«Chi è tanto folle da farlo?»

Immaginate. Una Mitsubishi Evo completamente modificata in fila per due ore sul Grande Raccordo Anulare, nell’ora di punta. Colonne sonore Hip Hop in stile gangsta sostituite da un bel Gigi D’Alessio d’annata, sparato a tutto volume dalla macchina di fianco. Le uniche manovre spericolate, quelle necessarie a evitare le mille buche dell’asfalto.

Sembra Roma

Per questi e altri motivi, quando vogliono fare un film fatto di auto sportive, inseguimenti mozzafiato, derapate al limite della fisica e un cast pieno di nomi stratosferici, le mete scelte sono altre da Roma. Provate a chiedere Daniel Craig, quando ha girato Spectre: 007 sul Lungotevere. Forse, grazie ad Autobahn: fuori controllo, bisognerà inserire anche la Germania in questa lista nera.

Casey (Nicholas Hoult) è un ragazzo americano e vive a Colonia, in Germania, e lavora come spacciatore di droga per Geran (Ben Kingsley), un turco rozzo e volgare che vuole crescere di rango all’interno della malavita. Una sera, Casey conosce Juliette (Felicity Jones): bellissima e mezza matta, non vuole avere a che fare con chi fa lavori loschi perché, proprio per colpa di esperienze passate, è costretta a vivere in Germania. Eppure, ispirato dai sentimenti per una ragazza conosciuta dodici minuti prima, il nostro lascia il suo lavoro e scatta l’amore, quello vero, quello da cinque minuti nel bagno della discoteca.

Una nuova vita

I due iniziano una nuova vita insieme, lui trova un impiego onesto e sottopagato, cui alterna le acrobazie sotto le lenzuola con la sua bella. Cosa potrebbe andare storto? Che Juliette ha bisogno di un trapianto di reni: dato il suo passato, non può essere messa in lista per la sanità gratuita e l’unico modo per curarla è avere una sacco di soldi. Così, il nostro eroe chiede aiuto al suo vecchio datore di lavoro, il quale nel frattempo ha ricevuto una pesante offesa dal potente Hagen Kahl (Anthony Hopkins), imprenditore milionario tedesco che usa le sue aziende come copertura per enormi traffici di droga. La possibilità di guadagnare la somma necessaria per un paio di organi nuovi passa dal derubare il ricco magnate teutonico. Naturalmente, le cose diventeranno ben presto molto più complicate del previsto.

Autobahn: Fuori Controllo è un film scritto e diretto da Eran Creevy, il quale s’è fatto le ossa nel mondo dei video musicali. Il cast è davvero ricco, come visto, con Nicholas Hoult, il Nos di Mad Max: Fury Road, e Felicity Jones, eroina del bellissimo Rogue One, nei panni dei due giovani protagonisti. A interpretare i due rivali più adulti, che si odieranno senza un motivo plausibile, ci sono due mostri sacri del cinema: sir Anthony Hopkins e sir Ben Kingsley, le cui rispettive filmografie fanno davvero impallidire.

Un cast stellare per un film scialbo

Purtroppo, nonostante la validità e il prestigio degli attori, Autobahn: Fuori Controllo rimane un film decisamente scialbo, che non decolla nonostante le tantissime manovre spericolate e gli inseguimenti mozzafiato curati dagli stuntman di Skyfall e Fast & Furious 6. Di quest’ultimo, si volevano ricalcare le situazioni di velocità estrema e spettacolare, ma purtroppo il risultato non è per nulla soddisfacente. Incredibilmente, tutto è noioso e piatto; la trama ha la credibilità e la suspense di un episodio dei telefilm tedeschi del tardo pomeriggio di Rai 2, come Squadra Speciale Cobra 11, che infatti presta anche diversi attori secondari al film.

Fra macchine di lusso e utilitarie, l’azione si svolge tutta in inseguimenti in stradine di paesini tedeschi e autostrade dritte per milioni di chilometri, il tutto farcito di scene talmente no-sense da lasciare annoiato qualsiasi spettatore: la scena della banconota da 500 euro basterebbe da sola a richiedere il rimborso del biglietto del film e forse sarà battuta solamente dall’incapacità della polizia tedesca in tutta la vicenda. Anthony Hopkins e Ben Kingsley cercano d’alzare il livello e, nelle scene in cui si confrontano, ci riescono anche, ma entrambi interpretano fotocopie di loro vecchi cavalli di battaglia; il pretesto che mette in moto la rivalità fra i due è meno stabile di una torre di Jenga e andrà a crollare rovinosamente.