Bloodborne | Videogame From Software | Recensione

bloodborne recensione nerdface
bloodborne recensione nerdface

Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars

Titolo originale Bloodborne
Data di uscita 25 Marzo 2015
Gameplay Single Player
Multiplayer
PEGI 16
Piattaforma PS4
Sviluppatore From Software
Pubblicazione Sony Computer Entertainment
Genere RPG

Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars

La metodologia dello spirito zen c’insegna la via che apre l’accesso diretto alla conoscenza intima di noi stessi. Non è vero. From Software ce lo insegna da anni e ce lo ricorda adesso, con l’uscita del nuovo DLC di Dark Souls 2, e mette sul mercato un nuovo titolo che tutto può fare, incluso l’insegnare a ogni singolo giocatore il modo migliore per scoprire se stessi e la propria empatia con le divinità. Sto ovviamente parlando di Bloodborne, videogame che prende a modello la stessa metodologia di gioco dei vecchi titoli della software house nipponica. Un RPG dove il gameplay fa crescere realmente il giocatore, il quale deve affrontare tutte le difficoltà messe a disposizione dai creatori in ogni mappa, in modo da comprendere il come uscire (vivi) da ogni situazione e affrontare ogni singolo boss. Molte critiche sono piovute negli anni sugli sviluppatori proprio per questa scelta di rendere l’esperienza videoludica difficile e frustrante, ma dal 2009 a oggi From Software è diventata per molti una delle case di sviluppo migliori in circolazione anche e soprattutto in virtù di questo approccio estremo, capace di mescolare l’esperienza fittizia a quella reale e di rendere così giocatore e personaggio un tutt’uno. Bloodborne vanta un’ambientazione mista, dal gotico al vittoriano, passando per lo Steampunk puro. E non delude assolutamente le aspettative di quanti vedono nella software house capitanata da Mr. Miyazaki la loro Mecca. Tutto quanto pregustato nelle nostre menti dopo i trailer, i teaser e i piccoli gameplay è stato rispettato. Data la tipologia di gioco, però, Bloodborne è destinato a essere amato e a essere odiato, a secondo di quanto ognuno di noi ami la filosofia di From Software. Per esempio, perdere a ogni morte gli Echi di Sangue, una sorta di moneta del gioco utile ad aumentare le skill del personaggio e a comprare oggetti, esattamente come le anime di Dark Souls, può suscitare improperi di vario tipo e intensità, così come essere visto quale elemento stimolante all’esperienza di gioco. Ma non preoccupatevi: Bloodborne non è impossibile da giocare, quasi che From Software abbia avuto pietà di noi. Gliene siamo molto, molto grati.

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Trama

Bloodborne è ambientato nella città di Yharnam, luogo fantastico simile alle città dell’Est Europa, come Praga. Qui sappiamo essere prodotta una sostanza in grado di curare molte malattie e per questo responsabile di rendere tale luogo meta di pellegrinaggio. Come nel nostro caso. Ma non appena iniziamo a muovere i nostri primi passi per le vie di Yharnam, capiamo che la città è stata infestata da una terribile epidemia, responsabile di aver reso i suoi abitanti violenti, privi di cognizione e, in alcuni casi, vittime di mutazioni che li hanno reso demoni e bestie. Il nostro scopo sarà affrontare queste bestie, addentrarci nei segreti più reconditi di Yharnam e portare alla luce la causa di questa epidemia portatrice di morte e distruzione. La difficoltà nello sciogliere l’intrigo risiede nel non avere da subito indicazioni precise su cosa fare o dove andare: si è catapultati in questo mondo, semplicemente. Ma sappiamo come anche questa sia una caratteristica peculiare di From Software.

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Gameplay

Come accennato in precedenza, il metodo di gioco è ripreso in maniera netta dai più famosi videogame From Software, come Dark Souls e Demon’s Souls. Di conseguenza, creare checkpoint all’interno delle mappe è sicuramente funzionale, ma è una delle cose più difficoltose da fare. Il vero punto focale di Bloodborne, però, è la comprensione delle mappe e dei nemici. Cosa significa? Vi basti sapere che la conoscenza della mappa, il calcolo degli attacchi dei nemici e la consapevolezza dei vostri sono gli unici modi utili per andare avanti nell’avventura. Pensare di poter attaccare un gruppo di nemici a testa bassa, menando fendenti a caso, è non solo sconsigliato, ma pure totalmente errato. Passando ai piccoli dettagli comunque utili alla nostra esperienza di gioco, non appena avviamo Bloodborne abbiamo la possibilità di creare il personaggio e di personalizzarlo in maniera molto dettagliata. Non sono previste vere e proprie classi, però: una volta scelte le sue fattezze, avremo la possibilità di scegliere per il nostro personaggio alcune caratteristiche iniziali come Forza, Difesa, Abilità o Arcano. Queste varieranno a seconda del passato scelto per il nostro cacciatore: da Mite (con una distribuzione dei valori molto equilibrata), a Spreco d’Ossigeno (per i più coraggiosi, in quanto ricca di malus distribuiti in maniera costante su tutte le caratteristiche). Questi attributi, ovviamente, potranno essere migliorati durante il gioco. Oltre alla città di Yharnam, infatti, c’è un posta senza tempo né luogo, dove potremmo acquistare armi, potenziarle, vendere oggetti e migliorare le skill del nostro cacciatore, utilizzando sempre gli Echi di Sangue. Quando sarete uccisi, perderete ogni singolo Eco raccolto sino a quel momento, ma potrete recuperarlo tornando dove avete perso la vita e saranno indicati da una macchia di sangue in terra; oppure saranno stati acquisiti da un nemico e ve li restituirà una volta neutralizzato. Tenetelo bene a mente: qualora moriste nell’andarli a recuperare, li perderete per sempre. Leggermente deludente, invece, è la grafica. Bloodborne, infatti, sfrutta lo stesso motore grafico di Dark Souls, videogame ormai datato e lontano dalla potenza della moderne console.

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Feeling

Devo essere sincero: nutro un grande amore per gli RPG in generale, ma non mi trovo a mio agio con i videogame basati sulla frustrazione. Bloodborne rientra in questa seconda categoria, pur essendo mitigato rispetto agli altri titoli From Software, certamente più mortificanti. Eppure, Bloodborne riesce a catturare lo spirito ludico di ogni giocatore, a prescindere dalle sue preferenze in fatto di gameplay o filosofia generale. Lo porta a immergersi nelle strade di Yharnam e a combattere demoni e belve deformi. Non importa quanto ci vorrà ogni volta: non  potrà smettere, nemmeno alla duecentesima morte.

Titolo originale Bloodborne
Data di uscita 25 Marzo 2015
Gameplay Single Player
Multiplayer
PEGI 16
Piattaforma PS4
Sviluppatore From Software
Pubblicazione Sony Computer Entertainment
Genere RPG

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