Fantastic Four | Nessuna famiglia |Recensione
Il voto di Nerdface:
1.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Fantastic Four |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2015 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 10 Settembre 2015 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Josh Trank |
Sceneggiatura | Simon Kinberg Jeremy Slater |
Fotografia | Matthew Jensen |
Musiche | Marco Beltrami Philip Glass |
Produzione | 20th Century Fox Marvel Entertainment Marv Films |
Distribuzione | 20th Century Fox |
Cast | Miles Teller Kate Mara Michael B. Jordan Jamie Bell Toby Kebbell Tim Blake Nelson Dan Castellaneta Reg E. Cathey |
Il voto di Nerdface:
1.0 out of 5.0 stars
«Tutto questo è fantastico»
Prima d’iniziare, una precisazione: di seguito troverete moltissimi spoiler e non perché ci piace rovinarvi la sorpresa, ma solo in quanto preferiamo mettervi in guardia su quanto vedrete, se deciderete di pagare il biglietto del cinema. Il nuovo reboot di Fantastic Four ha avuto una produzione piuttosto complicata e, alla sua uscita nelle sale americane, ha ricevuto critiche feroci, sia da parte degli appassionati, sia dai professionisti del settore.
Davvero così brutto? (sì)
Su Metacritic, per esempio, gode di un punteggio bassissimo e, in generale, ne parlano tutti come di una ciofeca senza limiti. È davvero così brutto? Noi di Nerdface ci siamo sottoposti al supplizio e, per non voler aspettare, lo abbiamo visto in lingua originale. E sì: Fantastic Four è un film che, se non è brutto, sicuramente è riuscito pochissimo. Ma optiamo decisamente per la prima ipotesi.
La trama
La storia parte da lontano. Ben Grimm e Reed Richards sono compagni di scuola: il primo è figlio di uno sfascia carrozze, l’altro un geniale inventore che ha costruito una macchina per il teletrasporto. Diventano amici e crescono assieme, l’uno spalla dell’altro, o almeno questo dovrebbe trasparire dal loro rapporto, ma Jamie Bell l’attore chiamato a interpretare la Cosa, ha una sola espressione. Così, tutta la relazione tra i due, semplicemente, è appena accennata con una o due battute, nonostante l’impegno di Miles Teller, nei panni elastici di Mr. Fantastic.
La Cosa, a proposito. La vera mancanza della situazione arriva un po’ dopo, poiché è proprio l’eroe di roccia, in qualche modo, il motore della seconda parte di Fantastic Four. L’amico geniale, infatti, non ha potuto aiutarlo e il rimorso d’averlo reso un mostro dovrebbe, nelle intenzioni degli sceneggiatori (ricordiamolo, in sette vi hanno lavorato…) più che nella reale storia raccontata, essere uno sprone per guidare la squadra. E preferiamo tacere sulla scena ridicola nella quale i nostri eroi, una volta varcata la porta dimensionale, sono tutti affascinati da questo nuovo mondo, che per primi esplorano… Quasi tutti.
Una sceneggiatura pessima
Perché il fido Ben non può trattenersi dal dire qualcosa del tipo: «Bene, l’abbiamo visto, ora torniamo a casa», come se si stesse annoiando. È possibile leggere tra le righe il tipo di situazione ricercata dallo script, ma non ottenuta. Grimm dovrebbe essere, nelle intenzioni, la coscienza buona e avverte gli amici del pericolo insito nel sondare l’ignoto. I fatti gli daranno ragione poco dopo quando, a causa di un incidente, il gruppo rischierà di non poter tornare a casa e i quattro saranno mutati per sempre, lui nel modo peggiore.
Non Fantastic Four
Tutto quanto citato prima non traspare dalle scene e dai dialoghi, così per come sono stati costruiti e realizzati: la mia è una speculazione a posteriori, da spettatore e solo per trovare un minimo d’ordine. Ma c’è un problema ulteriore: fino all’incidente, Fantastic Four regge più o meno ai minimi sindacali. Dopo si perde del tutto. Prima cosa: in un film chiamato Fantastic Four ti aspetteresti i Fantastici 4, soprattutto se sei un appassionato dei comic sul quartetto Marvel e se hai colto i molti rimandi all’universo Ultimate. Almeno sulla carta, perché poi, nella realizzazione, in questo film non ci sono.
