Toy Story 4 | Il lungo viaggio dei giocattoli | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Toy Story 4 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2019 |
Durata | 99 minuti |
Uscita | 26 Giugno 2019 |
Genere | Avventura Fantastico |
Regia | Josh Cooley |
Sceneggiatura | Stephany Folsom |
Character design | – |
Musiche | Randy Newman |
Produzione | Pixar Animation Studios Walt Disney Pictures |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Doppiatori originali | Tom Hanks Laurie Metcalf Annie Potts Kristen Schaal Tim Allen Joan Cusack |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Sei un giocattolo!»
Quando tutti erroneamente pensavano che la grande saga di Toy Story si fosse conclusa col bellissimo e commovente terzo capitolo, ecco arrivare nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, dopo ben 9 anni, l’inaspettato e sorprendente quarto film. Partorito, per la gioia dei più, dalle menti geniali di Pixar Animation, acclamato dalla critica d’oltreoceano, secondo noi non riesce però a competere coi suoi predecessori. È sempre pericoloso mettere mano a un’opera finita, specie se in modo così esauriente e glorioso: in questo senso Toy Story 4 appare subito una forzatura, ma per fortuna la buona sceneggiatura e, soprattutto, le meravigliose gag unite alla presenza di nuovi, divertentissimi personaggi lo rendono comunque un film spassosissimo.
Dopo Toy Story 3: la Grande Fuga (2010), ritroviamo i nostri beniamini a casa della piccola e adorabile Bonnie, alle prese col suo primo giorno d’asilo. Il rapporto che la piccola instaura coi suoi giocattoli è ben diverso da quello che loro avevano con Andy e quindi il nostro amato Woody, doppiato magistralmente da Angelo Maggi, doppiatore ufficiale di Tom Hanks (sua voce originale negli USA), se ne resta spesso nell’armadio, lasciando il posto d’eroina a Jessie, la cowgirl. C’è d’aprire una piccola parentesi sul grande lavoro svolto da Angelo Maggi: sostituire la voce così amata del compianto e indimenticabile Fabrizio Frizzi era un compito difficile. Ma crediamo sia stata la scelta più giusta e coerente: Maggi adempie alla prova con percettibile umiltà e rispetto.
Nonostante il suo nuovo ruolo marginale, Woody decide comunque di salvaguardare la sua piccola umana, accompagnandola di nascosto all’asilo. Ed è proprio qui a essere introdotto un nuovo personaggio, Forky, meravigliosamente doppiato da un sensazionale Luca Laurenti, che con la sua interpretazione suscita la stragrande maggioranza delle risate di Toy Story 4. Forky, creato da Bonnie con del materiale riciclabile, farà fatica per tutta la pellicola ad accettare la sua nuova identità di giocattolo, lasciando dietro di sé la convinzione d’essere della semplice spazzatura, grazie anche al sostegno di Woody, che lo rincorrerà passo passo per tutto il film. La trama s’infittisce quando Bonnie, i suoi genitori e, ovviamente, tutti i giocattoli decideranno di fare un viaggio itinerante, che li condurrà a un grande luna park, casa di Bo Peep, pastorella e fiamma di Woody nei primi due capitoli della saga. A spiegare come sia finita lì, ci pensa un flashback a inizio film.
Divenuta ormai un giocattolo libero e dalla personalità forte e combattiva, tolti i suoi vecchi abiti per un look più comodo e aggressivo, Bo Peep ispirerà nuove idee in Woody, inducendolo alla riflessione e a far luce sulla sua attuale condizione di giocattolo marginale, nonostante l’impegno profuso nell’occuparsi di tutto e di tutti. Qui farà la conoscenza anche degli amici di lei: Duke Caboon (doppiato da Corrado Guzzanti); la coppia di peluche Ducky e Bunny (insieme a Forky, tra i personaggi più simpatici di Toy Story 4); la bambola anni ’50 Gabby Gabby (una villain molto particolare, più umana e ragionevole rispetto ai precedenti); Lotso, l’inquietante peluche rosa; Sid il vicino di casa terrorista; Al, l’uomo gallina. Non solo: Woody dovrà prendere una grande ed esistenziale decisione, che cambierà per sempre tutti gli equilibri ai quali eravamo abituati.
Toy Story 4 è imperniato su una semplice domanda: può esistere la felicità per un giocattolo al di fuori dell’amore, ricambiato e non, per il proprio bambino? In un finale ispirato a questo grande quesito, i personaggi ci lasciano facendoci sperare in altre future grandi avventure. Come suggeritoci dai doppiatori italiani, durante l’incontro stampa svoltosi a Roma, Toy Story 4 abbraccia anche diverse e importanti tematiche come. In primo luogo il riciclaggio di materiale utile a creare giochi alternativi e creativi: «Forky, a differenza degli altri giocattoli già imballati e confezionati, nasce dal sogno di Bonnie. È frutto della sua creazione e della sua fantasia, usando cose gettate via da qualcun altro», osserva Luca Laurenti. Dando seguito a un tema molto a caro a Hollywood, è maggiore l’importanza dei ruoli femminili: a differenza dei primi tre capitoli, in Toy Story 4 sono arricchiti e sottolineati. «È il film più femminista di tutti», ricorda la doppiatrice Rossella Brescia. Sia Bo Peep che la stessa Gabby Gabby, infatti, hanno caratteri complessi e affascinanti: la prima diviene una guerriera, mentre la seconda ispira con le sue vicissitudini la compassione verso il diverso. Ma Toy Story 4 sembra soprattutto gettare le basi per un nuovi capitoli della saga, in continuità coi precedenti, anche grazie a nuovi ed entusiasmanti scenari: dal piccolo mondo della stanza di Andy, infatti, i personaggi sono evoluti e hanno guadagnano spazi sempre più ampi. Il mondo esterno forse ci offrirà nuove possibilità.
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Titolo originale | Toy Story 4 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2019 |
Durata | 99 minuti |
Uscita | 26 Giugno 2019 |
Genere | Avventura Fantastico |
Regia | Josh Cooley |
Sceneggiatura | Stephany Folsom |
Character design | – |
Musiche | Randy Newman |
Produzione | Pixar Animation Studios Walt Disney Pictures |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Doppiatori originali | Tom Hanks Laurie Metcalf Annie Potts Kristen Schaal Tim Allen Joan Cusack |