo e di un’amicizia ancora incisi nella sua memoria.
I limiti del documentario
Il problema più grande del documentario, però, è altrove, nella gestione del ritmo, senza ombra di dubbio molto lento. A mano a mano che si passa da una scena all’altra, si ha questa percezione di dilatazione del tempo, che a tratti sembra infinito e, complice anche la scelta stilistica di contraddistinguere le riprese col numero dei giorni mancanti al completamento del film (che non sembrano finire mai), la percezione passa dalla piacevole attesa alla noia.
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Titolo originale | – |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2024 |
Durata | 120 minuti |
Uscita | 24 Novembre 2024 |
Genere | Documentario |
Regia | Kaku Arakawa |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | Studio Ghibli |
Distribuzione | Lucky Red |
Cast | – |