Robert Pattinson: il peccato originale di un bravo attore
Robert Pattinson
«This thing with everyone knowing you it’s weird, because people have this one sided relationship where they look at your picture and feel they know you more than someone they actually know. I don’t really know myself that well».
Il peccatore
1989: Warner Bros. annuncia Michael Keaton come nuovo volto di Batman, raccogliendo l’eredità d’Adam West. La reazione dei fan fu terribile: proteste, rabbia e indignazione caratterizzarono il periodo precedente al release del cult di Tim Burton. Persino Bob Kane, creatore del personaggio, definì la scelta poco adatta. Addirittura, furono recapitate 50.000 lettere che sconsigliavano vivamente il casting di Keaton.
Una serie di precedenti
Con una filmografia fatta principalmente di commedie e un Beetlejuice che proprio non s’addiceva alle atmosfere dark di Batman, come avrebbe potuto Michael Keaton portare sul grande schermo il Cavaliere Oscuro? La risposta ovviamente fu: recitando. È il primo di una serie di precedenti da annotare.
Continuiamo e arriviamo al 2008. Heath Ledger è annunciato come nuovo Joker. La reazione? Si urla al sacrilegio per rispetto di quello interpretato da Jack Nicholson, per poi restare ammutoliti una volta visto il compianto attore impersonare un villain indimenticabile. Arriva il turno di Joaquin Phoenix: immaginiamo che a questo punto abbiate capito dove vogliamo andare a parare.
L’eccezione che conferma la regola
Qualcuno dirà: e Jared Leto? Giusto. La differenza è: lo abbiamo visto recitare in Suicide Squad. Il ciclo si è ripetuto col povero Robert Pattinson, al centro dell’ultima, straziante polemica nerd in merito quando è stato annunciato come nuovo Uomo Pipistrello in The Batman. Avrebbe potuto il protagonista di cinque Twilight indossare maschera e mantello e recitare nei panni di Batman?
Giudicare un attore
Giudicare un attore dai suoi lavori è lecito e, anzi, riesce a dare un’idea delle sue capacità. Però il problema che riscontriamo spesso nelle discussioni su Robert Pattinson è che nessuno sembra aver mai visto gli altri film di cui è stato protagonista. Mentre, a quanto pare, il vituperato Twilight sì.
Certo, la saga dei vampiri luccicanti resta una bella macchia sul suo curriculum, per quanto fosse stata indirizzata a un pubblico adolescenziale; è vero pure che il finale di Remember me sia tuttora una delle scene più raccapriccianti mai girate, però è altrettanto vero che, attraverso il lavoro, lo studio e anche un po’ di raziocinio nello scegliere i progetti cui prendere parte, Robert Pattinson sia riuscito a dare una sterzata positiva alla sua carriera.
Alla scoperta di un ottimo interprete
In quanti possono vantare d’aver partecipato a ben due film di David Cronenberg? In quanti possono dire d’aver recitato per Werner Herzog? Quanti di voi avrebbero il coraggio di chiudersi in un faro con Willem Dafoe, recitando in inglese ottocentesco come in The Lighthouse?
Robert Pattinson avrà pure iniziato la carriera sotto i peggiori auspici, ma ha avuto modo d’applicarsi, lavorando duramente e riuscendo non solo a migliorare, ma a trasformarsi in un ottimo interprete. Altro esempio è Good time, un thriller drama indipendente e d’ottima fattura dei fratelli Safdie.
Un Bruce Wayne alle prime armi
Inoltre, fisionomicamente parlando, Robert Pattinson era perfetto per interpretare Batman: la sua faccia spigolosa, unita al fascino che molti gli attribuiscono, hanno infatti rappresentato perfettamente entrambi gli aspetti della vita di un Bruce Wayne alle prime armi. Eppure, nonostante tutto, le polemiche sul suo conto non si sono placate.
Dispiace vedere come un’intera comunità, o quasi, abbia continuato a schierarsi contro un attore il cui peccato originale è quello d’aver accettato di partecipare a un progetto, per quanto brutto esso possa essere stato. Dimenticando, tra l’altro, che per una saga discutibile, ce n’è un’altra invece molto bella e amata di cui ha fatto parte, quella di Harry Potter. Proprio grazie a essa Robert Pattinson è divenuto un volto di successo nel cinema, come egli stesso più volte ha dichiarato.
The Batman
Dovremmo essere felici se Robert Pattinson si sia tirato fuori dalla melma commerciale degli esordi per recitare in un cinema di livello più alto e fino a quello d’autore, rivelandosi un ottimo attore, capace di spaziare in ruoli e stati emotivi molto diversi tra loro. Colpisce, poi, come la stessa sorte sia toccata alla collega Kristen Stewart, anch’ella proveniente da Twilight e oggi tra le attrici più ricercate soprattutto nel cinema meno commerciale.
Insomma, abbiamo aspettato e sopportato tante polemiche pretestuose prima di vedere questo benedetto The Batman. Tra dubbi e incertezze, forse contagiati da quel clima ostile, ci siamo seduti in sala e dopo pochi minuti ci siamo rasserenati. Abbiamo visto Robert Pattinson recitare. Ora non resta che aspettare il prossimo giro di giostra.