Gli ultimi Jedi | E Disney calò su Star Wars | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Star Wars: the Last Jedi |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2017 |
Durata | 152 minuti |
Uscita | 13 Dicembre 2017 |
Genere | Azione Avventura Fantascienza |
Regia | Rian Johnson |
Sceneggiatura | Rian Johnson |
Fotografia | Steve Yedlin |
Musiche | John Williams |
Produzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Mark Hamill Carrie Fisher Adam Driver Daisy Ridley John Boyega Oscar Isaac Lupita Nyong’o Andy Serkis Domhnall Gleeson Anthony Daniels Gwendoline Christie Kelly Marie Tran Laura Dern Benicio del Toro |
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
«Chi sei tu?»
C’era una volta, in una galassia lontana lontana, Star Wars. C’era un’epopea che sapeva coniugare Fantasy e Fantascienza, destinata ai bambini eppure in grado di parlare agli adulti e di creare per entrambi un immaginario condiviso. Un’epica. Poi arrivò Disney e nulla fu più come prima. Chiariamo immediatamente: sulle pagine di Nerdface siamo stati tra quanti hanno amato Il risveglio della Forza e Rogue One e non possiamo certo essere tacciati di prevenzione nei confronti del nuovo corso all’ombra delle Grandi Orecchie.
Una produzione complicata
Ma al pari di tutti i più attenti lettori, abbiamo seguito con una certa preoccupazione le vicissitudini legate alle nuove produzioni, tra registi malamente allontanati e altri costretti a rifare da capo grosse fette di girato, chiamati in virtù del loro sguardo personale e poi licenziati per lo stesso motivo. Arriva con queste premesse il tradizionale secondo capitolo di una qualsiasi trilogia di Star Wars, dunque, caratterizzato dai nostri eroi condannati a prenderle di santa ragione, in bilico tra Lato Luminoso e Lato Oscuro.
Un secondo capitolo classico
Con Gli ultimi Jedi non poteva andare diversamente: a decidere da che parte stare, però, e probabilmente in modo decisivo pensando alle evoluzioni future della saga, siamo chiamati proprio noi. Perché questo film è uno spartiacque, ben oltre la stessa nuova trilogia.
E allora caliamoci nella sfida e partiamo esaminando per primo il Lato Luminoso. Gli ultimi Jedi è per certi versi sorprendente perché, pur ricalcando la cupezza del suo essere episodio ponte verso il gran finale, apre a filoni narrativi più ampi. La vicenda muove da dove era finito Il risveglio della Forza e il rapporto tra Rey e Luke Skywalker non sarà esattamente semplice.
Ore drammatiche
Anche la Resistenza vive ore decisive e drammatiche, tallonata dal Primo Ordine in un inseguimento spaziale che caratterizzerà tutto il film. In questo senso, Gli ultimi Jedi è realmente uno Star Wars. I vari personaggi, da Poe Dameron a Finn, da BB-8 a Chewbacca, si troveranno ad affrontare separatamente e ognuno a suo modo la minaccia incombente, che potrebbe volgere le sorti della guerra definitivamente a favore di Snoke e Kylo Ren. A proposito di quest’ultimo, va sottolineato come l’emulo di Vader continui a essere un uomo capriccioso e dai poteri selvaggi, ma goda della migliore evoluzione del personaggio, probabilmente la più coerente rispetto a qualsiasi altro presente nel film.
Questa frammentazione delle vicende dei protagonisti permette di raccontare dettagli inediti sull’universo di Star Wars, a partire dalle sequenze ambientate su una sorta di pianeta casinò, nel quale trovano ospitalità ricchi mercanti e contrabbandieri di armi. Lo sguardo su cosa avviene al di sotto delle navi del Primo Ordine e della Resistenza era già stato sperimentato efficacemente in Rogue One, ma qui si sposta dal popolo al suo sfruttatore, mercanti di guerra privi di scrupoli, dediti a vendere armi a entrambe le forze in campo.
