«Siete tutti figli miei»

In un futuro lontano in cui la Terra è stata quasi rasa al suolo da una guerra civile fra atei e religiosi, vinta da questi ultimi, l’umanità è in cerca di colonie da popolare.

A due androidi fuggiaschi, Madre (Amanda Collin) e Padre (Abubakar Salim), è affidato il compito di portare su un pianeta alcuni neonati e di crescerli secondo la dottrina atea, in modo da poter creare una nuova civiltà libera dal «credo del non vero». Il compito non sembra essere così semplice.

Ne resterà soltanto uno

In pochi anni Madre e Padre, a causa di malattie e incidenti, vedono i propri figli morire davanti ai loro occhi. A rimanere in vita è Campion (Winta McGrath), unico superstite della missione. Padre, preoccupato per le sorti del figlio e conscio del fatto che il bambino, una volta che i due androidi si saranno decomposti, non potrà vivere in solitudine, decide di contattare gli umani superstiti, anch’essi alla ricerca di nuovi mondi da popolare. Ad arrivare è una navicella dei Mitraisti, capitanati da un misterioso soldato (Travis Fimmel).

Come gli androidi viaggiano nello Spazio per popolare la Terra, anche Ridley Scott, fautore della serie TV, migra assieme ai temi che più gli stanno a cuore, dal franchise di Alien a uno nuovo di zecca. Dopo le lamentele dei fan dello xenomorfo, i quali non hanno gradito la svolta filosofica di Prometheus e Covenant, il celebre regista inglese ha deciso di portare umanità e religione sul piccolo schermo, attraverso HBO MAX, negli USA, e Sky, in Italia.

Il tema religioso

Finora sono state rilasciate solo le prime due puntate di Raised by Wolves, ma queste già bastano a darci una prima infarinatura dei temi trattati. Infatti, come già capitato in alcuni suoi lavori, come Le Crociate, saranno evidenziati gli aspetti negativi del fanatismo, religioso ma anche ateo. Per esempio Madre, che per ora è uno dei protagonisti di Raised by Wolves, pur di difendere le sue idee è capace di sterminare decine di persone.

Una serie profonda

Programmata per avere ferree convinzioni ideologiche, l’androide rappresenta perfettamente il prototipo di fede talmente cieca, da diventare dogmatica. Questo tipo di critica all’ateismo militante è già stata approfondita in modo satirico da South Park, nelle puntate 12 e 13 della decima stagione. Accostamenti arditi a parte, non c’è dubbio che Raised by Wolves possa comunque risultare un prodotto profondo e innovativo. Infatti le ambientazioni della serie TV sono a dir poco suggestive, con un misto tra fantascienza e antichità, con villaggi che assomigliano a quelli di Romolo e Remo ne Il Primo Re, ma sorvolati da astronavi dal design futuristico.

Chi ha seguito invece Ridley Scott sin dagli inizi non potrà fare altro che trovare numerosi riferimenti alla saga di Alien, anche se Prometheus e Alien: Covenant sembrano essere i due lavori su cui il regista ha deciso d’ispirarsi di più. Madre ricorda molto il David di Michael Fassbender, uno dei personaggi più ricordati dei due film. Una lode speciale andrebbe fatta ad Amanda Collin: il suo personaggio, un androide capace di riprodurre empaticamente espressioni umane sul volto, utilizzate per cercare maldestramente di tranquillizzare i suoi figli, portano Madre dritta nel pantheon delle facce inquietanti della televisione, insieme al Patriota di The Boys.

Un must per i fan della Fantascienza

Raised by Wolves è un ottimo prodotto televisivo ad alto budget, per chi è in cerca di Fantascienza allegorica. Nonostante molti dei suoi temi più forti sembrino essere già stati utilizzati dal suo autore, l’estetica e l’universo narrativo in cui è ambientata rendono questa serie TV un must per gli appassionati del genere.