Il gladiatore 2 | Una battaglia persa | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Gladiator II |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito USA |
Anno | 2024 |
Durata | 148 minuti |
Uscita | 14 Novembre 2024 |
Genere | Azione Drammatico Storico |
Regia | Ridley Scott |
Sceneggiatura | David Scarpa |
Fotografia | John Mathieson |
Musiche | Harry Gregson-Williams |
Produzione | Paramount Pictures Scott Free Productions Red Wagon Entertainment P+M Image Nation |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Cast | Paul Mescal Pedro Pascal Connie Nielsen Denzel Washington Tim McInnerny Alexander Karim Rory McCann Oleh Yutgof Yuval Gonen Peter Mensah Matt Lucas Yann Gael Joseph Quinn Fred Hechinger Derek Jacobi Lior Raz |
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
«Legno o ferro, una lama è una lama»
Non è facile parlare di sequel, oggi. Non è facile parlare di film di grandi maestri come Ridley Scott, che generano sorrisini imbarazzanti, momenti cringe e paradossi al limite dell’assurdo. Il gladiatore 2, interpretato da Paul Mescal, nel ruolo di Annone, Pedro Pascal in quello di Acacio, Denzel Washington come Macrino e il ritorno di Connie Nielsen nei panni di Augusta Lucilla, è un mappazzone di idee prese dal primo film, di cui è praticamente il remake, più che il sequel, mischiate a una pessima CGI e una terribile sceneggiatura.
La genesi del sequel
L’idea di partenza del sequel de Il gladiatore, assurda già di per sé, nasce qualche anno fa, quando Ridley Scott propone, tra le altre cose, a Russell Crowe, il leggendario Massimo Decimo Meridio del primo film, di ritornare nei panni del gladiatore usando come espediente, per farlo tornare dalla morte, un rito eseguito in una grotta pagana. Avete letto bene.
Una nuova idea
L’idea assurda è scartata dalla produzione e dallo stesso Russell Crowe. Così, ne nasce una nuova, con un nuovo gladiatore a fare da pretesto per continuare la storia di ventiquattro anni prima.
Lucio Vero, figlio di Lucilla, è allontanato da Roma perché in pericolo, in quanto legittimo successore di Commodo. Si rifugia nel Nord Africa, dove trascorre l’adolescenza e abbraccia la cultura della Numidia. Qui si sposa e diventa un abile guerriero, fino al momento in cui arriva l’esercito romano, alla conquista di quella terra. Da qui in poi la trama, non scherziamo, è uguale a quella del primo capitolo.
La storia si ripete
Annone perde la moglie, cerca vendetta, diventa gladiatore, è notato da un mecenate, portato al Colosseo, dirige e guida gli altri guerrieri come un generale nell’arena, lotta per la sua libertà, c’è un agguato per liberarlo, ha visioni dell’oltretomba, qui con traghettatore e Averno. E via discorrendo. Ma non è tutto.
Déjà vu, déja dit
Infatti, se il senso di déjà vu pervade la pellicola, con rimandi a scene d’azione simili e a temi musicali celebri, pure i personaggi sembra abbiano visto il film precedente, citando letteralmente le frasi de Il gladiatore come se le avessero sentite pronunciare: «Forza e onore», «Ciò che facciamo in vita», «In questa vita o nell’altra», «Un sogno che era Roma»…
Le figure degli imperatori Geta e Caracalla, interpretati rispettivamente da Joseph Quinn e Fred Hechinger, sono molto più accessibili e rivelate rispetto a Commodo. Siamo lontani dalla terribile figura di Joaquin Phoenix, che il nostro Massimo vedeva solo di sfuggita, per poi rivelarsi in uno scontro finale. Questi Imperatori sono due cialtroni viziati, per niente solenni, e sin da subito rivelano la loro natura e le loro intenzioni.
Nessuna attendibilità
L’attendibilità storica non esiste. Il gladiatore 2 è puramente un film di fantasia, con decine e decine di errori: le balestre (di nuovo, come nel primo film!); le scritte in lingua inglese su tombe e iscrizioni; la battaglia di Salamina «combattuta tra troiani e persiani» (ma quando mai!); i senatori intenti a leggere gazzette di carta, seduti ai tavolini, come fossero giornali; rinoceronti, squali e scimmie all’interno dell’arena, realizzati in un’orrenda CGI. E chi più ne ha, più ne metta.
A lasciare perplessi è, inoltre, un montaggio senza soluzione di continuità: alcune scene sembrano immediatamente consequenziali, tuttavia si dimostrano lontane di qualche ora l’una dall’altra. Segnali di stile o di fretta narrativa? Va spezzata una lancia a favore di Ridley Scott, però.
I meriti di Ridley Scott
La regia dei combattimenti come sempre è ottima: è raro vedere movimenti vecchia scuola su scontri di gladio e battaglie navali e il regista rimane un Maestro. Si vede che I duellanti è stato il suo primo film.
Nota di merito va anche all’interpretazione di Denzel Washington, che ricostruisce un machiavellico Macrino come un villain molto credibile, purtroppo appiattito e smorzato solo da forzature di trama. Il gladiatore 2 presenta, in conclusione, pochi elementi da salvare: è un film produttivamente pretenzioso, storicamente superbo ed emotivamente imbarazzante.
Ma chiudiamo con una citazione, cara ai personaggi del film, dato che Ridley Scott non demorde e sta scrivendo il terzo capitolo: si dichiara quindi pronto «a scatenare l’Inferno».
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Titolo originale | Gladiator II |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito USA |
Anno | 2024 |
Durata | 148 minuti |
Uscita | 14 Novembre 2024 |
Genere | Azione Drammatico Storico |
Regia | Ridley Scott |
Sceneggiatura | David Scarpa |
Fotografia | John Mathieson |
Musiche | Harry Gregson-Williams |
Produzione | Paramount Pictures Scott Free Productions Red Wagon Entertainment P+M Image Nation |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Cast | Paul Mescal Pedro Pascal Connie Nielsen Denzel Washington Tim McInnerny Alexander Karim Rory McCann Oleh Yutgof Yuval Gonen Peter Mensah Matt Lucas Yann Gael Joseph Quinn Fred Hechinger Derek Jacobi Lior Raz |