Ancora insistendo sul Lato Luminoso del film, va sottolineato che incontreremo nuovi personaggi e non mancheranno le sorprese, alcune di queste rese in pieno stile retrò. Visivamente, Gli ultimi Jedi offre almeno tre sequenze davvero d’alto livello, a partire dalla scena d’apertura. Il culmine è rappresentato dalla battaglia vista nei trailer, coi caccia della Resistenza a sollevare polvere rossa sul manto candido di un lago di sale, e dall’esito dell’inseguimento spaziale tra Primo Ordine e Resistenza, probabilmente il punto più bello e di maggior tensione di tutto Gli ultimi Jedi.
Veniamo alle note dolenti, il Lato Oscuro di questo secondo capitolo della nuova trilogia. Tutto bello e convincente, dunque? No. Gli ultimi Jedi soffre più di ogni altro film di Star Wars della presenza ingombrante di casa Disney. Pur essendo potenzialmente ricco di drammaticità e di tensione, ogni momento è stemperato, il più delle volte svilito, da gag e siparietti vagamente idioti.
Un’ironia inutile e dannosa
È davvero mortificante: all’inizio si ride, poi si sorride, alla fine vorresti avere una spada laser al tuo fianco e sbroccare come Kylo Ren. Ne L’impero colpisce ancora, per tirare fuori uno scomodo paragone, Luke affronta Darth Vader in un bosco opprimente e malsano, lo decapita e riconosce il suo volto sotto il casco del nemico. Una scena di una potenza evocativa enorme, scioccante. Anche qui Rey affronterà un percorso simile, ma definirlo edulcorato è un eufemismo: di fatto, non ci sarà mai una vera tentazione verso il Lato Oscuro, manca qualsiasi angoscia e quel carattere forte ammirato ne Il risveglio della Forza evolve in una monolitica pantomima da crocerossina. A confronto con Kylo Ren, è il tedio incarnato.
Macchiette, non personaggi
Ma non è l’unico personaggio discutibile: la stessa Principessa Leia sarà al centro di una sequenza alla Mary Poppins che, ne siamo sicuri, farà esplodere la rete, non solo per la dinamica che la vedrà protagonista, ma per poi abbandonarla lì, senza alcuna spiegazione o contestualizzazione successiva. E non sarà il solo momento gettato in pasto al pubblico senza un esito, come un seme di cui non si prevede fioritura. Soffriranno dello stesso destino Snoke, Phasma e altri personaggi di cui non sveliamo nulla e il cui ingresso nella trama rappresenta, in alcuni casi, tra i migliori colpi di scena del film.
Ancora sul Lato Oscuro: Gli ultimi Jedi si caratterizza in negativo anche per la durata eccessiva, per i continui cali di ritmo e per una parte centrale molto lenta e ripetitiva, specialmente quando s’andrà ad approfondire il rapporto tra Kylo Ren e Rey. Tutto il film è costellato di momenti potenzialmente intensi, che crollano sotto quella patina buonista e tranquillizzante dei peggiori prodotti Disney, di cui è emblema la scena finale, ultimo atto di un appiattimento che sta divenendo standard anche in casa Marvel.
Un nuovo, discutibile corso
La sensazione è che Gli ultimi Jedi sia il primo atto di un nuovo corso, indirizzato esclusivamente a un pubblico giovanissimo, non a chi è cresciuto con Star Wars: una scelta rispettabile e ovvia, pensando alla ricaduta in termini di merchandising del brand. Ma viene da chiedersi: era davvero necessario smontare un canone, svilirne il contenuto? La nuova trilogia annunciata recentemente è stata affidata allo stesso Rian Johnson, alla sceneggiatura e alla regia di questo Gli ultimi Jedi. Che la Forza sia con voi, resta da dire: è la sola scintilla possibile per chi è rimasto nell’Orlo Esterno.
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Titolo originale | Star Wars: the Last Jedi |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2017 |
Durata | 152 minuti |
Uscita | 13 Dicembre 2017 |
Genere | Azione Avventura Fantascienza |
Regia | Rian Johnson |
Sceneggiatura | Rian Johnson |
Fotografia | Steve Yedlin |
Musiche | John Williams |
Produzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Mark Hamill Carrie Fisher Adam Driver Daisy Ridley John Boyega Oscar Isaac Lupita Nyong’o Andy Serkis Domhnall Gleeson Anthony Daniels Gwendoline Christie Kelly Marie Tran Laura Dern Benicio del Toro |