Esistono, è vero, quattro ragazzi coi loro poteri, ma nulla di tutto il resto. Sue (Kate Mara) è una scienziata, Reed è un genio, Johnny (Michael B. Jordan) è un tecnico formidabile. Già, ci sono questi ragazzini tutti geniali, tutti coinvolti nella costruzione di questa macchina formidabile, ma nessuno di loro ha qualcosa a che vedere con la controparte a fumetti.
Lontanissimi dal fumetto
Ben Grimm, il cui carattere da gigante buono è stato il vero motore de I Fantastici 4, film del 2005, in quest’ultima incarnazione non mantiene nulla e risulta solo un omone arrabbiato, il quale non si fa alcun problema a lavorare per l’esercito americano come arma speciale. La stessa Torcia Umana, presentato come uno cui gerarchia e ordini danno fastidio, è ugualmente prontissimo a farsi mandare in missione dall’esercito, dai servizi segreti o da chiunque altro del Governo voglia usarlo. Reed, poi, mente geniale e analitica, non ci pensa molto a reagire come farebbe un qualunque ragazzino privo di ogni minima idea su cosa stia succedendo. Lo scienziato, davanti all’ignoto, semplicemente fugge per il rimorso d’aver trasformato l’amico nella Cosa. E Sue? La Donna Invisibile qui diventa addirittura superflua. Inutile, o forse no, ricordare come nei comic e soprattutto nel filone Ultimate le cose fossero esattamente all’opposto.
Victor Von Doom
Se questo è il trattamento riservato agli eroi, figuriamoci cosa possiamo aspettarci dal villain. Victor Von Doom è un genio pure lui (ovviamente), un intelligentissimo ragazzino misantropo che, a causa dell’incidente di cui sopra, si perde nella nuova dimensione e ne risulta trasformato in un essere dai molteplici poteri. Il Dottor Destino sarebbe un signor cattivo: uno di quelli dalle mille sfaccettature, un Capo di Stato negli anni evolutosi da semplice tiranno a qualcosa di più complesso, dotato di una sua etica.
In Fantastic Four fa un passo indietro di trent’anni, ritornando macchietta: un cattivo classico e senza un vero perché, né tantomeno motivazioni plausibili. Deve distruggere la Terra perché lo disegnano così, ma la spiegazione data alla sua volontà annientatrice è talmente flebile che avrebbe funzionato meglio una qualunque altra ragione, perfino la semplice vendetta.
Non c’è famiglia
Insomma, in tutto il film non c’è nulla dei Fantastici 4 e, anche pensandolo come un lungo prequel per un seguito scevro dall’esigenza di dare origini ai protagonisti, il tutto risulta risibile e scollegato. Non c’è la famiglia, non c’è lo spirito. Manca tutto: dai costumi, magari non necessari (ma avrebbero aiutato), fino ai rapporti interpersonali. Non risulta pervenuto nemmeno il divertimento e, davvero, non possiamo fare altro se non consigliare d’aspettare che esca in Blu-Ray, invece di spendere soldi al cinema. Vi abbiamo avvisato: rimane il dispiacere per non essere mai riusciti a vedere una riduzione cinematografica di livello per un filone bello e importante come quello dei Fantastici 4.
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Titolo originale | Fantastic Four |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2015 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 10 Settembre 2015 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Josh Trank |
Sceneggiatura | Simon Kinberg Jeremy Slater |
Fotografia | Matthew Jensen |
Musiche | Marco Beltrami Philip Glass |
Produzione | 20th Century Fox Marvel Entertainment Marv Films |
Distribuzione | 20th Century Fox |
Cast | Miles Teller Kate Mara Michael B. Jordan Jamie Bell Toby Kebbell Tim Blake Nelson Dan Castellaneta Reg E. Cathey |