Anna | L’inutile ritorno al passato di Luc Besson | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Anna |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Francia |
Anno | 2019 |
Durata | 118 minuti |
Uscita | 5 Febbraio 2021 |
Genere | Azione Thriller |
Regia | Luc Besson |
Sceneggiatura | Luc Besson |
Fotografia | Thierry Arbogast |
Musiche | Éric Serra |
Produzione | EuropaCorp |
Distribuzione | 01 Distribution Amazon Prime Video |
Cast | Sasha Luss Luke Evans Cillian Murphy Helen Mirren Aleksandr Petrov Lera Abova Eric Godon Ivan Franek Nikita Pavlenko Jean-Baptiste Puech Anna Krippa |
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
«Fidati solo di te stessa»
Dopo l’enorme flop del fantascientifico Valerian e la città dei mille pianeti, Luc Besson decide di tornare al suo habitat naturale cinematografico, ovvero lo spy thriller al femminile. Il suo Nikita del 1990, nonostante i pareri tiepidi della critica, conquistò il pubblico e arrivò anche ad adattamenti seriali, come quello di The CW, con Maggie Q.
Nel 2014, Luc Besson era poi tornato a visitare il genere con Lucy, film interpretato da Scarlett Johansson che a sorpresa incassò più di undici volte il suo budget. Anna, disponibile su Prime Video, appariva sulla carta come il progetto perfetto, capace di coniugare il massimo rendimento col minimo sforzo e magari, come suggerisce il finale, d’essere l’inizio di un possibile franchise. Il risultato, però, è solo un collage di idee già proposte in precedenza, persino dallo stesso Luc Besson, in modi molto più efficaci.
Una nuova arma segreta
Anna vorrebbe raccontare la storia di Anna Poliatova, la modella russa Sasha Luss, già vista in Valerian, la nuova arma segreta del KGB che sfrutta la copertura come modella nella Parigi degli anni ’90 per sedurre e uccidere uomini potenti. Il film, però, si perde nella sua stessa narrazione, tra flashback e flashforward che non permettono al pubblico di capire il reale svolgimento delle azioni o le motivazioni dei personaggi.
Attorno alla protagonista ruotano una serie di entità che ripropongono senza nessuna inventiva gli stereotipi del genere e finiscono per sfociare nella parodia. È soprattutto il caso della responsabile, interpretata inspiegabilmente da Helen Mirren. I due agenti con cui Anna si trova a collaborare, Alexander Tchenkov e Leonard Miller, rispettivamente Luke Evans e Cillian Murphy, sono semplici device narrativi, volti a dare delle missioni ad Anna, più che personaggi veri e propri.
Un film blando
Molti film negli ultimi tempi hanno portato sullo schermo operazioni simili a quella avuta da Luc Besson con Anna: tra gli accostamenti più diretti spiccano Atomica bionda (2017) e Red sparrow (2018), anch’essi progetti imperfetti che riuscivano a trovare una propria personalità anche grazie alle interpreti, rispettivamente Charlize Theron e Jennifer Lawrence.
Il casting di Sasha Luss indebolisce ulteriormente un personaggio già esile, in quanto incapace con la sua inespressività d’adattarsi ai ritmi del thriller. Il risultato è un film blando, dove nemmeno le poche scene d’azione riescono a dare alla narrazione la dinamica che disperatamente cerca d’offrire.
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Titolo originale | Anna |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Francia |
Anno | 2019 |
Durata | 118 minuti |
Uscita | 5 Febbraio 2021 |
Genere | Azione Thriller |
Regia | Luc Besson |
Sceneggiatura | Luc Besson |
Fotografia | Thierry Arbogast |
Musiche | Éric Serra |
Produzione | EuropaCorp |
Distribuzione | 01 Distribution Amazon Prime Video |
Cast | Sasha Luss Luke Evans Cillian Murphy Helen Mirren Aleksandr Petrov Lera Abova Eric Godon Ivan Franek Nikita Pavlenko Jean-Baptiste Puech Anna Krippa |