«Quanto tempo ci resta?»

Distribuito dal Eagle Pictures, esce nelle sale il nuovo horror di Justin Dec, Countdown. Il regista ha iniziato la sua carriera lavorando come assistente alla produzione, sotto l’ala protettiva di Sean Anders (Come Ammazzare il Capo 2) e John Morris (Instant Family), divenuti suoi mentori, ed è riuscito a concretizzare il suo sogno, girando questo suo primo, film. Interpretato dall’ormai celebre Elisabeth Lail, volto femminile dell’acclamata e discussa serie Netflix You, e da un cast prestigioso, che vanta nomi come quello di Peter Facinelli, noto a tutti per aver interpretato Carlisle Cullen nella fortunatissima saga di Twilight, Countdown parla di un’applicazione killer: una volta scaricata sui nostri smartphone, farà partire un irreversibile timer, che indicherà quanto esattamente manca alla nostra morte.

E ovviamente, durante una festa una ragazza, incitata dal suo gruppo di amici, la scarica: mentre gli altri apprendono che moriranno dopo decine di anni, a lei non resteranno che poche ore. Qualora ci si sottragga volutamente al proprio destino, evitando situazioni pericolose, l’applicazione notificherà d’aver infranto il contratto d’utenza, peggiorando la situazione ed evocando un’entità malvagia, che ucciderà la malcapitata nel giusto ed esatto momento indicato dallo schermo del telefono.

Tra le vittime coinvolte inconsapevolmente da questa applicazione c’è anche la nostra protagonista, Quinn Harris, infermiera dell’ospedale locale: nonostante viva una vita piena di drammi, in quanto orfana di madre, responsabile di una sorellina ribelle e molestata da un importante dottore, nonché suo capo, come ciliegina sulla torta scoprirà il poco che le resta da vivere. Con l’aiuto di un giovane, anch’egli prossimo alla morte, un hacker irriverente e un sacerdote piuttosto strampalato, Quinn tenterà di salvare il salvabile, aggirando le regole del contratto d’utenza e cercando di sconfiggere l’entità demonica che si nasconde dietro l’applicazione.

In un mondo in cui le persone sono più connesse ai loro smartphone che alle loro famiglie, l’idea alla base di Countdown è interessante, nonostante il regista si sia volutamente ispirato a pellicole come Final Destination e The Ring: chi mastica horror probabilmente proverà le malinconiche sensazioni del già visto. Eppure, Countdown è girato in modo fresco e intelligente e si percepisce come dietro la cinepresa ci sia un giovane al passo con i tempi, capace d’amalgamare con maestria gli elementi terrificanti ad altri di leggerezza e comicità, smorzando in questo modo, spesso inaspettato, i primi. I jumpscare faranno, dunque, letteralmente balzare dalla poltrona, in quanto decisamente spaventosi, mentre le tante gag faranno ridere, creando un buon equilibrio tra paura e divertimento. Di fondo, ma evidente, c’è il tema centrale di Countdown: sfruttare al meglio il tempo che abbiamo a disposizione in questa vita, possibilmente staccandoci il più possibile dalla tecnologia, preferendole i preziosi momenti passati con le persone che amiamo. Non sappiamo quanto tempo abbiamo a nostra disposizione ed è meglio approfittarne subito, che pentirsene poi.