Antebellum | L’infinita guerra civile americana | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Antebellum |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Durata | 105 minuti |
Uscita | 14 Dicembre 2020 |
Genere | Horror Thriller |
Regia | Gerard Bush Christopher Renz |
Sceneggiatura | Gerard Bush Christopher Renz |
Fotografia | Pedro Luque |
Musiche | Nate Wonder Roman Gianarthur |
Produzione | QC Entertainment Lionsgate Films |
Distribuzione | Eagle Pictures Amazon Prime Video |
Cast | Jena Malone Kiersey Clemons Janelle Monáe Jack Huston Eric Lange Gabourey Sidibe |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Il passato non muore mai»
Dopo diversi slittamenti legati all’emergenza da Coronavirus, è alla fine arrivato su Prime Video un film piuttosto atteso oltreoceano, Antebellum. Dagli stessi produttori di Scappa: Get Out e di Noi, rientra in quel filone recente e molto apprezzato dalla critica di pellicole a metà tra horror e thriller, in cui il genere è lo strumento per denunciare tematiche sociali dirimenti, nel caso specifico l’eterna questione razziale che brucia sul suolo degli USA.
Un paradosso temporale
La vicenda vede protagonista la cantante Janelle Monáe, che in molti hanno visto nei diversi trailer del film mentre è costretta a lavorare nei campi di cotone, sopra i cui cieli sfreccia un aereo di linea. Il paradosso temporale fa da architrave al mistero di Antebellum, rigidamente costruito in tre atti.
Nel primo assistiamo alla drammatica vita nei campi durante la Guerra Civile Americana. Uomini e donne afroamericani sono vessati, torturati e brutalizzati da carcerieri senza scrupoli e dai soldati di ritorno dal fronte. Ridotti in catene, spesso finiscono sotto i colpi della frusta quando violano l’obbligo al silenzio; le donne sono il pasto per stupratori notturni privi d’umanità.
Tra passato e presente
Il secondo atto, invece, è ambientato ai nostri giorni: Janelle Monáe interpreta un’intellettuale di successo, impegnata in numerosi talk show sul tema del razzismo, contro il quale naturalmente si scaglia, sbugiardando diversi esponenti politici bianchi. Attorno al lei sta per cingersi la morsa di un complotto, al cui vertice riconosciamo gli aguzzini che abbiamo imparato a disprezzare e a temere in precedenza. Il terzo atto sarà, infine, il momento in cui l’intreccio è svelato e ogni domanda avrà la sua risposta.
Antebellum è girato da due registi bianchi esordienti, con l’utilizzo delle stesse lenti usate per Via col vento, a voler ribaltare il razzismo dello storico film, accusa recente, va ricordato. L’obiettivo, evidente e quasi urlato, è mettere in guardia sul pericolo costante e reale di un ritorno alla segregazione razziale, denunciando come l’odio verso gli afroamericani sia radicato nella società, fino ai più alti vertici, e si stia organizzando. Il limite di Antebellum, però, è proprio nel denunciare questo male in modo molto didascalico, al punto da svilire una bella fotografia e lo stesso colpo di scena finale.
Antebellum è stato accolto con molte critiche anche dalla stampa americana cui voleva strizzare l’occhio, vale a dire quella più sensibile alle tematiche del razzismo, spesso esponenti della comunità afroamericana. Diversi di essi hanno accusato il film di voler denunciare la piaga del razzismo usando le stesse armi di chi la segregazione la praticò.
Una storia di vendetta
È vero: Antebellum è una storia di vendetta, peraltro narrata usando alcuni canoni di genere, ma riteniamo questa critica ingiusta. Siamo consapevoli, però, che non è parte della nostra storia la frattura di un Paese che anche sull’abolizione dello schiavismo vide il terreno di uno scontro fratricida, ma di certo Antebellum, pure per le reazioni casalinghe registrate, dimostra ancora una volta come la Guerra Civile sia ben lontana dall’essere risolta e superata. Peccato che lo faccia non tanto per i suoi meriti di opera di finzione, quanto per i suoi demeriti.
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Titolo originale | Antebellum |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Durata | 105 minuti |
Uscita | 14 Dicembre 2020 |
Genere | Horror Thriller |
Regia | Gerard Bush Christopher Renz |
Sceneggiatura | Gerard Bush Christopher Renz |
Fotografia | Pedro Luque |
Musiche | Nate Wonder Roman Gianarthur |
Produzione | QC Entertainment Lionsgate Films |
Distribuzione | Eagle Pictures Amazon Prime Video |
Cast | Jena Malone Kiersey Clemons Janelle Monáe Jack Huston Eric Lange Gabourey Sidibe |