Sherlock, Smaug, Strange: il supremo Benedict Cumberbatch
Benedict Cumberbatch
«As an actor, you are aware of how a role can seep into your real life».
Brexcellence
Spesso in questa rubrica ci troviamo a parlare di attori con alle spalle tanti anni di carriera. E in effetti è strano pensare al protagonista di oggi, il cui ingresso sulla scena, invece, è solo del 2002. Strano, sì, ma non sorprendente, perché Benedict Cumberbatch è riuscito in pochissimo tempo a guadagnare l’affetto e il rispetto di moltissimi nerd.
I segreti del successo
Tra i segreti di un successo assolutamente meritato, ci sono sicuramente il talento recitativo, affinato sin dalla più tenera età, e l’essere il figlio di due attori. Ma dobbiamo pure sommare un viso dai lineamenti magnetici e un numero di successi in opere che sono davvero aria fresca per tutti noi, fino al recente secondo capitolo del Doctor Strange.
Sherlock
Ovviamente, però, dobbiamo partire da Sherlock, serie britannica, come lo stesso Benedict Cumberbatch, in grado di riportare in auge la figura dell’investigatore più famoso al mondo.
Lo Sherlock Holmes da lui interpretato e creato dal Re Mida di Doctor Who, Steven Moffat, è totalmente brit. Moderno ma old style, geniale ma arrogante, con un comprimario a fare da spalla, il Watson interpretato dal Martin Freeman, il Bilbo nella trilogia de Lo Hobbit e in cui, curiosamente, lo stesso Benedict Cumberbatch aveva prestato movenze e voce al drago Smaug, a fare da giusto contrappunto.
Ma torniamo a Sherlock: la serie è possibile da recuperare facilmente. La formula adottata è molto comoda, in quanto si tratta di pochi episodi a stagione, uno più bello dell’altro. E infatti, sia Benedict Cumberbatch sia Moffat riceveranno molti premi e numerosissime nomination per interpretazione e sceneggiatura.
Smaug
A proposito di Smaug: a riprova ulteriore di quanto perdiamo in fase di doppiaggio, vi consigliamo di recuperare un qualsiasi dietro le quinte, dove l’attore interpreta il temibile drago, movenze comprese.
Resterete sbigottiti: nonostante la tutina aderente e l’ambiente lontano decine di chilometri da qualsiasi scenario fantasy, Benedict Cumberbatch va al di là dell’interpretazione: diventa proprio Smaug.
Là dove nessuno era mai giunto prima
Dal 2010, anno di messa in onda della prima puntata di Sherlock, facciamo un passo avanti di tre anni per vedere Benedict Cumberbatch in un altro ruolo fortemente celebrato.
J.J. Abrams lo sceglie, infatti, per la parte di Khan, in occasione del secondo remake (o reboot) di Star Trek. Into darkness spacca il pubblico a metà: alcuni fan mal sopportano il rimaneggiamento della timeline, altri si divertono un sacco, invece, nel vedere l’inversione dei ruoli tra Kirk e Spock in questa rilettura dell’originale.
Però c’è un punto sul quale siamo tutti d’accordo: Benedict Cumberbatch fa il suo lavoro in maniera egregia e ci restituisce un Khan freddo e inumano come dovrebbe essere un superuomo creato geneticamente per soppiantare la razza umana. Into darkness offre al pubblico grandi momenti e l’interpretazione della nemesi di Kirk e compagni resta tra le migliori.
Nei panni di Alan Turing
Ancora roba per veri nerd la troviamo nel 2014, quando Benedict Cumberbatch diventa il famoso matematico Alan Turing, in The imitation game. Dieci anni prima, tra l’altro, aveva interpretato un altro genio, Stephen Hawking, ma in una serie dedicata al celebre astrofisico. Per il suo magnifico lavoro in The imitation game, l’attore riceve la candidatura agli Oscar e, se possibile, la sua carriera fa un ulteriore enorme balzo in avanti.
Alla corte di Ben
Lo si capisce bene appena arrivano le prime immagini di Zoolander 2: scopriamo che gli è stato dato un ruolo. Se Ben Stiller decide di metterti in un film come quello, che della cultura pop fa quasi la propria colonna portante, allora vuol dire che sei già arrivato molto in alto. Ogni elemento del suo personaggio dalla sessualità indefinita fa infuriare la comunità LGBTQ+, che decide di boicottare la pellicola, capace comunque d’incassare 55 milioni di dollari in tutto il mondo.
Da Zoolander 2 basta fare un piccolo passo nel futuro per arrivare a un’altra grande conferma. Già, perché i geniacci della Marvel iniziano a preparare un nuovo cinecomic su un personaggio noto, ma di scarsa fama qui da noi, per quanto amato dal quel numero ristretto (e raffinato) di intenditori.
Strange
Doctor Strange esce al cinema, segnando un ottimo successo al botteghino: Benedict Cumberbatch è il protagonista assoluto del film e tornerà a litigare col suo mantello in tutti i capitoli dell’MCU che prevedano Strange.
Se già conoscete il personaggio di Stephen Strange, saprete che le sue origini si perdono nel misticismo e negli antichi tempi: lo stesso Benedict Cumberbatch sembrerebbe in parte avvezzo a questo genere di attività poiché, finiti gli studi obbligatori, decise di passare un anno sabbatico in un monastero tibetano, insegnando inglese. Ma ci sono altre parti avventurose della sua vita.
La disavventura in Sudafrica
Narrano le cronache che in Sudafrica, per la lavorazione della serie The ends of the Earth, l’attore fu sequestrato insieme ad alcuni colleghi da un gruppo di malviventi locali. I criminali non erano nemmeno di quelli meno brutali e praticamente Benedict Cumberbatch evitò di ricevere un colpo di pistola alla nuca solo per una fortunata coincidenza, perché gli esecutori furono spaventati dall’avvicinarsi di alcune luci nelle vicinanze.
Siamo grati al destino per aver risparmiato la vita di uno degli attori maggiormente talentuosi dei nostri tempi e non vediamo l’ora di vederlo diventare una vera e propria icona, sebbene per aver prestato voce e corpo a Sherlock Holmes, Smaug e Doctor Strange si possa dire che sia già a un ottimo punto.
Eric
Facciamo una scommessa con voi: ci rivediamo qui tra trent’anni, per un altro articolo biografico su Benedict Cumberbatch: siamo certi che la sua carriera allora sarà fortemente ancorata a un’altezza siderale, insieme ai più grandi. Intanto, vi consigliamo di non perdere la sua ultima interpretazione, di rara interpretazione nella serie Netflix Eric.